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Edizione del 30/04/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, governatore del Veneto Zaia: "Con messa in sicurezza apertura a 360 gradi"
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30 aprile 2020In Veneto, i tamponi in totale sono 350.269, il numero dei postivi sale a 17.960, 135 in piu' nelle ultime 24 ore, mentre le persone in isolamento sono 7.471, 190 in meno rispetto a ieri. I ricoverati in regione sono 1.126, meno 30 rispetto a ieri. Il numero dei pazienti in terapia intensiva resta invariato: 114. I dimessi oggi sono 2.607, 108 in più. I morti in ospedale sono 1.141, per un totale di 1.459. I nati oggi sono 93. Sono i dati resi noti dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nella consueta conferenza stampa sui numeri dell'emergenza coronavirus. "Il tema dei positivi - ha spiegato il governatore - in questo momento riguarda in particolare le case di riposo, dei focolai, ma non e' un dato rappresentativo di una popolazione da valutare statisticamente".
"Come si è chiuso gradualmente si riapre"
"Non rivedo le mie posizioni, ho sempre detto che come si è chiuso gradualmente, è giusto riaprire gradualmente". ha affermato il presidente del Veneto. "Poi - ha aggiunto - tutto va calato sui modelli sanitari, sulla sorveglianza sanitaria, sui tamponi, sulla rete territoriale, sulle esperienze professionali. Le statistiche in Veneto ci dicono un sacco di cose, fatto salvo il parere della comunità scientifica si può vedere di riaprire. L’ho sempre detto, anche perché è un'enorme responsabilità etica e giuridica - ha concluso - firmare un’ordinanza".
"Con messa in sicurezza apertura a 360 gradi"
"Io penso che mettendo in sicurezza la popolazione con il distanziamento, la mascherina e il gel potremmo sicuramente affrontare un'apertura a 360 gradi. Si tratta di un nuovo approccio che non e' quello di entrare dalla parrucchiera inventandosi plexiglass o mille regole perché tutti hanno il diritto di lavorare e tutti abbiamo coscienza oggi di cosa è il virus", ha detto il governatore del Veneto.
La questione delle "aperture differenziate"
"Ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna proposta ne' formale ne' informale ma penso sia interessante valutare, fatto salvo il parere del comitato scientifico, un "abito sartoriale" pensando alle peculiarita' dei territori. Se il tema nazionale è che non tutti sono pronti, dico date aiuto a chi è pronto. E noi consideriamo di esserlo". Così il governatore del Veneto,
"Veneto mai andato oltre Dpcm"
Luca Zaia non ritiene che il Veneto possa essere indicata tra le Regioni che sono andate oltre le misure indicate dai Dpcm. "No - ha detto, rispondendo ad una domanda sulle critiche arrivate in queste ore dal Governo - Le nostre ordinanze sono sempre state motivate, e fatte nell'ambito della sostenibilità. E fino a giovedì scorso, vedi i 200 metri per spostarsi da casa, avevamo applicato il Dpcm sempre in maniera restrittiva".
"Chi controlla non decide se vale più Dpcm o ordinanza"
"Non esiste che chi fa i controlli sui cittadini decida se 'vale di più' il Dpcm del Governo o l'ordinanza della Regione. Va applicata la legge, e serve buon senso. Se qualcuno ha dubbi deve chiedere alle Prefetture", ha detto Luca Zaia, rispondendo ad una domanda su singoli casi di 'discrezionalità' rispetto all'applicazione di questa o quella misura anti-contagio. "Serve il buon senso però - ha aggiunto - E nel caso si applica la norma in maniera estensiva. Se io trovo il cittadino per la strada che la mascherina al collo, gli dico di tirarla su sul volto, non gli faccio subito la sanzione".
"Non percepisco fuoco amico su elezioni"
"Non ho percezione di un 'fuoco amico' di Salvini, ma confermo la volontà di andare a votare a luglio". Lo ha ribadito ai giornalisti il presidente del veneto Luca Zaia. "Ed è la posizione - ha aggiunto - di tutta la Conferenza delle Regioni. Votare a ottobre-novembre la vedo più rischiosa, anche perché l'Oms prevede una recrudescenza del virus, con rischio di non andare più a votare. I cittadini hanno un unico strumento, ed meglio pagare lo stipendio a chi è eletto, non a chi è prorogato", ha concluso.
"Protesta della Lega all
a Camera modalità corretta"
"Penso sia una modalità corretta per sollevare attenzione rispetto a un tema". Così il governatore
del Veneto commenta l'occupazione del Parlamento da parte dei deputati della Lega. "Anch'io la seguo dalle cronache, ma credo che la sede per discutere sia quella parlamentare", conclude Zaia.