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Edizione del 08/05/2020
Estratto da pag. 1
Cigd per Covid-19, arrivati primi bonifici. Assessora Zedda: "Pronti a vie legali"
I beneficiari della cassa integrazione in deroga hanno iniziato oggi apercepire i primi bonifici. Lo ha dichiarato, citando fonti Inps, l’assessoradel Lavoro, Alessandra Zedda che oggi ha fatto il punto sull’iter del pagamentodegli indennizzi, a partire dalle domande determinate dalla Regione. “Secondola nostra road map – ha annunciato – dovremmo portare a termine la lavorazionedelle istanze entro il 15 maggio”. Ad oggi, delle 13.911 pervenute, la Regioneha decretato 5.961 domande di altrettante aziende (12.600 i lavoratoriinteressati) e impegnato 22,4 milioni di euro. Sono invece 9.500 le richiestein fase di lavorazione.LEGGI ANCHE: Cigd per Covid-19, Sardegna ultima: Regione in ritardo, zero saldidall’Inps“Come Regione Sardegna abbiamo scelto un sistema informativo che è in grado dioffrire un prodotto di qualità – ha spiegato l’assessora – questo ci consentedi trasmettere all’Inps pratiche ben istruite, così da facilitare il passaggiodell’Istituto, fino al mandato di pagamento ai beneficiari”. Zedda haripercorso le polemiche che hanno caratterizzato fino a ieri i rapportidell’assessorato del Lavoro con il Governo, in particolare con lasottosegretaria del Mise, Alessandra Todde, e l’Inps. “Tra i dati delle Regionie quelli dell’Inps c’è un disallineamento temporale – ha chiarito lavicepresidente della Regione – lo ha dichiarato in Conferenza delle Regionianche il presidente Bonaccini: i dati Inps pubblicati non sono coerenti con illavoro delle Regioni”. L’assessore però non si è scagliata contro l’Istituto.Piuttosto ha giudicato inammissibili “gli atti di bullismo e di prevaricazionedelle competenze e dell’indipendenza delle Regioni rispetto al Governo, daparte di chi ha utilizzato dati imprecisi per fare meri attacchi politici,cercando di mettere alla gogna la Sardegna e la Sicilia”. Oltretutto, “i datisulle determinazioni delle Regioni non sono nella disponibilità di chi haparlato, solo la Sardegna può citare numeri relativi alle determinazioni cheassume, e per questo ricorreremo a vie legali”. In ogni caso, ha conclusol’assessora, “l’effetto ottenuto è stato solo la creazione di una grandeallergia sociale, noi abbiamo a cuore i diritti dei cittadini e intendiamorassicurare i sardi perché quello che abbiamo raccontato è la verità”.