agenparl.eu
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 143
Edizione del 28/04/2020
Estratto da pag. 1
Comunicato Regione: Welfare. Centri estivi in sicurezza per aiutare le famiglie: dalla Regione un piano di proposte per la riapertura in sicurezza. La vicepresidente Schlein oggi in videoconferenza con le ministre della Famiglia e dell`Istruzione: "Massi
(AGENPARL) – mar 28 aprile 2020 Logo Regione
Emilia-Romagna
Giunta Regionale – Agenzia di informazione e comunicazione
Prot. N. 439/2020
Data 28/04/2020
All’attenzione dei
– Capi redattori
Welfare. Centri estivi in sicurezza per aiutare le famiglie: dalla
Regione un piano di proposte per la riapertura in sicurezza. La
vicepresidente Schlein oggi in videoconferenza con le ministre della
Famiglia e dell’Istruzione: “Massima attenzione alla prevenzione, ma è
necessario rispondere ai bisogni delle famiglie e dei bambini”
Tra le ipotesi, bambini organizzati in piccoli gruppi seguiti sempre
dallo stesso educatore, attività preferibilmente all’aperto e in fasce
orarie diversificate, triage all’ingresso. Proposte frutto del
confronto con amministratori locali, coordinamenti pedagogici
territoriali, gestori, Terzo settore, esperti in campo educativo e la
sanità pubblica
Bologna – Attività preferibilmente all’aperto, aerazione costante e
sanificazione degli ambienti in caso di soggiorno al chiuso. Bambini
organizzati in piccoli gruppi seguiti da sempre dallo stesso educatore
(o più d’uno),accolti su più turni, con fasce orarie diversificate in
modo da evitare assembramenti ed evitando contatti tra diversi gruppi.
E ancora, triage all’ingresso, attenzione ai contatti, utilizzo da
parte degli educatori dei dispositivi di protezione individuale,
massima attenzione ai principi di igiene e pulizia, sanificazione dei
giocattoli a fine giornata, e stop agli spettacoli di fine soggiorno.
Sono solo alcune delle prime proposte per immaginare la graduale
riapertura dei Centri estivi in Emilia-Romagna, che la Regione ha
elaborato grazie al confronto con amministratori locali, coordinamenti
pedagogici territoriali, soggetti gestori, Terzo settore, esperti in
campo educativo e sanità pubblica, ed altri contributi pervenuti.
Proposte che questa mattina la vicepresidente con delega al Welfare,
Elly Schlein, ha presentato in videoconferenza alla ministra della
Famiglia, Elena Bonetti, e a quella dell’Istruzione, Lucia Azzolina; e
che saranno messe a disposizione della Conferenza delle Regioni e del
Governo, per dare un contributo propositivo in vista delle valutazioni
dell’Esecutivo sulla riapertura dei Centri estivi.
“Positivo il confronto avviato oggi dal Governo con le regioni, le
province e i comuni, che proseguirà per studiare protocolli specifici.
Abbiamo voluto in più occasioni evidenziare come alla strategia di
graduale ripresa delle attività lavorative se ne debba accompagnare
necessariamente un’altra sul sostegno alle famiglie nella gestione dei
bambini e la graduale ripresa della loro socialità. Per due ragioni, da
un lato la preoccupazione per le conseguenze di questa prolungata
sospensione dei percorsi educativi e di socialità dei bambini,
dall’altro le difficoltà delle famiglie che non possono essere lasciate
sole ad affrontare la gestione dei bambini, anche perché non sarebbe
accettabile alcun passo indietro sulla già difficile conciliazione dei
tempi di vita e di lavoro, in particolare delle donne – sottolinea la
vicepresidente Schlein-. Per cercare di dare risposta alle esigenze,
giuste e comprensibili delle famiglie, ci siamo messi al lavoro, con
l’aiuto di tutti i soggetti interessati, della sanità regionale e di
alcuni esperti del mondo educativo, per pensare a modalità alternative
e innovative di gestione dei bambini nei Centri estivi che in ottica
propositiva abbiamo sottoposto anche al Governo. Naturalmentenel pieno
rispetto dei criteri di sicurezza e tutela della salute necessari sia
per educatori che per i bamb
ini e le loro famiglie, cercando soluzioni
bilanciate. Un preciso dovere istituzionale- aggiunge la
vicepresidente- al quale non abbiamo voluto sottrarci e che abbiamo
voluto condividere con il Governo”.
Servizi educativi per la prima infanzia
Mentre i Centri estivi potrebbero partire da giugno, non appena
concluso il ciclo scolastico (con modalità a distanza), resta aperta la
questione della sospensione dei servizi educativi per la prima infanzia
(0-3 anni), caratterizzati da un contatto fisico costante, continuo,
prezioso e del tutto inevitabile tra i bambini stessi e tra i bambini e
gli educatori. L’auspicio è che le proposte sui centri estivi
consegnate al Governo possano stimolare anche sperimentazioni utili per
quanto riguarda i servizi educativi per l’infanzia.
Parliamo di servizi educativi che offrono accoglienza ai bambini
piccolissimi (12-36 mesi) assieme ai loro genitori, o adulti
accompagnatori. Per questo tipo di servizio si possono ipotizzare
soluzioni sperimentali prevalentemente orientate al gioco, al
movimento, ad attività educative guidate dall’adulto. Con particolare
attenzione al problema del distanziamento fisico, perché nel caso dei
bambini più piccoli le pratiche di cura che riguardano il corpo e la
comunicazione affettiva sono parte essenziale del lavoro educativo; si
potranno pertanto gestire seguendo specifiche indicazioni
precauzionali, ma non eliminare del tutto. Così come la socialità, che
essendo un bisogno primario nell’infanzia potrà essere vigilata ma non
totalmente impedita.
Maggiori risorse necessarie
Una simile riorganizzazione comporta necessariamente costi aggiuntivi,
legati alla necessità di un corposo potenziamento del personale
(educatori e ausiliari), all’aggravio delle procedure di igienizzazione
e alla gestione del triage quotidiano all’ingresso. Fondamentale quindi
la prospettiva annunciata dalla Ministra Bonetti di un significativo
sostegno economico dello Stato alla ripartenza in sicurezza delle
attività estive, cui accompagnare lo sforzo congiunto anche di Regioni
ed enti locali.
“Confermiamo dunque- ricorda la vicepresidente Schlein- la nostra
disponibilità di risorse per l’abbattimento delle rette, 6 milioni di
euro quest’anno, e la volontà di rivedere e potenziare ulteriormente le
forme di sostegno della Regione, anche mettendo a sistema le quote
derivanti dai contributi, circa 35 milioni di euro, annunciati dalla
ministra Bonetti per il sostegno specifico alle attività estive, ma che
speriamo possa essere più consistente. Finché dura la sospensione dei
servizi educativi per l’infanzia e scolastici, si è inoltre chiesto il
rafforzamento delle misure di congedo parentale e permessi previsti
dalla legge 104/92, e si è ipotizzato di poter ampliare le possibilità
di destinazione dei bonus babysitter per poterli eventualmente
destinare anche all’accesso dei Centri Estivi”. /Ti.Ga.
Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it, i comunicati nella
sezione ‘Agenzia di informazione e comunicazione’.
Listen to this