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Edizione del 06/05/2020
Estratto da pag. 1
Il governatore Bonaccini lancia già la Fase 3. Il commiato di Venturi
Nuove aperture anticipate e allentamento dei vincoli sulle seconde case. Il commissario ad acta lascerà l’incarico il 9. E commuove il web
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Stefano Bonaccini e Sergio Venturi



«Mi sto impegnando perché anche altre attività, come bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti, aprano prima della road map tracciata dal governo, ma potrà avvenire solo se la curva epidemiologica non avrà rimbalzi. Non dobbiamo abbassare la guardia». Stefano Bonaccini non molla. Nella doppia veste di governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni vuole ottenere da Roma il via libera a nuove riaperture anticipate già prima del 18 maggio. Perché la fase 2 appena avviata, vista da Viale Aldo Moro, è più che altro un trampolino di lancio verso «una fase 3 che riguardi anche settori come il turismo, che stanno soffrendo in modo particolare». E per raggiungerla in fretta la Regione è pronta a potenziare il sistema dei controlli sull’evoluzione (involuzione, si spera) dell’epidemia di coronavirus: «Raddoppieremo i tamponi (portandoli a 10 mila al giorno per metà maggio, ndr) e faremo test sierologici a tappeto, soprattutto a Piacenza e Rimini, le aree più colpite». Una voglia di accelerare decisamente bipartisan. Visto che ieri sera il sindaco leghista di Ferrara, Alan Fabri, ha bruciato le tappe annunciando che anticiperà all’11 maggio la riapertura dei negozi non alimentari. «Vogliamo dare fiducia ai ferraresi e respiro alle tante realtà commerciali che rischiano di uscire in ginocchio da questo lockdown».

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Il commiato a VenturiAnche un commiato, in questa clima, può diventare un segnale di speranza. A due mesi dal suo ritorno in Regione come commissario ad acta per l’emergenza, quando l’epidemia era appena esplosa e l’assessore Raffaele Donini contagiato e in quarantena, ora che il peggio è alle spalle Sergio Venturi può chiudere la parentesi da Cincinnato e tornare al suo podere. «Due mesi fa non solo era difficile mantenere l’equilibrio della rete ospedaliera, ma anche quello personale di ognuno di noi... Oggi la situazione è del tutto differente», dice Venturi, che concluderà il suo mandato straordinario sabato. «Orgoglioso di aver servito la comunità regionale», il commissario uscente sottolinea che oggi le condizioni «sono molto differenti», dunque è giusto che «la gestione dell’emergenza non rimanga commissariale e che gli organi della Regione ritornino a svolgere in modo diretto le loro funzioni».

Il messaggio ai cittadini emiliano-romagnoli Con piglio zen Venturi si rivolge alle migliaia di emiliano-romagnoli che anche ieri, come negli ultimi due mesi, hanno aspettato le sue dirette Facebook. «Eravamo in un fiume che aveva una corrente molto forte, vediamo la sponda opposta, siamo vicini. Sono sicuro che ognuno di voi — conclude — ha imparato ad attraversare il fiume». Fioccano saluti commossi e ringraziamenti via web. Anche da Bonaccini, virtualmente al suo fianco nell’ennesima diretta video. «Sergio, ti ringrazio per aver dimostrato come nella società di oggi e in quella del futuro abbiamo e avremo sempre più bisogno di persone competenti», dice il governatore, sottolineando ancora una volta come il mancato bis di Venturi nella giunta regionale sia stato frutto di «un patto chiesto da lui, non di un giudizio sul suo operato. In 5 anni insieme ho imparato tantissimo».

Bonaccini: «Segnali incoraggianti» Adesso, però, bisogna guardare alle prossime settimane. Con i numeri a cementare l’ottimismo della volontà. I dati sull’epidemia in Emilia-Romagna «danno fiducia e un po’ più di serenità. Ci dimostrano come i sacrifici che abbiamo chiesto hanno pagato e stanno pagando», dice Bonaccini. «Siamo davvero entrati nella fase due», sottolinea il governatore, convinto si debba già pensare alla fase tre: «Quella del vero e proprio rilancio dell’Emilia-Romagna». Nuovi segnali di apertura arriveranno nelle prossime ore da un’ordinanza regionale che amplierà gli spostamenti consentiti in Emilia-Romagna, inclusa la possibilità di recarsi in giornata nelle seconde case anche in province diverse da quella di residen
za (le spiagge, però, resteranno chiuse). Insieme al raddoppio dei tamponi e all’aumento dei test sierologici, arriverà dalla Regione anche una lista di laboratori a cui le imprese e i cittadini potranno rivolgersi per effettuare i test.

I prossimi stepLa prossima settimana, poi, tornerà a riunirsi il tavolo del Patto regionale per il lavoro. «Discuteremo della preparazione della fase 3, che dovrà vedere un impegno straordinario per mettere a disposizione risorse per il rilancio, un vero piano Marshall», annuncia Bonaccini, sottolineando che i 14 miliardi di investimenti previsti nel triennio «saranno di più, perché dovremo scrivere la nuova programmazione, di qualche miliardo di euro, dei fondi europei». Buone notizie, a quanto pare, arriveranno a breve anche per le famiglie che attendono una soluzione sul fronte della gestione familiare e dei figli. «Gli assessori Schlein e Salomoni presenteranno presto un piano per le famiglie che riguarda la riapertura dei centri estivi», dice il governatore, convinto dunque che l’obiettivo della riapertura dei centri estivi a inizio giugno sia ormai a portata di mano. A patto, ovviamente, che la curva dei contagi non torni a salire. «Se dovesse rimbalzare ci troveremo non soltanto a non poter riaprire le attività oggi chiuse, ma a chiudere anche quello che è stato aperto».