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Dir. Resp.
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Edizione del 29/04/2020
Estratto da pag. 1
â??Per riaprire e ripartire bisogna tenere conto delle specifiche esigenze di ogni territorio, in base al dato epidemiologico. Anche perché gli interessi economici delle regioni del Nord non sempre coincidono con quelli del Sudâ?.
Ad affermarlo è il governatore Musumeci, a margine della riunione in videocollegamento con la Conferenza delle Regioni, per confrontarsi sul contenuto del nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri relativo alla cosiddetta Fase 2. Poco prima Musumeci aveva incontrato, sempre in collegamento, i colleghi governatori di centrodestra e al termine dellâ??incontro hanno elaborato un documento inviato a Mattarella e Conte.
â??A Roma chiediamo il dialogo â?? continua Musumeci â?? non la diffida. Auspico che la presa di posizione della maggioranza dei governatori, ma credo condivisibile anche dai colleghi del centrosinistra, possa suggerire a Conte lâ??opportunità di una riflessione. Il decreto del premier non convince nessuno. Non câ??è una sola categoria del mondo produttivo che abbia espresso pieno apprezzamentoâ?.
â??Capisco la preoccupazione, il timore di un calo di tensione ma nessuno vuole vanificare lo sforzo finora compiuto, soprattutto da noi in Sicilia. Bisogna però ridare respiro alle imprese, nel rispetto della sicurezza. Su un solo tema restiamo fermi nellâ??Isola: accessi limitati ancora per qualche settimanaâ?.
â??Ho chiesto al ministro dei Trasporti di mantenere inalterate le norme per lâ??accesso in Sicilia. Saranno, come sempre, i dati epidemiologici a suggerirci, nelle prossime settimane, quando avviare una lenta e graduale riapertura dei collegamenti con il resto del mondo. Se oggi lâ??Isola può contare sul più basso numero di contagi lo si deve anche alla forte limitazione degli arrivi e alla disciplina del popolo sicilianoâ?.
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