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Edizione del 06/05/2020
Estratto da pag. 1
Trattativa governo-regioni: per bar, ristoranti e parrucchieri possibili aperture anticipate
8Il Sole 24Ore)  Digeriti i malumori per le regole univoche su tutto ilterritorio nazionale stabilite dall’ultimo Dpcm sul varo della Fase 2 a partiredal 4 maggio, le regioni sono in pressing sul governo per ipotizzare uncalendario anticipato di riaperture dei negozi.Gli ultimi dati della Protezione Civile confermano la discesa della diffusionedel virus – con l’incremento dei contagiati totali mai così basso dal 10 marzo– e il governo valuta la possibilità che si possa accelerare ulteriormente ilpercorso della ripresa.Apertura negozi biciclette, barche, toelettatureTutto questo mentre a livello nazionale si va verso la riapertura i negozi dibiciclette, di barche e di toelettatura di animali. Lo prevede un decreto delMinistro dello Sviluppo economico, Patuanelli – che non è ancora statopubblicato in Gazzetta Ufficiale – e che modifica il Dpcm del 26 aprile. L’attoinserisce le 3 attività fra quelle che riaprono subito. L’elenco dei codiciAteco, si legge inoltre, dell’allegato 3 del Dpcm del 26 aprile vienemodificato con l’inserimento dei codici per noleggio di autocarri; di altremacchine, attrezzature e beni materiali; attività di conservazione e restaurodi opere d’arte.Chi riparte il 18 maggioGià il 18 maggio, poi, potrebbero riaprire una serie di attività la cuiripartenza era stata prevista per l’inizio di giugno (in base al pianoillustrato dal premier ), come bar, ristoranti e parrucchieri. Con un puntofermo: si procederà con la massima cautela e prudenza, con un approcciodifferenziato a seconda della situazione in cui ogni Regione si troverà nelmomento in cui andranno rivalutate le misure contenute nel Dpcm. Più basso saràl’indice di rischio più sarà possibile aprire.Conte: non ignoro Regioni, se possibile anticipiamo«Fino al 17 maggio saranno in vigore le misure contenute nell’ultimo Dpcm. LeRegioni ogni giorno ci forniranno i dati aggiornati. Non ignoro le richieste dialcune Regioni e di alcune particolari categorie di anticipare l’apertura dellerispettive attività. Siamo al lavoro anche per questo, avendo sempre comeprioritario l’interesse generale della tutela della salute di tutti icittadini» ha detto il premier Conte in un’intervista a Affaritaliani.it. Unadichiarazione che si lega a doppio filo con la posizione del ministro per gliAffari regionali, Francesco Boccia, che nei giorni scorsi aveva dato ampiadisponibilità ad aperture differenziate nelle diverse aree del Paese, dal 18maggio in poi.Bonaccini: se tutto come previsto anticipo riapertureChe la trattativa sia a buon punto lo lascia intendere Stefano Bonaccini,governatore dell’Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni:«Se tutto andrà come ci auguriamo – ha detto Bonaccini – i tempi previsti perbar, ristoranti e parrucchieri potrebbero essere anticipati» dal 1 giugno al 18maggio. Anche se la riapertura ovviamente «deve andare di pari passo con unacurva epidemiologica che non torni ad essere preoccupante». Ma in Emilia ilsindaco di Ferrara, Alan Fabbri (Lega), ha già deciso di giocare d’anticipo: inegozi non alimentari potranno essere aperti dall’11 maggio, una settimanaprima della data attualmente prevista dal governo.Zaia: con governo lavoriamo su ipotesi anticipoAnche il presidente del Veneto Luca Zaia parla di anticipare alcune misure.«Stiamo lavorando con il governo sull’ipotesi di poter avere un anticipo sulleriaperture rispetto alla data del 18 maggio» ha annunciato. «Potrebbe esserel’occasione – ha proseguito Zaia – di dare competenze in maniera differenziataalle Regioni sui propri territori. Se siamo responsabili della salute deicittadini, è altrettanto vero che il presidente di una Regione possa deciderese aprire.Le accelerazioni di Calabria e SardegnaDel resto c’è già chi si è mosso. Dal 30 aprile in Calabria è «consentita laripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismocon somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto». Èquanto previsto da un’ordinanza per la fase 2 firmata dalla governatrice dellaCalabria, Jole Santelli. Ordinanza impugnata dal ministro degli Affari
Regionali Francesco Boccia. In Sardegna, invece, dall’11 maggio, potrannoriaprire anche parrucchieri e negozi di abbigliamento.Taggovernoregioni