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Edizione del 07/05/2020
Estratto da pag. 1
Fase due, Bonaccini spinge: "Se i contagi scendono ancora, aperture anticipate" - la Repubblica
"Adesso bisogna accelerare per una ripartenza governata e in sicurezza". E sui controlli: "Arriveremo tra pochi giorni a 10.000 test al giorno e
"Se i contagi continuano a scendere, Conte deve anticipare le scadenze che aveva indicato".

Questa la richiesta che il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini formula al premier attraverso un'intervista al quotidiano La Stampa di Torino.

Secondo Bonaccini la situazione odierna, pertanto, "non è nemmeno paragonabile a quella di un mese fa" perché in Emilia Romagna "da tre settimane il numero dei positivi è in costante calo e i reparti Covid si vanno progressivamente svuotando", perciò "siamo in una fase diversa" che giustifica il fatto che "adesso bisogna accelerare per una ripartenza governata e in sicurezza" e per perseguire questo obiettivo "serve avere coraggio".

Il governatore prosegue dicendo di aver posto il tema delle "aperture differenziate dal 18 maggio" e se in queste due settimane il contagio continuerà a rallentare si augura "ci sia una disponibilità", perché "in Emilia Romagna stiamo pensando a come creare le condizioni di sicurezza per ripartire in anticipo".

"Si tratta di esercitare tutti insieme una responsabilità. Io provo a farlo anzitutto non alimentando polemiche e non procedendo per forzature o strappi.

Alla vigilia della conferenza delle Regioni di oggi, Bonaccini torna dunque a candidare l'Emilia-Romagna per una ripartenza anticipata di bar, ristoranti e delle altre attività rimaste chiuse:

"Qui possiamo permetterci di aprire un po' prima e mi pare che Conte mercoledì abbia aperto a questa possibilità" ha ribadito questa mattina alla Rai.

"Oggi - sottolinea ancora Bonaccini- siamo la regione di gran lunga prima in Italia nel rapporto tra guariti e contagi attivi, ma abbiamo gia' pagato un prezzo fin troppo alto. Eravamo i più vicini al focolaio di Codogno, Piacenza è divisa solo da un ponte dal basso lodigiano. E quasi la metà dei decessi in Regione viene da Parma e Piacenza. Adesso però andiamo all'attacco. Arriveremo tra pochi giorni a 10mila test al giorno e arriveremo a 20mila test al giorno a settembre".