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Dir. Resp.
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Edizione del 08/05/2020
Estratto da pag. 1
Il Nursing up cita in giudizio la Conferenza delle Regioni
Il Sindacato degli Infermieri Italiani lamenta il “perpetrarsi di azioni vessatorie a danno della partecipazione sindacale, del pluralismo e della libertà di rappresentanza”. Nursing Up, il Sindacato degli Infermieri Italiani, scende apertamente in campo contro la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. E lo fanno con…
Il Sindacato degli Infermieri Italiani lamenta il “perpetrarsi di azioni vessatorie a danno della partecipazione sindacale, del pluralismo e della libertà di rappresentanza”.

Nursing Up, il Sindacato degli Infermieri Italiani, scende apertamente in campo contro la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano. E lo fanno con una lettera di diffida che annuncia un’azione giudiziaria che sarà depositata a breve. In una missiva, inviata al Presidente Francesco Bonaccini, e per conoscenza al Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Francesco Boccia, il Nursing Up lamenta il “perpetrarsi di azioni vessatorie a danno della partecipazione sindacale, del pluralismo e della libertà di rappresentanza”. “La dura presa di posizione del Sindacato  – spiega Nursing Up – nasce dall’accordo, risalente al 30 aprile scorso, sancito tra il Presidente Bonacini e i sindacati Confederali. Un “patto che prevede un protocollo per l’individuazione e la destinazione di specifiche risorse finalizzate a remunerare le particolari condizioni dei lavoratori impegnati nell’emergenza Covid-19”. Si tratta di un documento condiviso tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Dall’accordo si evince chiaramente – afferma il Nursing up – che di fatto sono stati esclusi tutti i sindacati autonomi, che però, forse qualcuno lo ha dimenticato, possiedono il medesimo requisito di legge, cioè quello della rappresentatività nazionale”. Così il Presidente Nursing Up De Palma: «Troviamo questo comportamento a dir poco gravissimo, scandaloso, anticostituzionale. Soprattutto perchè di fatto non consente alle organizzazioni sindacali di tutto il mondo autonomo, come la nostra che rappresenta gli infermieri, di poter esercitare i loro diritti, partecipando quindi alla dialettica per la sottoscrizione di importanti provvedimenti destinati a tutto il personale SSN come quello di cui si parla. Tutto questo è assurdo, inspiegabile, alla luce del fatto che, solo pochi giorni addietro, anche il Ministro della Salute ha sottoscritto un protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità in piena emergenza Covid-19, e lo ha fatto senza coinvolgere tutti quei sindacati professionali e autonomi del comparto sanità. Con l’assurda motivazione di dover dare continuità ad un accordo confederale sottoscritto solo con tali parti sindacali.

Tale modalità – continua De Palma – è stata da noi contestata con una Pec inviata al Vice Ministro della Salute».

Il Nursing Up a questo punto si chiede “come sia possibile questo comportamento da parte delle istituzioni, che non non solo non è etico ma che travalica i limiti della legalità. Come si possono escludere dal dialogo tutti i sindacati autonomi che possiedono il diritto, il requisito di legge, della rappresentatività nazionale?

Perché si vuole evitare il confronto diretto con le altre voci della democrazia, e quindi tutti i sindacati autonomi e, tra questi, il sindacato degli infermieri che tanto si è battuto a difesa dei sanitari durante la corrente emergenza?”.

De Palma continua: «È grave che in una situazione di emergenza come questa per i lavoratori del comparto della salute, invece di prendere a cuore le delicate questioni che ogni giorno noi del Nursing Up solleviamo, e che vengono dal fronte perché riguardano le condizioni di lavoro degli infermieri in trincea, nella lotta contro il coronavirus, si fanno accordi solo con sindacati prescelti e pre selezionati, in barba a qualsiasi presupposto costituzionale di pluralismo e di democrazia sindacale». “Tutto questo non può, non deve accadere – conclude Nursing up – perché troppo grande è il tributo che gli infermieri hanno pagato durante questa emergenza, vite spezzate, famiglie distrutte. Rimandiamo al mittente questo comportamento, che riteniamo sprezzante ed irriguardoso nei nostri confronti e degli altri professionisti sanitari. Continueremo a combattere a testa alta, nel frattempo abbiamo c
onvocato una conferenza nazionale informatica, perché tutti i colleghi vengano informati su ciò che sta accadendo e di come si comporta questa pubblica amministrazione”.

«Per quanto attiene alle formalità, abbiamo diffidato il Presidente delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano ad astenersi dal reiterare i comportamenti denunciati, abbiamo chiesto al Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie di intervenire per ristabilire le regole di corretta partecipazione sindacale ed abbiamo dato mandato ai nostri legali –  sbotta De Palma, per portare in tribunale la faccenda affinché tutto quello che abbiamo denunciato non si ripeta».