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Edizione del 29/04/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus. Regioni e Sindacati, Destinare risorse e tutele aggiuntive al personale impiegato nell’emergenza
(AGENPARL) – mer 29 aprile 2020 *Coronavirus. Regioni e Sindacati, Destinare risorse e tutele aggiuntive al

personale impiegato nell’emergenza *

Roma, 29 aprile 2020 – È stato sottoscritto, nella giornata odierna, un

protocollo d’intesa tra la Conferenza delle Regioni e delle Province

Autonome di Trento e Bolzano e le Organizzazioni Sindacali FP Cgil, Cisl

FP, Uil FPL, per l’individuazione e la destinazione di specifiche risorse

finalizzate a remunerare le particolari condizioni dei lavoratori impegnati

nell’emergenza Covid-19 negli Enti e Aziende del SSN. Un testo costruito

grazie anche al coinvolgimento del Comitato di Settore Regioni-Sanità.

Regioni e sindacati, con il protocollo, chiedono di riconoscere “la grande

professionalità, la capacità di adattamento organizzativo e la dedizione al

lavoro” degli operatori, attraverso un pacchetto di interventi “che

incrementi in misura sensibile le risorse disponibili, anche con un

ulteriore stanziamento da parte del Governo”, escludendo le risorse “dal

computo dei limiti previsto dall’attuale art.23 comma 2 del D.Lgs. 75/2017

e dai vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa di

personale”.

Regioni e sindacati del pubblico impiego, elencano le leve retributive

impiegabili, tra le quali: una particolare maggiorazione della

produttività, a titolo di “progetto covid-19”, individuata previo passaggio

in contrattazione integrativa; l’estensione di un’indennità di malattia

infettiva a tutto il personale sanitario ed oss, con la richiesta di

intervenire, da un punto di vista normativo, per permettere l’estensione

dell’indennità a tutto il personale; infine, la possibilità di ampliare i

reparti e i servizi destinatari dell’indennità di terapia intensiva e

sub-intensiva, attraverso il confronto e la contrattazione regionale.

Per rendere operative queste misure – proseguono le Regioni e le

organizzazioni sindacali firmatarie del presente protocollo -, è stato

condiviso “l’invio al Governo di una serie di proposte tra le quali, in

particolare, alcuni emendamenti all’ex art.1 del Cura italia”.

È stato inoltre richiesto “di dare compiuta attuazione a quanto previsto

nel Patto per la Salute 2019-2021, prevedendo la possibilità per le Regioni

in equilibrio economico, che hanno garantito i LEA e avviato il processo di

adeguamento alle disposizioni di cui al DM 2 aprile 2015, n. 70, di

destinare alla contrattazione integrativa risorse aggiuntive rispetto a

quelle già previste nel CCNL, nel limite del 2 per cento del monte salari

regionale, rilevato nell’anno 2018, nonché ulteriori risorse aggiuntive di

derivazione nazionale e comunitaria”.

A tal fine, “risulta poi necessario per poter pienamente utilizzare le

auspicate ulteriori risorse, che interventi finanziari di carattere europeo

e nazionale per la gestione dell’emergenza, siano escluse dal computo dei

limiti previsti dall’attuale art. 23 comma 2 del D.Lgs. 75/2017 e dai

vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia di spesa di

personale”.

Si ritiene infine – concludono Regioni e Sindacati – che “debba essere

previsto, in relazione all’eccezionalità dell’emergenza sanitaria in atto,

un intervento normativo che tuteli tutto il personale coinvolto che ha

operato nella fase emergenziale da responsabilità civili e penali, salvo il

caso di condotte poste in essere con dolo o in ipotesi particolarmente

qualificate di colpa grave”.



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