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Edizione del 09/05/2020
Estratto da pag. 1
Strappo dell`Alto Adige col Governo Da lunedì riaprono i ristoranti
Strappo dell'Alto Adige 

col GovernoDa lunedì riaprono 

i ristoranti

La provincia autonomia decide da sola e sceglie un nuovo calendario per la Fase 2: da domani i negozi, dall'11 bar e ristoranti, dal 18 i servizi per l'infanzia, dal 25 gli hotel. 

Allentamenti per sport e viaggi.

Strappo con Roma e accellerazione sulle aperture, basta aspettare. È questa la decisione della provincia autonoma dell'Alto Adige che, confermando quanrto già anticipato da Italia a tavola, a partire da domani 9 maggio inizierà a riaprire, anticipando le date del Governo rispetto alle indicazioni per la Fase 2. I primi a riprendere le proprie attività, il 9 appunto, saranno i negozi (quindi commercio al dettaglio), poi, da lunedì 11 maggio, tocca a parrucchieri, bar, ristoranti e musei.

Arno Kompatscher

Una decisione coerente con il pressing che ha contraddistinto dall'inizio la volontà altoatesina di ripartire PRIMA, che anticipa di due giorni anche l'ordine del giorno approvato dalla Conferenza delle Regioni e consegnato al Governo, che prevedeva la riapertura del commercio al dettaglio l'11 maggio e un calendario regione per regione per tempi di apertura differenziati di bar, ristoranti e parrucchieri.La decisione dell'Alto Adige è stata presa quasi all'unanimità: il consiglio provinciale di Bolzano, in una seduta notturna, ha approvato la legge che accelera la Fase 2 con 28 sì, 1 solo no e 6 astensioni. La volontà è chiara ed univoca: «Affrontare - spiega il governatore Arno Kompatscher - questa Fase 2 all'insegna dell'applicazione della nostra autonomia».«Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità - prosegue il governatore altoatesino - Questa Fase 2 e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell'autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini».Ogni giorno è fondamentale. E di tempo da perdere (pensiero condiviso da molte Regioni) non ce n'è più: l'Alto Adige sa che l'impatto di questa crisi sarà nettamente superiore alla crisi finanziaria del 2008. È quindi necessario consentire nuovamente la ripartenza della vita sociale ed economica in una «modalità sicura», forti di un indice di contagio R0 al di sotto dell'1. Più nello specifico: dal 9 maggio ripartono le attività commerciali, produttive industriali e artigianali; a decorrere dall'11 maggio, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riaprire le "attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri ed estetisti", ed anche i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Dalla stessa data riprenderanno piena attività anche i musei e le istituzioni culturali, comprese biblioteche e centri giovanili. A scalare (come riportato nel dettaglio più sotto), tutte le altre attività.Una scelta che viene fatta subito e viene fatta "in solitudine": «Dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure, abbiamo deciso di intraprendere il nostro percorso legislativo autonomo».Questo percorso legislativo autonomo entra in vigore da oggi, e non parla solo di attività. Si prevede infatti anche la libertà di movimento su tutto il territorio regionale, senza autocertificazioni, dei cittadini. O, per dirla alla legge firmata, la "ripresa graduale delle libertà di movimento delle cittafine e dei cittadini". Entriamo nello specifico.

Ripartono dal 9 maggio i negozi

Le limitazioniLe limitazioni che resteranno?

La ripresa di tutte le attività è subordinata al rispetto di una distanza di sicurezza di almeno 2 metri tra le persone, alla copertura di bocca e naso per il personale e i clienti in caso di contatti inferiori ai 2 metri e al rispetto delle norme igieniche e di pulizia.

Nelle aree di ingresso e di uscita, nei servizi igienici e nel maggior numero possibile di posti deve essere messo a disposizione del disinfettante.

E ancora, per evitare una densità di person
e troppo elevata nelle stanze e nelle aree, alle attività economiche si applica la cosiddetta regola di 1/10: vale a dire, viene definito un rapporto tra superficie e numero massimo possibile di persone. I proprietari o gli utenti delle aree sono obbligati a garantire la disponibilità di 10 mq di spazio per persona. Questo è l'unico modo per evitare affollamenti e consentire a ciascuno di osservare la regola della distanza. La regola di 1/10 NON viene però applicata al settore della ristorazione né ai piccoli negozi con superficie fino ai 50 mq.

E ancora, si prescrive l'uso di guanti monouso principalmente alla vendita e all'acquisto di alimenti. Le aree di cassa devono essere separate con un dispositivo di protezione.

L'accesso ai negozi deve essere scaglionato. Qui gli orari di apertura possono essere prolungati, per garantire una distribuzione più equa degli accessi, fino al massimo alle ore 22.

Gli spostamentiGli spostamenti, come detto, sono garantiti, liberi e senza autocertificazione fin da subito. Almeno all'interno del territorio provinciale e nel territorio trentino. Quelli verso le altre regioni sono consentiti per ragioni di lavoro, di salute, di assoluta urgenza e per tutti gli altri motivi che la normativa statale prevede. Sarà possibile varcare i confini con Austria e Svizzera (che riapre anch'essa di lunedì) se queste lo consentiranno.Per spostarsi nel territorio concesso, si dovrà sempre osservare l'assoluto divieto di assembramento e l'obbligo di distanziamento interpersonale. Le protezioni delle vie respiratorie sono obbligatorie in tutti i casi in cui vi sia la possibilità di incontrare altre persone: dai marciapiedi alle passeggiate fino ai luoghi chiusi - in quest'ultimo caso sono sempre obbligatorie, a prescindere dalla possibilità di incontrare altre persone.Si raccomanda di lavarsi le mani frequentemente e di portare con sé un disinfettante per le mani.Gli sportLa legge altoatesina parla anche dello sport. L'attività sportiva può essere svolta all'aperto, ma il distanziamento da rispettare aumenta, arrivando ad un minimo di 3 metri dalle altre persone. Tutte consentite le attività all'aperto che non assumono la forma di sport di squadra, ma rimane il divieto dell'uso comune di spogliatoi e docce.Se si vuole praticare attività sportiva dove non sia possibile rispettare la distanza decisa, va usata la mascherina.Non cambia nulla invece per le manifestazioni pubbliche, che rimangono tutte vietate. Il presidente della Provincia ha eventualmente la facoltà di autorizzare singoli eventi, ma questi non devono prevedere contatti fra i partecipanti: ad esempio il cinema, con gli spettatori però seduti nella propria auto... Il drive-in, insomma.Per quanto riguarda le manifestazioni a carattere religioso, come le messe, il presidente emetterà un'apposita ordinanza.11 maggioParrucchieri e saloni di bellezza riprendono dall'11 maggio. In questo contesto lavorativo particolare, il metro di distanza per chiare esigenze non può essere rispettato. Ecco perché l'operatore è obbligato ad utilizzare una maschera Ffp2 - requisito generalmente previsto in tutte le situazioni di prossimità. Personale e clienti naturalmente non devono avere sintomi quali febbre, da misurarsi sul posto. Ed entrambi devono utilizzare guanti monouso.

Bar e ristoranti al via dall'11 maggio - foto: Adnkronos

Le regole per bar e ristoranti

Non sono ammessi più ospiti di quanti siano i posti a sedere. Questa l'indicazione fondamentale per la riapertura di ristoranti e bar. I tavoli devono essere disposti nei locali di modo che la distanza tra le persone sia di almeno due metri - esenti da questa regola sono i membri della stessa famiglia.

La distanza può essere inferiore se tra le persone vengono installati dispositivi di separazione adeguati al fine di prevenire il contagio che si propagherebbe tramite le goccioline, veicolo principale dell'infezione.

Solo a tavola è possibile fare a meno della protezione respiratoria.

Il personale di servizio (stessa regola dei
parrucchieri) dovrà utilizzare le maschere tipo Ffp2.

Nei bagni dovrà essere presente, naturalmente, del disinfettante: il cliente è obbligato alla disinfezione delle mani prima e dopo l'uso della toilette.

Segue l'attività culturale. Musei, biblioteche e centri giovanili potranno ripartire secondo regole generali, come l'uso delle mascherine e la distanza di due metri. Questa ripartenza comprende anche le attività di formazione continua: queste possoo essere effettuate solo su appuntamento e richiedono la misurazione giornaliera della febbre per il personale attraverso l'utilizzo del termometro laser - la febbre deve essere misurata anche ai partecipanti, all'inizio dell'attività.Terreni agricoli e orti possono essere coltivati nel rispetto delle misure di sicurezza. Ciò vale anche per la gestione delle foreste, la caccia e la pesca, nonché per la cura degli animali da allevamento.18 maggioDal 18 maggio invece potranno essere di nuovo offerti i servizi per l'infanzia, seguendo naturalmente i dettagliati protocolli di sicurezza, quindi in condizioni diverse rispetto a quelle a cui si è abituati, più rigide. Nuove normative che varranno anche per i progetti di assistenza estiva e per i gruppi dedicati al gioco o in generale per altre forme di assistenza sostenute dalla mano pubblica, che verranno realizzate quest'anno.Cambiamento significativo è la riduzione delle dimensioni dei gruppi. nel caso di bambini al di sotto dei 6 anni, i gruppi potranno essere composti da un massimo di 4 bambini, mentre al di sopra dei 6 anni, da un massimo di 6 bambini. La composizione di questi gruppi dovrà rimanere costante: niente contatti tra gruppi diversi.Per quanto riguarda l'adesione ai gruppi, sarà data precedenza ai bambini i cui genitori, per ragioni lavorative o altre di necessità, non sono in grado di seguire personalmente i propri figli.Ideale poi sarebbe, ove possibile, che offerte di assistenza e progetti si svolgano all'aperto e sempre nello stesso luogo.25 maggioDal 25 maggio si passa alla riapertura delle strutture ricettive, presenti sul territorio provinciale.Anche qui torna la regola di 1/10, da applicarsi in tutte le aree comuni, ad eccezione delle sale da pranzo. Chi si serve del buffet nelle aree ristoro deve coprirsi la bocca e il naso.All'interno delle strutture alberghiere, via libera alle piscine all'aperto, mentre dovranno rimanere chiuse le piscine coperte e le saune (fatta eccezione per stabilimenti certificati "Covid-Protected-Area", dove quindi tutti i dipendenti e gli ospiti sono testati sull'eventuale contagio al Covid-19. ITALIAATAVOLA

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