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Dir. Resp.
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Edizione del 04/05/2020
Estratto da pag. 1
"Serve un protocollo sanitario unitario per riaprire le scuole"
"Il Ministro della Pubblica istruzione continua a sfuggire al confronto con leRegioni sui temi cruciali della ripresa dell’attività scolastica e formativa".L’assessore all’istruzione e formazione professionale del Veneto, ElenaDonazzan, esprime il proprio rammarico per il mancato incontro tra il consessodegli assessori regionali all’istruzione con il ministro Lucia Azzolina inprogramma domani. L’incontro con la titolare del ministero di via Trastevere,richiesto da tempo dalla IX Commissione della Conferenza delle Regioni, sitradurrà in un incontro ristretto con tre assessori. “Spiace che il ministro –dichiara Donazzan al termine della riunione preparatoria della IX Commissione,svoltasi oggi - si sottragga al confronto diretto con le Regioni che, in modocorale e condiviso, le hanno posto alcuni temi di assoluta urgenza daaffrontare, a partire dalle condizioni per la riapertura delle scuole e dalriconoscimento effettivo del diritto allo studio”.“Al Ministro abbiamo chiesto – elenca Donazzan – un protocollo sanitario unicoin tema di riapertura delle scuole, che sia declinato per le diverse fasce dietà (e quindi ordini e gradi del sistema scolastico) e contempli scenaridiversi in termini di quadro epidemiologico e di territori, in modo da fornirealle Regioni linee guida per immaginare servizi e modelli organizzativirispettosi dei principi generali di salute, sicurezza e tutela di tutte lecomponenti del mondo scolastico”.“Insieme ai colleghi della IX Commissione abbiamo ribadito, inoltre – proseguela rappresentante del Veneto – che il calendario scolastico è prerogativa delleRegioni e che le continue esternazioni del ministro risultano quantomenodisorientanti”.“L’unico aspetto che mi soddisfa delle esternazioni del ministro Azzolina, è ildichiarato l’impegno a non ridurre ulteriormente l’organico – aggiungel’assessore del Veneto - Ma ricordo, prima di tutto a me stessa, che quelladell’organico è stata una battaglia delle Regioni, perché il ministero avevaben altre intenzioni”. “Il grande assente tra i temi in discussione, tuttavia, resta la programmazionelegata alla ripartenza – incalza Donazzan – in relazione ai programmi, allediscipline, all’aggiornamento dei docenti, che sinorasi sono organizzati dasoli, su base volontaria, e in modo straordinario, e ai quali va tutto il mioplauso per la fatica di inventare forme di didattica a distanza”. “L’altro grande tema, sinora ignorato dal ministro e dal governo, è quellodella formazione professionale”, aggiunge l’assessore. “Dell’emendamentoproposto all’unanimità dalla IX Commissione e recepito dal presidente dellaConferenza delle Regioni Bonaccini nella conversione del decreto ‘Cura Italia’per riconoscere la validità dell’anno formativo, parimenti a quello scolastico,si è persa traccia. Mi preoccupano il futuro degli allievi della formazioneprofessionale e ancor più quello delle nostre scuole, finanziate in larga partecon i fondi comunitari, con regole ante Covid, che non tenevano conto dellapossibilità di fare formazione a distanza”.[1588232186]