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Edizione del 07/05/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, la conferenza delle Regioni: "Riaprire i negozi già dall`11 maggio. Dal 18 calendario affidato totalmente ai governatori"
Tra fughe in avanti e richiami all’ordine, continua il braccio di ferro tra Regioni e Governo sulle riaperture anticipate. Oggi, all’unanimità, i governatori chiedono di poter alzare le serrande già da lunedì prossimo “Poco fa la conferenza delle Regioni allâ??unanimità ha approvato un documento che chiede che fin da lunedì 11 maggio si possa riaprire il commercio al dettaglio”, ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso di un punto stampa. “E dal 17 – quando scadrà il dpcm firmato il 26 aprile scorso – questa norma decada e venga totalmente attribuito alle Regioni la responsabilità di elaborare un calendario completo di riaperture sin dal 18 maggio“.

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Una settimana fa il ministro Boccia, durante la videoconferenza con i governatori, aveva annunciato possibili â??scelte differenziateâ? tra le Regioni sulle riaperture di attività, seguendo il principio secondo cui â??contagi giù uguale più aperture e viceversaâ?. Nella stessa sede aveva però ribadito lâ??importanza dellâ??unità nazionale e quindi di evitare ‘fughe in avanti’ come quella della regione Calabria. Ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva lasciato intravedere qualche spiraglio per un accordo: “Se câ??è la possibilità di anticipare qualche data, possiamo anche valutare delle aperture ulteriori”, ha detto dopo aver incontrato i rappresentati delle imprese. Oggi arriva il documento con cui tutte le Regioni chiedono di ripartire già da lunedì e di gestire autonomamente il proprio calendario dal lunedì successivo.

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Di una riapertura anticipata delle attività, il governatore Toti aveva già parlato questa mattina a Radio 1: “Credo che ce ne sia bisogno, ci sono tante attività che stanno soffrendo moltissimo e poi, e soprattutto, i cittadini italiani hanno dimostrato di comportarsi con grande responsabilità”, ha detto poche ore prima della Conferenza delle Regioni. “Se dallâ??epoca dei divieti bisogna passare allâ??epoca delle regole, dei buoni comportamenti in giro, credo che sia giunto il momento di farlo. Credo – ha concluso – che ci siano le condizioni per evitare il fallimento di tante imprese”. Una posizione condivisa anche dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: “Si tratta di una proposta di buon senso, la riapertura non può essere uno scontro tra istituzioni ma una collaborazione”. Anche Fedriga caldeggiava la riapertura dell’11 per il commercio al dettaglio e al 18 per “le restanti attività, come i servizi alla persona”, al momento previste per il 1 giugno.

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