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Edizione del 27/04/2020
Estratto da pag. 1
dubbi nuovo decreto conte
dubbi nuovo decreto conte
L'Italia riparte con il decreto firmato dal premier Conte ma con prudenza e gradualità per evitare una ripresa dei contagi. Oggi riaprono i cantieri pubblici e le aziende votate all'export, ma la vera fase 2 scatterà il 4 maggio, con una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Solo allora riaprirà la maggior parte delle attività produttive, ma i negozi dovranno attendere il 18 maggio, parrucchieri ed estetisti l'inizio di giugno. Ma non mancano le polemiche con i governatori delle Regioni sul piede di guerra. 

Come è successo per gli altri decreti durante l’emergenza sanitaria, anche questa volta restano molti dubbi dopo le parole di Conte. E non mancano le polemiche. Il nodo delle scuole ma anche quello delle seconde case o ancora la questione delle messe: sono diversi i punti sui quali arrivano critiche alle misure messe in campo dal governo per la fase due. Dubbi dai governatori ma anche da Iv che parla di 'poco coraggio' da parte dell'esecutivo. Fra le novità del Dcpm del 26 aprile figura la possibilità di poter andare a fare visita ai congiunti. Ma cosa si intende con questa parola? A quali familiari si fa riferimento, oltre quelli più stretti? E le fidanzate o i fidanzati, rientrano in questa categoria? Tutte domande alle quali i tecnici del governo dovranno dare una risposta con circolari che chiariscano meglio. Un altro dubbio riguarda la possibilità di spostarsi nelle seconde case che, poche ore prima del discorso di Conte, sembrava quasi certa. Ora, invece, sembra che non sia concesso.

Il governo apre alcune attività e il Veneto accelera. Il presidente della Regione Luca Zaia ha annunciato oggi una nuova ordinanza con cui permette a tutti i veneti di uscire di casa per passeggiate e attività fisica all'aperto senza limiti nel territorio del proprio comune. Inoltre è consentito ai residenti in Regione raggiungere la seconda casa e la propria imbarcazione, anche in un altro comune rispetto alla residenza, per attività di manutenzione. E' consentita inoltre l'attività di vendita di cibo take away da parte da parte di un esercente con il proprio mezzo su strada. "Questa mattina - ha detto Zaia - ho firmato un'altra ordinanza in cui si consente lo spostamento individuale per attività motoria e all'aria aperta, anche con bicicletta o altro mezzo, in tutto il territorio di residenza, con divieto di assembramenti. Vuol dire che si esce di casa. Senza limitazioni si può passeggiare e fare jogging, almeno nel territorio comunale. Questa ordinanza è valida dalle 18 di oggi". Il presidente della Regione ha sottolineato che "tra governatori stiamo lavorando e spero che il governo possa rivedere alcuni step che si è dato, perché oltre che responsabilità ci vuole anche equità".

Per la fase 2 "bisogna ancora cercare di limare un sacco le regole", ha detto il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, commentando il nuovo provvedimento del Governo. Per Fontana, intervistato da Centocittà, su Rai Radio 1, "ancora non si è entrati nel merito di alcuni problemi che secondo me sono assolutamente fondamentali, come per esempio l'obbligatorietà o meno dell'uso delle mascherine, come faranno i genitori a tenere casa i riparo bambini se entrambi lavorano, essendo chiusi tutti gli asili nido e le scuole e anche presumibilmente i centri estivi".

Sulle mascherine - ha detto ancora Fontana a SlyTg24 - "tenderei a ribadire l'obbligo" in una nuova ordinanza regionale "ma è chiaro che vorrei avere garanzie dalla Protezione Civile sulla fornitura delle mascherine per tutta la popolazione". L'attuale ordinanza della Regione valida fino al 3 maggio prevede l'obbligo di coprirsi naso e bocca "ogniqualvolta ci si rechi fuori dall'abitazione". 

"Sulla scuola e su come le famiglie dovranno organizzarsi siamo delusi, non abbiamo ancora capito cosa succede, abbiamo chiesto un ulteriore incontro alla ministra Azzolina che mi auguro avvenga questa settimana, altrimenti dopo il cartellino giallo tiro fuori il cartellino rosso". Così Stefano Bonaccini, presidente
della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. "Abbiamo capito che l'apertura delle scuole comporta un rischio evidente, ma vogliamo capire col governo quali saranno gli strumenti a sostegno delle famiglie e abbiamo bisogno di linee guida e risorse per riaprire i centri estivi", ha aggiunto Bonaccini. 

"Sulle messe, hanno ragione i vescovi: si facciano in sicurezza". Lo ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana di centrosinistra. "Penso che si potesse fin da subito - ha aggiunto Rossi - senza aspettare il 4 maggio, fare di più per le attività fisiche individuali all'aperto, per i bambini, per gli anziani e per tutti noi". Inoltre, ha sottolineato il governatore, "se c'è l'obbligo delle mascherine spetta allo Stato garantirle e erogarle ai cittadini. Infine, si sarebbe potuto graduare le aperture regione per regione tenendo conto del quadro epidemiologico". 

E anche all'interno dello stesso governo arriva qualche voce critica. "Chi è lo Stato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Queste norme sono incomprensibili". Così il leader di Iv Matteo Renzi a Tgcom24 che annuncia: "Dirò la mia a Conte giovedì in aula al Senato". "Questo decreto - aggiunge - non è che io lo posso cambiare come senatore: farei un bell'emendamento. Ma perché il premier ha scelto di fare un Dpcm e non un decreto legge? Se fosse così lo cambieremmo ma invece non è così".