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Dir. Resp.
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Edizione del 22/04/2020
Estratto da pag. 1
Cittadinanzattiva al Ministro Azzolina: Comitato di esperti non sostituisca partecipazione dei soggetti già operanti sui temi. Certezza sull’urgenza di ripartire dall’edilizia scolastica.
(AGENPARL) – mer 22 aprile 2020 sostituisca partecipazione dei soggetti già operanti sui temi. Certezza
sull’urgenza di ripartire dall’edilizia scolastica. *
“L’istituzione di un Comitato di 18 esperti allo scopo di formulare idee e
proposte sull’avvio del prossimo anno scolastico – a partire da temi come
l’edilizia scolastica, l’innovazione digitale, la selezione e il
reclutamento del personale, i servizi 0-6, il miglioramento della qualità
del servizio scolastico – desta in noi alcuni dubbi”, commenta Adriana
Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva.
“Innanzitutto perché ha rivelato un certo ritardo, da parte del Ministero
dell’Istruzione, nella messa a punto di ipotesi operative sulla ripresa
delle attività scolastiche, mentre in altri Paesi europei sono già al
vaglio ipotesi organizzative di diverso tipo se non addirittura piani già
definiti a seconda dei diversi scenari.
Senza nulla togliere al valore e alle competenze dei 18 esperti prescelti
dal Ministero, ci chiediamo come mai, ancora una volta, si sia scelta la
strada della creazione di un Comitato, per di più con potere solo
consultivo, e non si sia optato per chiamare in causa organismi, tavoli di
consultazione, soggetti istituzionali, tecnici e civici con comprovate
esperienze e competenze per ciascuno degli obiettivi indicati. Uno su
tutti: l’edilizia scolastica. Non aver coinvolto da subito chi per mandato
istituzionale – come ANCI, UPI, Conferenza delle Regioni, Vigili del Fuoco
– o per impegno civico – come Cittadinanzattiva ed altre organizzazioni del
Terzo settore – se ne occupa da decenni, rappresenta un grave errore al
quale speriamo si voglia subito porre rimedio, riconvocando ad esempio
l’Osservatorio dell’edilizia scolastica, del quale tutti i soggetti sopra
elencati fanno parte.
Crediamo che proprio l’edilizia scolastica sia un tema centrale nell’ottica
della ripresa delle attività scolastiche, per ripensare gli spazi
esistenti, sfruttare quelli inutilizzati, realizzare migliaia di interventi
già finanziati per la sicurezza strutturale e l’adeguamento sismico, per le
indagini diagnostiche di solai e controsoffitti, per l’anti incendio, per
l’efficientamento energetico.
La chiusura forzata delle scuole fino alla fine di agosto offre
un’opportunità inedita: quella di poter sfruttare l’intero periodo estivo
per mettere in sicurezza, efficientare, reinventare gli spazi delle nostre
scuole o almeno di una buona parte di esse. Per questo riteniamo che, ove
sia possibile garantire la sicurezza degli operai e dei cantieri, si possa
mettere a punto, a partire dal 4 maggio, un piano di interventi a breve e
medio termine.
Per parte nostra ancora una volta non ci esimeremo dall’avanzare proposte,
avviare interlocuzioni ed azioni che possano contribuire alla ripartenza in
sicurezza delle scuole italiane e a garantire davvero a tutti gli studenti,
soprattutto a chi è escluso a causa del digital divide e a quelli con
disabilità, di recuperare il tempo scuola perduto”.
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