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Edizione del 27/04/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus: l`Italia alle prese con la Fase 2 tra dubbi e polemiche
L''Italia prova a ripartire con il decreto firmato dal premier Conte, ma la vera Fase 2 scatterà il 4 maggio, con una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Solo allora riaprirà la maggior parte delle attività produttive, ma i negozi dovranno attendere il 18 maggio, parrucchieri ed estetisti l''inizio di giugno. E non mancano le polemiche
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L'Italia prova a ripartire, Conte valuta prime riaperture dal 27. Il nodo dei criteri di sicurezza

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27 aprile 2020La Fase 2 ancora non è davvero partita e già imperversano le polemiche. Il nodo delle scuole, ma anche quello delle seconde case o ancora la questione delle messe, gli spostamenti per raggiungere i congiunti e intere categorie come parrucchieri, estetisti e ristoratori fanno arrivare forti critiche alle misure messe in campo dal governo. Dubbi anche da Italia Viva che parla di "poco coraggio" da parte dell'esecutivo e dai governatori di alcune regioni. 

Le regioni corrono

In Veneto una nuova ordinanza supera il modello presentato da Conte per la Fase 2 e consente già da oggi l'attività motoria in tutto il territorio del Comune di residenza e viene consentito lo spostamento verso le seconde case o le barche. Anche in Campania da stamattina i runner hanno potuto infilare nuovamente le scarpette per correre allontanandosi un po' in più da casa.

Per la Fase 2 "bisogna ancora cercare di limare un sacco le regole", ha detto il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, commentando il nuovo provvedimento del Governo. Per Fontana, intervistato  su Rai Radio1, "ancora non si è entrati nel merito di alcuni problemi che secondo me sono assolutamente fondamentali, come per esempio l'obbligatorietà o meno dell'uso delle mascherine, come faranno i genitori a tenere casa i riparo bambini se entrambi lavorano, essendo chiusi tutti gli asili nido e le scuole e anche presumibilmente i centri estivi?".

"Sulla scuola e su come le famiglie dovranno organizzarsi siamo delusi, non abbiamo ancora capito cosa succede, abbiamo chiesto un ulteriore incontro alla ministra Azzolina che mi auguro avvenga questa settimana, altrimenti dopo il cartellino giallo tiro fuori il cartellino rosso". Così Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni su Radio 24. "Abbiamo capito che l'apertura delle scuole comporta un rischio evidente, ma vogliamo capire col governo quali saranno gli strumenti a sostegno delle famiglie e abbiamo bisogno di linee guida e risorse per riaprire i centri estivi", ha aggiunto Bonaccini.

"Sulle messe, hanno ragione i vescovi: si facciano in sicurezza". Lo ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, commentando le misure del nuovo Dpcm emanato ieri, e illustrato in conferenza stampa dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Penso che si potesse fin da subito - ha aggiunto Rossi - senza aspettare il 4 maggio, fare di più per le attività fisiche individuali all'aperto, per i bambini, per gli anziani e per tutti noi". Inoltre, ha sottolineato il governatore, "se c'è l'obbligo delle mascherine spetta allo Stato garantirle e erogarle ai cittadini. Infine, si sarebbe potuto graduare le aperture regione per regione tenendo conto del quadro epidemiologico".

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel discorso di ieri in cui ha illustrato le prime misure per la Fase 2 non ha chiarito come "aiuteremo le famiglie i cui genitori potranno tornare a lavorare e dove ci sono bambini piccoli". Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel consueto video sulle sue pagine social. "Vi segnalo che a Milano ci sono 120 mila nuclei familiari con bambini fino a 14 anni. - ha aggiunto - Ecco, non è chiaro come li aiuteremo e quello è importantissimo".

Dubbi dall'interno

E anche all'interno dello stesso governo arriva qualche voce critica. "Chi è lo Stato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Queste norme sono incomprensibili". Così il leader di Iv Matteo Renzi a Tgcom24 che annuncia: "Dirò la mia a Conte giovedì in aula al Senato". "Questo decreto - aggiunge - non è ch
e io lo possa cambiare come senatore: farei un bell'emendamento. Ma perché il premier ha scelto di fare un Dpcm e non un decreto legge? Se fosse così lo cambieremmo ma invece non è così". 

"Ci aspettavamo onestamente un'operazione più coraggiosa: si poteva, si doveva osare di più", dice la ministra di Iv Teresa Bellanova.

Critiche anche dalla ministra Elena Bonetti. "La parola assegno non è stata pronunciata durante la conferenza stampa, ma la parola assegno è la figura fondamentale e, dal mio punto di vista, irrinunciabile per la gestione di questa fase". Lo ha detto la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti in una intervista a Radio Inblu riferendosi alla conferenza stampa del premier Conte. La ministra aveva ance espresso dubbi sulla questione delle messe.

"Che fine ha fatto il Piano Colao per le riaperture? Il Governo l'ha ignorato? Settimane di riunioni della task force ma nessuna soluzione applicata per luoghi di culto, bar e ristoranti, asili e centri estivi, seconde case, negozi. A rischio i diritti e la sopravvivenza economica", lo scrive su twitter il deputato di Iv Michele Anzaldi.

Gli interrogativi

Chi sono i "congiunti" che dalla prossima settimana sarà possibile andare a visitare, indossando la mascherina e mantenendo la distanza di almeno un metro? L'articolo 1 del cdecreto, comma a dice: saranno considerati "necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie". Ma non è chiaro cosa si intenda per congiunti, né fino a che grado di parentela si possa estendere il termine. Genitori, figli, sorelle, fratelli, sicuramente, ma restano i dubbi se si possa estendere anche a nonni, nipoti, zii, cugini. E non c'è una parola sui compagni, i conviventi non legati da alcuna unione civile, né è spiegato cosa intendesse Conte quando in conferenza stampa  ha parlato di "famiglie rimaste troppo a lungo divise dal lockdown".

Altro dubbio è sulle seconde case. E' possibile spostarsi nelle seconde case se si trovano all'interno della stessa regione? Nel nuovo decreto non c'è più traccia del divieto presente nel precedente.  

E le mascherine dove è obbligatorio indossarle e dove no? Nei negozi e negli uffici pubblici o anche nei luoghi di lavoro privati? La norma parla di "luoghi chiusi accessibili al pubblico, inclusi i mezzi pubblici e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza". Ma c'è bisogno di chiarimenti più stringenti.

Le categorie

"La situazione è drammatica. Siamo pronti a manifestare nonostante le restrizioni - commenta Claudio Barbetti, presidente Benessere Confartigianato Firenze -  L'intero comparto è già in estrema difficoltà e l'intensificazione delle pratiche abusive, con estetiste e parrucchieri a domicilio ad esempio, rende la situazione non più controllabile. Il mix di lockdown e concorrenza sleale sta generando già ampie perdite e con il protrarsi della chiusura la quota di mercato regolare erosa dal sommerso non può che aumentare".

''L'incertezza è il peggior nemico di chi fa impresa, soprattutto in settori come quelli degli eventi e del turismo dove è necessario programmare con mesi e anni di anticipo. L'ultimo Dpcm non ha dipanato i dubbi sulla ripresa delle attività turistiche, anzi per certi versi li ha aumentati: chiediamo pertanto un tavolo di crisi urgente con i ministri dello Sviluppo economico Patuanelli e del Turismo Franceschini perché non ci si può accontentare di attendere gli avvenimenti, o sperare nella buona sorte, ma bisogna governare e programmare la ripresa se non vogliamo essere seppelliti dalla crisi economica''. Lo afferma Michele Boccardi, presidente di Assoeventi, l'associazione di Confindustria dei settori Events, Luxury e Wedding.

Il prolungamento del lockdown per il commercio costerà altri 10 miliardi alle imprese. Lo
scrive Confesercenti che annuncia di aver chiesto al presidente Conte un incontro per "dare certezze alle imprese dimenticate". "Gli imprenditori sono delusi e preoccupati" - scrive la presidente Patrizia De Luise. "Quasi un mese di ulteriore rinvio per le attività commerciali e addirittura di più per ristoranti, bar e servizi alla persona, vuol dire aggravare ulteriormente la situazione economica, con il rischio concreto che molte attività chiudano per sempre".