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Edizione del 29/04/2020
Estratto da pag. 1
Bonaccini, Grieco (Regioni): non penalizziamo Terzo settore, bene azioni Governo
(AGENPARL) – mer 29 aprile 2020 del Governo, annunciate dal presidente Conte, di sostenere il Terzo

settore con tutta una serie di interventi, in modo tale da non

penalizzare chi ci ha aiutato in un momento così difficile. E’ stata

infatti accolta la nostra richiesta di azioni e interventi concreti, e

in particolar modo quella di dare la possibilità di estendere anche

al Terzo settore le misure di accesso agevolato al credito e al fondo

nazionale di garanzia. Imprese e associazioni di promozione sociale

devono avere la possibilità di poter sospendere i mutui e di accedere

alle agevolazioni per le spese di sanificazione o per pagare i canoni

di locazione”, dichiara Stefano Bonaccini, presidente della

Conferenza delle Regioni, al termine della riunione in videoconferenza

della Cabina di regia del Terzo settore guidata dal presidente del

Consiglio, Giuseppe Conte, presente il ministro del Lavoro, Nunzia

Catalfo, e i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, Cristina

Grieco (Assessore della Regione Toscana), coordinatrice della

Commissione Scuola e Lavoro della Conferenza delle Regioni e delle

Province autonome e la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna

Elly Schlein.

“Le Regioni esprimono grande apprezzamento – spiega Cristina Grieco

– per il lavoro di collaborazione finora svolto e per la sensibilità

rappresentata dal presidente Conte, che ha permesso di portare a

termine il lavoro sul decreto per l’istituzione del registro unico del

Terzo settore e di valutare la possibilità di linee guida condivise.

Così come è positiva la disponibilità di portare a conclusione in

tempi brevi altri provvedimenti attuativi della riforma.

Fondamentale anche l’annuncio che potranno essere sbloccate dal

Parlamento le risorse del cinque per mille Irpef destinate al Terzo

settore e pari circa ad un miliardo di euro.

Accolte anche le altre richieste delle Regioni, come quella di

inserire nel prossimo decreto per l’emergenza coronavirus gli Enti del

Terzo settore che non svolgono attività di impresa.

La Conferenza delle Regioni ha già chiesto al Parlamento di inserire

un emendamento che permetta anche al Terzo settore – compresi gli enti

religiosi civilmente riconosciuti e i soggetti economici indicati

dalla Commissione Europea – di accedere alle risorse garantite per le

imprese.

Così diamo loro la possibilità di continuare a dare servizi sociali

che tutti riteniamo fondamentali anche nella Fase 2, quella della

ripartenza. Tra questi il presidente Conte, con grande sensibilità,

ha rappresentato di continuare a lavorare ad un ventaglio di soluzioni

e possibilità da offrire alle famiglie in difficoltà nel periodo

estivo per la gestione educativa di bambini e ragazzi, e nel merito le

regioni stanno già lavorando con i ministri Azzolina, Catalfo e

Bonetti all’elaborazione di linee guida che coinvolgeranno anche Terzo

settore ed Enti locali.

Per il mantenimento dei servizi occorre inoltre avere certezza di

risorse negli anni, recuperando anche quelle finora tagliate. In tal

senso è da portare avanti anche la riorganizzazione del Registro

Unico nazionale del Terzo Settore, tenendo conto che molte regioni

hanno già istituito propri uffici e sono ancora in attesa delle

risorse a loro attribuite per il passaggio dei registri in quello

Unico nazionale”.

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