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Dir. Resp.
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Edizione del 06/04/2020
Estratto da pag. 1
“Stato e Regioni uniti. Quella della collaborazione istituzionale è l’unicastrada che possiamo e dobbiamo percorrere”, dichiara Stefano Bonaccini,presidente della Conferenza delle Regioni, dopo la riunione in videoconferenzadel 31 marzo scorso che ha, tra l’altro, analizzato alcuni provvedimentiriguardanti il contrasto alla pandemia coronavirus. “Con una serie di proposteper i prossimi provvedimenti del Governo, e un’analisi di quelli attuali,abbiamo rilanciato – afferma Bonaccini – l’asse istituzionale. Le Regionivogliono continuare a rafforzare la concertazione sull’emergenza coronavirus.Il confronto su temi e problemi è serrato, anche aspro, ma stiamo affrontandouna tragedia a dir poco straordinaria, con scelte fondamentali sulla vita dellepersone e non solo in termini di salute. E’ a rischio lo stesso mantenimentodel tessuto sociale e civile dei nostri territori. Il primo obiettivo resta disconfiggere il coronavirus, ma dobbiamo pensare anche alle garanzie perl’economia di famiglie e imprese e al loro futuro. Alla macchina serve benzina,le risorse necessarie per tenerla in moto e per ripartire, quindi vannocentrati con chiarezza gli strumenti giusti e i passaggi necessari. Abbiamoapprezzato nel DL 18 del Governo la volontà di far fronte all’emergenzaaumentando il Fondo Sanitario Nazionale di 1410 milioni e quello dellaProtezione Civile di 1650 milioni. Proponiamo una serie di emendamenti per ilmiglioramento del testo pur consapevoli che l’impatto finanziario del DL 18/2020 lascia pochi margini per eventuali ulteriori modifiche, quindi nell’iterdi conversione potranno essere considerate più le proposte senza impattifinanziari.Invece per il prossimo provvedimento di aprile 2020 si possono prevedere dellenorme con ricadute finanziarie, che intendiamo esaminare in tempo utile insiemeal Governo. E’ fondamentale una norma per la salvaguardia degli equilibri deibilanci delle Regioni, in quanto i minori gettiti di entrate di competenzamettono a rischio gli equilibri finanziari. Sono in crisi nei bilanci delleregioni sia la realizzazione degli avanzi oltre al pareggio, che sono tenute arealizzare secondo le manovre di finanza pubblica, sia il finanziamento deilivelli essenziali delle prestazioni oltre che delle funzioni proprieregionali.Le Regioni non possono finanziare spesa corrente con debito e sono tenute alrispetto dell’equilibrio di bilancio e conseguentemente a fronte di minorientrate dovranno ridurre le spese per le funzioni erogate. Si chiede pertantoal Ministero dell’economia e delle finanze di aprire un tavolo tecnico,d’intesa con la Conferenza delle Regioni, in merito alla sospensione di tutti imutui di Cassa Depositi e Prestiti.Le Regioni ritengono ancora valide, inoltre, le proposte formulate per ilparere al DL 9/2020 atteso che ne è prevista la conversione insieme al DL 18/2020, e nell’ambito delle disposizioni relative alla posposizione dei termininormativi, segnalano inoltre la necessità della sospensione dei termini deicommissariamenti in Sanità”.Le regioni stanno adottando provvedimenti urgenti per sostenere l’agricoltura.“La nostra agricoltura è colpita duramente dalla crisi dovuta agli effettidella pandemia coronavirus. Ora serve sburocratizzare e semplificare”, lo hasottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini,al termine della riunione in videoconferenza del 31 marzo.“Abbiamo approvato un documento – spiega Bonaccini – nel quale si evidenzianoin particolare alcuni temi, dalle necessarie semplificazioni burocratiche alleproroghe necessarie, come quelle sulla gestione di alcuni bandi comunitari oper i controlli antimafia. Stiamo già lavorando con il ministero su diversitemi – rileva Bonaccini – affrontando in particolare le questioni di alcuneproroghe e deroghe. Va semplificato tutto ciò che ha un forte impattoburocratico sull’attività agricola e serve anche il ripristino di voucher perla manodopera agricola stagionale, al fine sopperire all’assenza di lavoratoristranieri. E’ da istituire anche un fondo speciale per il florovivaismo per lemancate vendite.È fondamen
tale garantire liquidità alle aziende attraverso l’attivazione didiversi strumenti e sono da semplificare tutte le procedure di controllo,posticipando anche tutta una serie di adempimenti comunitari che in questasituazione risultano assurdi e inapplicabili. Così come sono da prevedere dellemisure che permettano di assorbire il prodotto italiano che trova difficoltà dicollocazione.Per la Politica Agricola Comunitaria Pac ed i Programmi di Sviluppo RegionaliPsr vi devono essere interventi specifici sugli adempimenti e in particolareper le misure a superficie e anche in generale delle misure strutturali,servono interventi anche per pesca, acquacultura, OCM, ortofrutta e altreattività agricole.Va infine riconosciuta dall’Europa l’evidente stato di calamità e quindi lecondizioni di mercato eccezionali, consentendo la concessione di aiuti maggioridi quelli previsti, facendoli rientrare nelle esenzioni da calamità naturali”.©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate dipubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere allaRedazione