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Dir. Resp.
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Edizione del 27/04/2020
Estratto da pag. 1
Covid-19 e Fase 2, Bonaccini: nel Dpcm accolte molte proposte delle Regioni
"Restano 4 questioni aperte, serve un''agenda condivisa". «Condividiamo l’approccio graduale e prudenziale del Governo e il Dpcm ha recepito molte richieste delle Regioni», questo il commento del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini. «Aprono dal 4 maggio i cantieri edili, in condizioni di sicurezza, in particolare…
“Restano 4 questioni aperte, serve un’agenda condivisa”.

«Condividiamo l’approccio graduale e prudenziale del Governo e il Dpcm ha recepito molte richieste delle Regioni», questo il commento del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini. «Aprono dal 4 maggio i cantieri edili, in condizioni di sicurezza, in particolare per l’edilizia scolastica, per quella residenziale pubblica e per far fronte al dissesto idrogeologico. Sarà consentito ad alcune filiere, in particolare quelle rilevanti per l’export – ha aggiunto Bonaccini – di riprendere la produzione. Resta sostanzialmente limitata la mobilità interregionale». «Ma ora – sottolinea il Presidente della Conferenza delle Regioni – ci vuole un’agenda condivisa con le Regioni per una programmazione delle riaperture per tutti settori che non potranno ripartire il 4 maggio. Serve una road map che consenta alle economie dei territori di pianificare logistica e interventi necessari per la ripartenza. Per questo abbiamo avanzato al Governo la richiesta di un confronto, a partire da oggi, sulle fasi successive. Infine 4 temi – ha concluso Bonaccini – su cui nei prossimi giorni occorreranno chiarimenti e azioni condivise:

1) va superato l’embargo per le mascherine, verificando la loro obbligatorietà. Così come sarà urgente verificare con il Ministro della Salute i criteri dei monitoraggi dei dati e l’attivazione di app;

2) interventi per la gestione familiare, con un’attenzione particolare ai bambini, con la verifica delle azioni per i centri estivi e nidi. Occorre poi una concertazione fra gli assessori e il ministro dell’Istruzione per la più efficace futura ripresa delle attività scolastiche;

3) semplificazione profonda per le opere pubbliche e gli appalti;

4) confronto con il ministro dell’economia per l’utilizzo degli avanzi vincolati di bilancio e un eventuale ricorso ai finanziamenti in entrata».