gazzettamatin.com
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 524
Edizione del 07/05/2020
Estratto da pag. 1
Fase 2: gli impianti a fune chiedono la riapertura al Governo
Fase 2: gli impianti a fune chiedono la riapertura al Governo; La Valle d''Aosta aveva giocato d''anticipo chiedendo la riapertura di Skyway
POLITICA & ECONOMIA

Pubblicato da Danila Chenal il 07/05/2020

Pubblicato da Danila Chenal il 07/05/2020

Fase 2: gli impianti a fune chiedono la riapertura al Governo



La Valle d'Aosta aveva giocato d'anticipo chiedendo la riapertura di Skyway e degli impianti di Cervinia

Fase 2. L’Associazione nazionale esercenti funiviari lancia il grido di allarme. «Noi pronti a ripartire». Mascherine, guanti, cabine igienizzate: dopo lo studio e la verifica di appropriate misure di sicurezza tutto è pronto per la ripartenza, e gli impiantisti chiedono di essere ascoltati vista l’importanza del settore per l’economia delle località di montagna. A oggi non è ancora stata definita una data di apertura per gli impianti a fune.

Valle d’Aosta gioca d’anticipo

A chiederne la riapertura La Valle d’Aosta per la stagione estiva per non appesantire ulteriormente la situazione del settore turistico pesantemente colpito dagli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica. La proposta, contenuta in un emendamento portato al tavolo della Conferenza delle Regioni alla fine di aprile, è di far inserire gli impianti di questo tipo nelle linee guida del trasporto passeggeri dell’ultimo decreto del presidente del consiglio. Della questione si sta occupando l’assessorato regionale ai trasporti.

L’idea è che il trasporto a fune può essere effettuato in sicurezza adottando le stesse misure di prevenzione oggi previste per autobus, treni, aerei. Invece al momento un’eventuale proroga delle limitazioni del Dpcm oltre il 17 maggio si ripercuoterebbe anche sugli impianti a fune bloccando per esempio lo sci estivo a Cervinia e la Skyway Monte Bianco a Courmayeur.

Spiega l’assessore Luigi Bertschy. «E’ importante che il Governo, nelle misure previste per la fase 2, dia una prospettiva anche a questo settore che, pur non incidendo su gran parte della penisola, resta determinante per le regioni di montagna».

(re.newsvda.it)