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Edizione del 23/04/2020
Estratto da pag. 1
Il Veneto prepara la riapertura dei rifugi alpini
Il Veneto prepara la riapertura dei rifugi alpiniIl Veneto prepara la riapertura dei rifugi alpini23 Aprile 12:36 2020 da Andrea Lovelock Stampa questo articolo • • • • • • Il Veneto vuole fare da apripista per la riapertura dei rifugi alpini e chiededi definire un protocollo sanitario su misura, in base al quale gli stessipossano riaprire nella cosiddetta fase 2, garantendo la massima sicurezza aclienti, escursionisti, gestori e loro collaboratori.È quanto emerso nella videoconferenza tenutasi dall’assessore regionale alturismo, Federico Caner, con i gestori dei rifugi e i rappresentanti delleimprese turistiche montane d’alta quota, per analizzare la situazione di crisiprovocata dal Covid-19 che sta pesantemente colpendo anche questo comparto, eper individuare le azioni da attuare in vista dell’auspicata ripresa delleattività.I rifugi, in base alla normativa regionale veneta, sono strutture ricettivecomplementari ubicate in aree di montagna a quota non inferiore a 1000 metri,predisposte per il ricovero e il ristoro di turisti ed escursionisti e per ilsoccorso alpino. L’offerta ricettiva di queste strutture nel Veneto, che sonocirca 160, è aumentata nel corso degli ultimi dieci anni, per un numero diposti letto superiore a 3.600.«In sede di Conferenza delle Regioni – ha spiegato Caner – è stata ribadita lanecessità che, per quanto riguarda l’intero sistema dell’ospitalità turistica,sia predisposto un unico protocollo sanitario nazionale, con regole e criteriche valgano per tutta l’Italia, al fine di evitare sperequazioni, situazioni diconcorrenza sleale, in una logica di tutela generalizzata dei clienti e deglioperatori. Nel Veneto –prevediamo di contribuire alla definizione delprotocollo acquisendo innanzi tutto le proposte provenienti dai nostriterritori, attraverso il lavoro delle aziende sanitarie e la consultazionedelle associazioni di categoria, per poi portare tutto al tavolo nazionale. Perl’assoluta tipicità dei rifugi alpini dovranno essere individuati dei parametriche stabiliscano un regolamento quasi sartoriale, anche per garantire che laloro attività sia economicamente gestibile».Altro problema segnalato nella videoconferenza è quello della manutenzione deisentieri di montagna, che in Veneto costituiscono una rete complessiva di 8milachilometri. Per consentire al più presto l’effettuazione di sopralluoghi e deiconseguenti interventi di sistemazione in vista della fine del lockdown,verranno presto concesse autorizzazioni specifiche.