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Edizione del 18/04/2020
Estratto da pag. 1
Pubblicato il: 18/04/2020 21:40Si è tenuta, in modalità di videoconferenza, la “cabina di regiaGoverno-Regioni-Enti locali” per l’emergenza Covid-19. “Abbiamo posto alGoverno alcune questioni relative alla ‘fase 2’, soprattutto perché riteniamonecessaria una condivisione fra l’esecutivo e le Regioni su “come” affrontarela fase della riapertura, in base ad indicazioni precise del comitatotecnico-scientifico e della task force diretta da Vittorio Colao”, hadichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Provinceautonome, Stefano Bonaccini.“Le questioni poste – ha spiegato Bonaccini - riguardano essenzialmente 4 aree.Coordinamento delle fasi della “ripartenza”. Bisogna che siano adottate lineeguida nazionali, previo accordo con le parti sociali, che fissino le regole dicarattere generale per la riapertura secondo fasi ben precise e graduali,lasciando autonomia alle Regioni per contemplare le singole specificitàregionali in ordine agli aspetti relativi ai dati geografici, economici esociali. Definire modalità (dispositivi di protezione, test, app, ecc.) chedevono essere omogenei su tutto il territorio nazionale per evitare confusione;valutare obbligo per tutta la popolazione dei dpi, anche prevedendone ladiffusione presso la grande distribuzione organizzata, anche per calmierare iprezzi".[INS::INS]Altro punto è la revisione dei tempi delle città. "Bisogna graduare lariapertura delle attività lavorative e dei servizi delle città e riorganizzarela mobilità della popolazione, prevedendo l’adeguamento del trasporto pubblicolocale per far fronte alle esigenze della riapertura. Occorre considerane –sottolinea il Presidente della Conferenza delle Regioni - la necessità didistanziamento, Dpi (dispostivi di protezione individuale), eventualescaglionamento degli orari di lavoro, diversi flussi; da qui il maggiore costoeconomico a cui far fronte. E’ necessario posticipare, rispetto alla prima fasedella riapertura, la mobilità extraregionale""Riavviare il motore economico del Paese. Si può prevedere a tale scopo – haproseguito Bonaccini - la possibilità di riapertura, anche dal 27 aprile: deicantieri edili, in particolare quelli all’aperto; valutare una procedurasemplificata per la ripresa immediata dei cantieri del terremoto attraversonorme in grado di far ripartire gli investimenti; di alcune filiere produttivemaggiormente esposte alla concorrenza internazionale, per evitare lasostituzione di tali quote di mercato a vantaggio dei competitor stranieri"."Più in generale - sottolinea - bisogna poi superare la disciplina di aperturae chiusura delle attività produttive sulla base dei codici ateco e del regimeautorizzatorio delle prefetture; risulta preferibile prevedere una disciplinaorganizzata sulla pianificazione della riapertura di alcune filiere produttive,particolarmente rilevanti o maggiormente sicure, per il territorio e/o disettore, con la collaborazione di Regioni e Prefetture e la partecipazionedelle rappresentanze delle parti sociali, delle Aziende Sanitarie e delleInail. Serviranno invece modalità omogenee, concordate e programmate, per unaprossima e graduale riapertura degli esercizi di somministrazione al pubblico(bar e ristoranti). Così come emerge una necessità sempre più forte diprogrammare per le modalità e i tempi di riapertura delle attività turistiche.Infine, è necessario prevedere misure efficaci di sostegno allo smart working"."Infanzia e scuola. Occorre affrontare le riaperture tenendo conto del sostegnoall’infanzia, verificando soluzioni per la cura dei bambini in considerazionedella chiusura di scuole, nidi e centri estivi. Possibilità di consentire, nelrispetto delle regole, una graduale ripresa della socialità dei bambini. C’èpoi – ha concluso Bonaccini - la necessità di concordare col ministerodell’Istruzione progetti specifici per la riapertura delle scuole da definirein netto anticipo rispetto alle date che verranno fissate, per consentireappunto una adeguata programmazione di tutte le attività necessarie correlate”.RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Adnkronos.TweetCondividi su WhatsA
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