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Edizione del 02/01/2020
Estratto da pag. 1
Politica Coesione post 2020: Ciaffi, strumenti finanziari per la crescita
Viola De Sando | 02 Gennaio 2020 | Approfondimenti | submit to redditPhotocredit: 3D Animation Production Company da PixabayNel prossimo settennatogli strumenti finanziari - come InvestEU - rappresenteranno una straordinariaopportunità per utilizzare al meglio i fondi strutturali. Ne abbiamo parlatocon Andrea Ciaffi, Dirigente Affari europei della Conferenza delle Regioni.> Politica Coesione post 2020 – cosa chiedono banche e imprese italianeQuali sono le richieste delle Regioni italiane per la Politica di Coesione post2020?Le Regioni italiane hanno iniziato a lavorare sulla Politica di Coesione post2020 da circa quattro anni, concentrando l’attenzione innanzitutto sul fattoche ci sia un’Europa più ambiziosa e quindi un Quadro finanziario pluriennaleche sostenga effettivamente le politiche europee.> Politica Coesione post 2020 - Sabatini, fondi UE per la competitivita'Le politiche regionali e di coesione sono le politiche europee per definizione,sono anzi le uniche politiche veramente europee, nel senso che sono politichemultisettoriali la cui finalità è quella di creare un’Europa più unita e coesa,dove il benessere dei cittadini sia diffuso su tutto il territorio europeo.Sul piano dell’implementazione i problemi fondamentali sono relativi aicircuiti finanziari e alle conseguenze della crisi economico-finanziaria, benpresenti in Italia. Considerando i tagli di spesa che sono stati fatti negliultimi anni, soprattutto a carico delle Regioni, c’è effettivamente un problemadi liquidità. In molte Regioni c’è quindi un problema rispetto alleanticipazioni, alla spesa dei fondi e di conseguenza al cofinanziamento che vaeffettuato.Le Regioni hanno chiesto che si valuti l’idea di nettizzare dal Patto diStabilità il cofinanziamento essendo una spesa per investimenti, richiesta chela Commissione UE non ha mai accettato ma che in qualche modo occorrerebbeforse ridiscutere.Le Regioni hanno poi insistito sul mantenimento dell'attuale regola n+3 - cheavrebbe facilitato il quadro della spesa - e sull’aumento del tasso diprefinanziamento, portandolo da un pagamento annuale proposto dello 0,5% inmedia ad almeno il 2%.> Politica Coesione post 2020 – le richieste delle RegioniPoi ci sono tutti i temi relativi alla semplificazione che in buona sostanzasono stati anche recepiti sia nella Commissione UE che nella posizioneitaliana. Forse la cosa più positiva di questo nuovo periodo sarà che il grossodelle regole sull’utilizzo dei fondi strutturali, a partire dalla spesa, dallacertificazione e dal controllo, sono confermate rispetto al periodo precedentee questa è sicuramente una garanzia di maggior celerità nella spesa enell’attuazione della programmazione.Cosa pensate della riduzione degli obiettivi della Politica di Coesione da 11 a5?Prima gli obiettivi erano 11 solo perché questi 5 erano declinati in manierarelativamente diversa. I 5 obiettivi rappresentano una sintesi ben riuscitapoiché hanno una certa armonia, con il quinto che fa un po’ da obiettivoorizzontale. Sono però tutte finalità che effettivamente l’Europa deve porsi eche tengono conto degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, come substratosul quale poi devono essere articolate le azioni che devono portare allarealizzazione di questi obiettivi.Secondo me il problema principale è quello di non aspettarsi di superarel’equivalenza azione e risultati attesi, cioè di cominciare ad ampliare lagamma di azioni che possono portare agli stessi risultati e di iniziare apensare anche ai risultati che possono non essere necessariamente identici intutto il territorio.Per quando riguarda le sinergie tra fondi strutturali e strumenti finanziariqual è il punto di vista delle Regioni?Gli strumenti finanziari sono una straordinaria opportunità per utilizzare almeglio i fondi strutturali, sia nella versione classica - fondi di garanzia eprestiti - sia nelle versione un po’ più complessa di ingegneria finanziaria.E’ chiaro che diventerà fondamentale per le Regioni capire bene quali siano ifondi che poi meglio si ritagliano sulle esigenze del territorio e sulfabbisogno del tessuto industr
iale, perché non necessariamente gli strumenti diingegneria finanziaria sono gli unici a generare un effetto moltiplicatore.Anche i fondi di garanzia e i prestiti normalmente conosciuti hanno un effettomoltiplicatore, anche se ovviamente inferiore, ma il problema è sempre comevengono utilizzati e dove vengono indirizzati.> Bilancio UE post 2020: Rajola, sinergie tra fondi strutturali e InvestEUPhotocredit: 3D Animation Production Company da Pixabay • Fondi UE 2014-2020 • Politiche Coesione • Finanziamenti europei