utilitalia.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 69
Edizione del 09/05/2020
Estratto da pag. 1
Aperture differenziate, spinta Bonaccini-Zaia
in collaborazione con

OBIETTIVO 18 MAGGIOIl governo impugnerà la legge sulle riaperture della provincia di Bolzanoroma Al di là dello strappo della Calabria per bar e ristoranti, su cui oggi si pronuncerà il Tar di Catanzaro, superato ieri da quello della provincia di Bolzano che ha dato il via libera a rialzare subito le saracinesche dei negozi, l' appuntamento per le riaperture è il 18 maggio. Ma ormai è certo si tratterà di riaperture differenziate. � questa la richiesta fatta dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini che assieme al governatore del Veneto Luca Zaia sta spingendo per accelerare il più possibile. Molto più cauti i loro colleghi di Piemonte, Campania e anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana: «Prima di prendere qualsiasi decisione dovremmo cercare di valutare i dati tra una decina di giorni da questa parziale riapertura. Se le cose non saranno peggiorate si potrà valutare l' ipotesi di riaprire, altrimenti bisognerà andare molto più cauti», ha detto Fontana. Parole simili a quelle del ministro della Sanità, Roberto Speranza: «Dobbiamo gestire con grande attenzione e gradualità la fase delle riaperture altrimenti finiremo col vanificare i sacrifici fatti finora». A fare la differenza saranno i numeri sui nuovi contagi e quindi non è da escludere che avremo parrucchieri aperti in Umbria e Sardegna ma anche a Venezia e Bologna e non invece a Milano o Torino. E stavolta la decisione su cosa riaprire sarà delle Regioni, sia pure sulla base degli indicatori nazionali e nel rispetto dei protocolli di sicurezza, e non più del Governo come è stato finora. Centralizzata invece resterà la decisione sugli spostamenti da una Regione all' altra che arriverà comunque non prima di giugno. A confermarlo sarà il prossimo Dpcm su cui il confronto è già iniziato. Zaia e Bonaccini sono pronti a riaprire bar e ristoranti subito, dal 18: «Abbiamo oggettivamente l' opportunità di aprire a metà maggio, sapendo che ci sono realtà dove la cautela è d' obbligo», ha detto il Governatore dell' Emilia Romagna lasciando intendere che all' interno della stessa Regione non sono da escludere riaperture differenziate. Anche Zaia torna sulla data: «Il 1° giugno è troppo lontano» conferma il presidente del Veneto che accusa il Governo per l' incertezza nella gestione della fase 2: «Se dicesse che si riapre il 18, tutti accenderebbero i motori». A continuare a lavorare sulla fase 2 è invece la task force di Vittorio Colao che la prossima settimana fornirà un nuovo contributo. Ieri intanto il ministro Francesco Boccia ha annunciato che sarà impugnata parte della legge approvata dalla provincia di Bolzano che ha deciso le riaperture senza i protocolli di sicurezza di Inail e Comitato tecnico scientifico. A portarsi avanti è anche il governatore della Puglia Michele Emiliano che ha approvato un' ordinanza che prevede le riaperture dal 18 maggio e nel rispetto delle linee guida nazionali. «Ordinanza più che legittima», ha riconosciuto Boccia, ma che solleva le perplessità dell' opposizione e in particolare di Fdi: «Ma se deve aspettare gli ordini del Governo a cosa serve oggi la sua ordinanza?». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

Barbara Fiammeri