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Dir. Resp.
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Edizione del 21/04/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus. La Regione al Governo: estendere anche al Terzo settore le misure di accesso agevolato al credito
La Regione al Governo: estendere anche al Terzo settore le misure di accessoagevolato al creditoLa Regione al Governo: estendere anche al Terzo settore le misure di accessoagevolato al creditoLa vicepresidente Schlein e l'assessore Colla scrivono ai ministri e propongonoun emendamento al "decreto liquidità"Accesso agevolato al credito e al Fondo speciale di garanzia, sospensione deimutui e credito d’imposta per il pagamento dei canoni di locazione e dellespese di sanificazione anche al Terzo Settore, all’associazionismo dipromozione sociale e di volontariato. A tutti quei soggetti, quindi, che grazieall’impegno di tanti, garantiscono servizi e opportunità fondamentali per lacomunità.Lo hanno chiesto al Governo la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna,Elly Schlein, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla,inviando una lettera ai ministri dell’Economia, Gualtieri, e del Lavoro,Catalfo.La lettera anticipa al Governo l’intenzione della Regione di proporre unemendamento in sede di conversione del “decreto liquidità” per il tramite dellaConferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, per consentire l’accessoal Fondo di garanzia anche ai soggetti non costituiti in forma di impresa.Ma non solo. Allo studio da parte della Regione Emilia-Romagna ci sono anchemisure ad hoc, di livello regionale, per poter fornire un ulteriore supporto alTerzo Settore, alle associazioni di promozione sociale e di volontariato chestanno contribuendo anche alla gestione dell’emergenza.“Considerate le grandi difficoltà che il Terzo Settore sta affrontando pereffetto delle conseguenze dell’emergenza Covid 19- scrivono gli assessoriSchlein e Colla- sarebbe fondamentale che anche il Terzo Settore potesseaccedere alle misure previste dal decreto, in particolare all’accesso agevolatoal credito e al Fondo speciale di garanzia, alla sospensione dei mutui, e alcredito d’imposta per il pagamento dei canoni di locazione e delle spese disanificazione. Una preclusione nell’accesso a queste misure- sottolineano-mette in forte discussione la capacità di tenuta del Terzo settore”.Il “decreto liquidità”, varato il 9 aprile scorso, prevede agevolazioni perl’accesso al credito guardando soprattutto alle piccole e medie imprese maescludendo da tale possibilità i soggetti non costituiti in forma d’impresa."Con questa formulazione- spiegano gli assessori- il Terzo Settore,Associazioni, Fondazioni ed Enti religiosi civilmente riconosciuti non potrannoaccedere a queste misure di accesso agevolato al credito, pur essendo una parteimportante del tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Solo nella nostraregione l’economia sociale vede la partecipazione di 25mila organizzazioni che,pur non essendo iscritte al registro delle imprese, occupano oltre 20miladipendenti e migliaia di collaboratori, liberi professionisti e volontari”.“Un tessuto fondamentale della nostra società-concludono Schlein e Colla- cheha contribuito e contribuisce fattivamente alla gestione dell’emergenzaprovocata dal Covid 19 su cui sarà imprescindibile contare nella fase diricostruzione che ci consegnerà una situazione inedita con conseguenzeeconomiche e sociali preoccupanti e per le quali istituzioni e società civiledovranno attrezzarsi adeguatamente e collaborare attivamente nellaricostruzione graduale della socialità”.L’emendamento che verrà presentato attraverso la Conferenza delle Regioni sipone in continuità con quanto già previsto dall’art. 22 del DPCM sulla Cassaintegrazione, che include espressamente il Terzo settore, compresi gli Entireligiosi civilmente riconosciuti. /BM