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Dir. Resp.
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Edizione del 09/05/2020
Estratto da pag. 1
Mancano i protocolli di sicurezza sul lavoro: saltano le riaperture anticipate in Umbria
Approfondimenti • Fase 2, la Tesei invia dossier Umbria al Governo: "Vogliamo dialogare e non fare muro contro muro. Ora però si faccia chiarezza" 30 aprile 2020 • Dossier Umbria per la Fase 2 inviato al Governo per la trattativa: aperture, date, prevenzione, protocolli e studi sanitari 30 aprile 2020 • Fase 2, la professoressa Giusti: "Ecco perché uno scontro tra Governo e Regioni non conviene a nessuno" 30 aprile 2020La riapertura anticipata dei negozi e dei parrucchieri, che nel pianopresentato dalla Regione Umbria al Governo era previsto per l'11 maggio, èdestinata a saltare. Secondo quanto appreso da 'Perugia Today' infattiFrancesco Boccia, ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, ha scrittoa Stefano Bonaccini - presidente della Conferenza delle Regioni oltre che'governatore' dell'Emilia Romagna - spiegandogli che il comitato tecnicoscientifico nazionale e l'Inail non hanno ancora predisposto i protocolli perla sicurezza sul lavoro nel settore del commercio al dettaglio, così come delresto in quelli della ristorazione, dei bar e dei servizi alla persona.Il tuo browser non può riprodurre il video.Devi disattivare ad-block per riprodurre il video.SpotIl video non può essere riprodotto: riprova più tardi.Attendi solo un istante, dopo che avrai attivato javascript...Forse potrebbe interessarti, dopo che avrai attivato javascript...Devi attivare javascript per riprodurre il video.Fase 2, l'Umbria vuole ripartire prima: ecco il piano presentato al GovernoImpossibile dunque che arrivi un via libera per Donatella Tesei e gli altripresidenti di Regione prima del 18 maggio, quando invece il Governo potrebbeiniziare a valutare delle riaperture differenziate in base all'andamento delcontagio nelle varie zone del territorio nazionale. A poco servirebbe anche'forzare la mano' e scontrarsi con l'esecutivo, dopo che oggi il Tar diCatanzaro ha accolto il ricorso presentato dal Consiglio dei ministri tramitel’Avvocatura generale dello Stato e annullato l’ordinanza del 29 aprile emessadalla 'governatrice' calabrese Jole Santelli, che aveva anticipato la ripresadell’attività di ristorazione, non solo con consegna a domicilio e con asporto,ma anche mediante servizio al tavolo, purché all’aperto e nel rispetto dideterminate precauzioni di carattere igienico sanitario. All'Umbria come alresto delle Regioni per il momento non resta che accontentarsi delle primelimitate riaperture concesse qualche giorno fa dal Governo. I giudiciamministrativi di Catanzaro hanno infatti sposato la linea dell'esecutivo: leRegioni possono imporre solo misure più restrittive rispetto a quelle decisedal 'premier' Giuseppe Conte.