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Dir. Resp.
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Edizione del 20/04/2020
Estratto da pag. 1
Italia delle Regioni
Dopo la riunione della Cabina di Regia Governo-Regioni-Enti locali perl’emergenza Covid-19, arrivano le prime proposte delle Regioni che chiedonosubito un gruppo di lavoro sulla Fase 2. “È quanto mai opportuno prevedere unaproroga sino al prossimo 3 maggio delle misure di contenimento dell’emergenzaCovid-19 – ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, StefanoBonaccini – ma dobbiamo sfruttare questo periodo per verificare le modalità checi potranno portare alla riapertura graduale delle attività e dei servizi. Perquesto oggi abbiamo chiesto al Governo l’immediata attivazione di un gruppo dilavoro sulla ‘Fase 2’. E abbiamo già sintetizzato le nostre prime proposte innove punti prioritari”.Queste in sintesi le proposte e le richieste delle Regioni: 1 – Occorre che ilprossimo decreto comprenda: le misure restrittive sub-regionali adottate dalleregioni (zone rosse) e le azioni restrittive regionali sulle attivitàproduttive. Le misure restrittive adottate dalle regioni siano nuovamenteadottate con ordinanze regionali (la decorrenza del dpcm dal 14aprile  consentealle Regioni di lavorarci). 2 – Serve un vademecum di regole chiare,applicabili a tutta la popolazione e in tutto il territorio nazionale, chedisciplinino il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi diprotezione individuale distinguendo a seconda della diversa tipologia di uso(fabbrica, lavoro, supermercato). 3 – È necessario un intervento per leattività produttive, con specifico riferimento alle singole filiere. Bisognaarmonizzare l’attività di deroga delle Prefetture attraverso una normativa chepermetta ai Presidenti di Regione di poter concordare sulla pianificazionedella riapertura di alcune filiere produttive particolarmente rilevanti per ilproprio territorio. 4 – Occorre prevedere la possibilità di smaltimento deiprodotti giacenti in magazzino per quelle attività produttive che operinoesclusivamente salvaguardando le misure di prevenzione del contagio. 5 – Invista di una riapertura graduale delle attività produttive e degli esercizicommerciali è fondamentale poter disporre di un numero adeguato di dispositividi protezione individuale appropriati in riferimento all’attività svolta. Allostesso modo è necessario assicurare la disponibilità dei Dispositivi diProtezione individuale anche per la popolazione. Un obiettivo che va perseguitoanche superando le disposizioni attualmente vigenti che prevedono la confiscadei dispositivi acquistati sul mercato internazionale per consentire alleimprese di dotare i propri lavoratori degli opportuni strumenti di protezione.Va chiarita la modalità per la produzione approvvigionamento e immissione incommercio dei dispositivi, assicurando con tempestività le necessarieautorizzazioni a quelle imprese che intendano produrli. 6 – Necessità diavviare una massiccia campagna di screening sierologici, al fine di garantiremaggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, individuando i test più appropriati edefficaci sulla base delle evidenze scientifiche e le categorie a cui sottoporrelo screening. A tale riguardo si ritiene necessario definire a livellonazionale la tipologia di App più appropriata per tracciare gli spostamentidella popolazione al fine di limitare i contagi. 7 – Valutare possibilisperimentazioni pilota di riapertura di attività su alcune zone a minor rischioin modo da costituire benchmark per gli altri territori. 8 – Consentire alleimprese di utilizzare il tempo che intercorre fino alla riapertura perprocedere all’adeguamento delle strutture alle condizioni di sicurezza. 9 –Avviare il confronto, nel rispetto delle normative di prevenzione, sullariapertura di alcune attività fondamentali a partire dalla manutenzione delterritorio ai fini della prevenzione degli incendi boschivi; delle retiidriche; dei cantieri per la ricostruzione post sisma; dei cantieri stradali eferroviari.Sul fronte delle riaperture, sono quattro i comparti produttivi di cui sistarebbe valutando la riapertura prima del 4 maggio, forse a partire dal 27aprile: aziende della moda, mobilifici,  automotive, cantieri edili(classifica
ti a basso rischio). Ma una valutazione sarebbe ancora in corso esul tema dovrebbe esserci a breve, forse già nel weekend, un nuovo confrontocon le parti sociali. Il 4 maggio potrebbero riaprire, seppur con tutta unaserie di limitazioni e divieti, anche bar, ristoranti e parchi.L’ipotesi, secondo quanto apprende l’ANSA, è sul tavolo degli esperti chedovranno fornire al governo le linee guida per la riapertura del Paese. Sitratta di una valutazione in corso, fermo restando che le scelte spetteranno algoverno anche sulla base dei dati epidemiologici che si registreranno nelleprossime settimane.Per quanto riguarda bar e ristoranti, l’indicazione sarebbe quella di dare unsegnale di riapertura anche per questo settore. In che modo? Ripristinandoalcune delle regole che erano già state approntate prima del lockdown eaggiungendone altre: dunque distanziamento dei tavoli, mantenimento deldistanziamento sociale anche al bancone, protezioni individuali per idipendenti e in particolare per i camerieri, utilizzo di spazi all’aperto.Quanto ai parchi, anche in questo caso l’indicazione sarebbe quella di dare unsegnale di ripartenza: verrebbe consentito di accedere alle aree verdi cosìcome di svolgere attività motoria anche lontano da casa. Allo stesso tempo,però, verranno ribadite una serie di indicazioni di ‘prudenza’, vale a dire ilmantenimento del distanziamento sociale, l’uso delle mascherine e il divieto diassembramento.©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate dipubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere allaRedazione