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Dir. Resp.
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Edizione del 04/05/2020
Estratto da pag. 1
(AGENPARL) – lun 04 maggio 2020 di genere resta una priorità anche durante l’emergenza sanitaria. A
maggior ragione, è necessario rafforzare l’attenzione su questa
piaga, che rischia di aggravarsi per le forzate convivenze dovute alla
pandemia”, dichiara Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza
delle Regioni, dopo la riunione in videoconferenza con Elena Bonetti,
Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, e Valeria Valente,
Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul
femminicidio, a cui ha partecipato anche il presidente della regione
Molise, Donato Toma (coordinatore della Commissione affari sociali
della Conferenza delle Regioni).
“Il ministro Bonetti – spiega Bonaccini – ha convenuto su molti
degli interventi che la Conferenza delle Regioni sostiene e ritiene
fondamentali. In particolare occorre rafforzare l’azione di
prevenzione e messa in sicurezza sanitaria di donne e operatori, sia
all’interno dei centri antiviolenza che nelle case rifugio.
In una crisi del genere servono azioni straordinarie e la leale
collaborazione Stato-Regioni ha permesso, per motivi di emergenza, di
derogare alcune delle normali procedure di assegnazione delle risorse
stanziate dal Decreto Cura Italia, garantendo così un’erogazione
immediata alle case rifugio.
Ora intendiamo trovare un accordo politico per salvaguardare la
futura programmazione di bilancio e dare così certezza nel tempo di
interventi e azioni sul territorio”.
“E’ un’emergenza permanente – sottolinea Toma – ed è
indispensabile avere risorse certe, stabili e congrue da erogare con
una tempistica adeguata e da ricondurre all’interno delle
programmazioni regionali. Accolta anche la richiesta storica delle
Regioni, già con il riparto delle risorse per l’anno 2019, di
superare il vincolo di destinazione del 33% per la creazione di nuovi
centri.
Riteniamo inoltre che sia da agevolare l’accesso al reddito di
cittadinanza, semplificando al massimo le pratiche di certificazione,
come la presentazione del modulo Isee, al fine di sostenere
economicamente le donne vittime di violenza.
Per le vittime sono inoltre da individuare delle nuove soluzioni
abitative temporanee per i 14 giorni di isolamento fiduciario prima
dell’ingresso nelle case destinate all’accoglienza. L’immediata
esecuzione dei tamponi faciliterebbe l’eventuale inserimento.
Si è infine discusso anche della proposta dell’allontanamento dei
maltrattanti dalla casa familiare e della dotazione di mezzi
elettronici per il loro controllo a distanza”.
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