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Edizione del 10/04/2020
Estratto da pag. 1
Roma, 10 apr. (askanews) – Dopo la riunione della Cabina di Regia Governo-Regioni-Enti locali per l’emergenza Covid-19 arrivano le prime proposte delle Regioni.
“E’ quanto mai opportuno prevedere una proroga sino al prossimo 3 maggio delle misure di contenimento dell’emergenza COVID-19?, ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini,” ma dobbiamo sfruttare questo periodo per verificare le modalità che ci potranno portare alla riapertura graduale delle attività e dei servizi. Per questo oggi abbiamo chiesto al Governo l’immediata attivazione di un gruppo di lavoro sulla ‘fase 2’. E abbiamo già sintetizzato le nostre prime proposte in 9 punti prioritari”.
Queste in sintesi le proposte e le richieste delle Regioni
1) Occorre che il prossimo decreto comprenda: le misure restrittive sub-regionali adottate dalle regioni (zone rosse) e le azioni restrittive regionali sulle attività produttive. Le misure restrittive adottate dalle regioni siano nuovamente adottate con ordinanze regionali (la decorrenza del dpcm dal 14 consente alle Regioni di lavorarci).
2) Serve un vademecum di regole chiare, applicabili a tutta la popolazione e in tutto il territorio nazionale, che disciplinino il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale distinguendo a seconda della diversa tipologia di uso (fabbrica, lavoro, supermercato).
3) E’ necessario un intervento per le attività produttive, con specifico riferimento alle singole filiere. Bisogna armonizzare l’attività di deroga delle Prefetture attraverso una normativa che permetta ai Presidenti di Regione di poter concordare sulla pianificazione della riapertura di alcune filiere produttive particolarmente rilevanti per il proprio territorio (Segue)