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Edizione del 27/04/2020
Estratto da pag. 1
Fase 2 tra cautele e polemica. Veneto apre a seconde case
L’Italia riparte con il decreto firmato dal premier Conte ma con prudenza egradualità per evitare una ripresa dei contagi. Oggi riaprono i cantieripubblici e le aziende votate all’export, ma la vera fase 2 scatterà il 4maggio, con una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli disicurezza. Solo allora riaprirà la maggior parte delle attività produttive, mai negozi dovranno attendere il 18 maggio, parrucchieri ed estetisti l’inizio digiugno.TUTTE LE NORMEMa non mancano le polemiche. Il nodo delle scuole ma anche quello delle secondecase o ancora la questione delle messe, sono diversi i punti sui quali arrivanocritiche alle misure messe in campo dal governo per la fase due. Dubbi daigovernatori ma anche da Iv che parla di ‘poco coraggio’ da partedell’esecutivo.In Veneto una nuova ordinanza consente da oggi l’attività motoria in tutto ilterritorio del Comune di residenza e viene consentito lo spostamento verso leseconde case o le barche.Per la fase 2 “bisogna ancora cercare di limare un sacco le regole”, ha dettoil Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, commentando il nuovoprovvedimento del Governo. Per Fontana, intervistato da Centocittà, su RaiRadio 1, “ancora non si è entrati nel merito di alcuni problemi che secondo mesono assolutamente fondamentali, come per esempio l’obbligatorietà o menodell’uso delle mascherine, come faranno i genitori a tenere casa i riparobambini se entrambi lavorano, essendo chiusi tutti gli asili nido e le scuole eanche presumibilmente i centri estivi”.Sulle mascherine – ha detto ancora Fontana a SlyTg24 – “tenderei a ribadirel’obbligo” in una nuova ordinanza regionale “ma è chiaro che vorrei averegaranzie dalla Protezione Civile sulla fornitura delle mascherine per tutta lapopolazione”. L’attuale ordinanza della Regione valida fino al 3 maggio prevedel’obbligo di coprirsi naso e bocca “ogniqualvolta ci si rechi fuoridall’abitazione”.“Sulla scuola e su come le famiglie dovranno organizzarsi siamo delusi, nonabbiamo ancora capito cosa succede, abbiamo chiesto un ulteriore incontro allaministra Azzolina che mi auguro avvenga questa settimana, altrimenti dopo ilcartellino giallo tiro fuori il cartellino rosso”. Così Stefano Bonaccini,presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni a24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. “Abbiamo capito chel’apertura delle scuole comporta un rischio evidente, ma vogliamo capire colgoverno quali saranno gli strumenti a sostegno delle famiglie e abbiamo bisognodi linee guida e risorse per riaprire i centri estivi“, ha aggiunto Bonaccini.“Sulle messe, hanno ragione i vescovi: si facciano in sicurezza“. Lo ha scrittosu Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, commentando lemisure del nuovo Dpcm emanato ieri, e illustrato in conferenza stampa dalpresidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Penso che si potesse fin da subito –ha aggiunto Rossi – senza aspettare il 4 maggio, fare di più per le attivitàfisiche individuali all’aperto, per i bambini, per gli anziani e per tuttinoi”. Inoltre, ha sottolineato il governatore, “se c’è l’obbligo dellemascherine spetta allo Stato garantirle e erogarle ai cittadini. Infine, sisarebbe potuto graduare le aperture regione per regione tenendo conto delquadro epidemiologico”.Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel discorso di ieri in cui haillustrato le prime misure per la fase 2 non ha chiarito come “aiuteremo lefamiglie i cui genitori potranno tornare a lavorare e dove ci sono bambinipiccoli“. Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel consuetovideo sulle sue pagine social. “Vi segnalo che a Milano ci sono 120 mila nucleifamiliari con bambini fino a 14 anni. – ha aggiunto – Ecco non è chiaro come liaiuteremo e quello è importantissimo”.E anche all’interno dello stesso governo arriva qualche voce critica. “Chi è loStato per decidere se andare a trovare un cugino e non la fidanzata? Questenorme sono incomprensibili”. Così il leader di Iv Matteo Renzi a Tgcom24 cheannuncia: “Dirò la mia a Conte giovedì in aula al Senato”. “
Questo decreto –aggiunge – non è che io lo posso cambiare come senatore: farei unbell’emendamento. Ma perché il premier ha scelto di fare un Dpcm e non undecreto legge? Se fosse così lo cambieremmo ma invece non è così”.“Ci aspettavamo onestamente un’operazione più coraggiosa: si poteva, si dovevaosare di più”, dice la ministra di Iv Teresa Bellanova.Critiche anche dalla ministra Bonetti. “La parola assegno non è statapronunciata durante la conferenza stampa, ma la parola assegno è la figurafondamentale e, dal mio punto di vista, irrinunciabile per la gestione diquesta fase”. Lo ha detto la ministra per le Pari Opportunità e la FamigliaElena Bonetti in una intervista a Radio Inblu riferendosi alla conferenzastampa del premier Conte. La ministra aveva ance espresso dubbi sulla questionedelle messe.“Che fine ha fatto il Piano Colao per le riaperture? Il Governo l’ha ignorato?Settimane di riunioni della task force ma nessuna soluzione applicata perluoghi di culto, bar e ristoranti, asili e centri estivi, seconde case, negozi.A rischio i diritti e la sopravvivenza economica”, lo scrive su twitter ildeputato di Iv Michele Anzaldi. Fonte: ANSA.