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Edizione del 16/01/2023
Estratto da pag. 1
Ss12, Arno Kompatscher promette: avanti con la progettazione - Cronaca - Alto Adige
Il governatore presenta la sua visione per la ricandidatura alle provinciali. Sulla viabilità: «La variante della statale è inserita nel piano legato alla concessione dell’A22» La sostenibilità: «Investiremo sulla protezione civile, servono anche misure di equità sociale»
BOLZANO. «Io a Bolzano giro parecchio. Vado nei bar, nei quartieri, la gente si fa i selfie con me. Magari sono io a non fare troppa pubblicità». Arno Kompatscher prova a lenire quell’idea di alterigia difficile da lavare via, se il tuo predecessore Luis Durnwalder è uno che alla porta aveva la fila di sudtirolesi e altoatesini, mangiava il musso alla sagra del Club Rodigino e giocava a Watten in piazza Gries.

Kompatscher, avviato verso il terzo mandato da presidente della Provincia, ha raggiunto la redazione dell’Alto Adige, accolto dal direttore Alberto Faustini, insieme al capo di gabinetto della Provincia, Dominik Holzer, per un’intervista di inizio anno, verso le provinciali. Kompatscher indica i punti cardine della sua visione per l’Alto Adige, dall’ambiente alla sanità, al ruolo della Svp.

Svp, la buriana è passata? La sua candidatura ormai è scontata?

Abbiamo davanti a noi un bel calendario e un bel percorso. Un tema cardine è il partito di raccolta. Da qualche anno serpeggia l’impressione che sia condizionato dalle lobby, anche se per avere una smentita basterebbe guardare i voti del nostro parlamentino. I Freiheitlichen ci hanno portato via i voti di chi non si riconosceva nel vecchio concetto di Arbeitnehmer, di classe operaia. Era il ceto impiegatizio. Silvius Magnago ha posto le basi giuridiche, Luis Durnwalder ha pacificato ed è andato nei quartieri. Io farò il terzo passo, un Alto Adige solidale, sostenibile e unito nelle sue diversità. Dobbiamo ritrovare il consenso tra chi non si sente rappresentato, dimostrare che la Svp fa sintesi.

Con la concessione dell’A22 arriveranno 300 milioni di euro per le opere della viabilità, finalmente.

È stato detto che l’attesa di nove anni sarebbe una pagina buia. Direi il contrario: siamo riusciti a gestire l’intera vicenda e ora abbiamo il parere positivo del ministero con diritto di prelazione del soggetto proponente, cioè noi. Siamo in una cassaforte. Il progetto è molto innovativo. Gestiremo un corridoio, non semplicemente un’autostrada, e servirà un accordo tra Stati per implementare la prenotazione digitale.

E Bolzano potrà respirare.

A Bolzano sono destinati 280 milioni di euro. Gli altri 20 andranno all’alta valle Isarco. Siamo in fase di progettazione della galleria di Monte Tondo e stiamo avviando lo sdoppiamento della galleria del Virgolo e la progettazione della statale 12, e parzialmente anche il suo finanziamento.

La statale 12?

Certo. È nel documento che abbiamo consegnato a Roma. Ci sono tante opere che vengono definite come “autostradali”, ma che non lo sono in senso stretto. Tutta la revisione milionaria della “spaghettata”, il gomitolo di strade tra la Mebo e l’A22, la fa l’autostrada direttamente.

Quindi la viabilità si fa. E le case?

La nuova legge urbanistica vuole che si costruisca sul costruito. Il 10% degli appartamenti è sfitto e abbiamo tanti volumi da destinare all’uso residenziale. Costruire significa intaccare il verde e portare servizi e infrastrutture. La riforma dell’Imi va in questa direzione e dovremo fare ancora di più.

Areale: ci aggiorna?

Stiamo lavorando con le Ferrovie per accelerare le procedure. Il bando europeo rischia di dilatare i tempi: abbiamo individuato nella permuta una formula più semplice. Potrebbe essere una situazione win-win. Altrimenti, via libera alla gara.

Lei insiste molto sul tema della sostenibilità, anche ambientale. Eppure continuiamo a sparare neve sulle piste.

Il cambiamento climatico continuerà pure se riusciremo a mantenere l’innalzamento della temperatura media globale a 1,5 gradi. Investiremo molto sulla resilienza, sulle infrastrutture della protezione civile, daremo il nostro contributo alla riduzione della Co2 e non ci fermeremo qui. Servono misure di equità sociale, perché il rischio è che la forbice sociale si allarghi. In questo l’Autonomia ci permette di fare qualcosa di più.

Il limite ai posti letto negli alberghi è oggetto di critiche feroci.r/>
Settemila posti letto non sono niente. Con questa legge abbiamo contingentato un’attività economica attraverso un rapporto tra pernottamenti e popolazione, prima di noi l’ha fatto solo Maiorca. Idm avrà il compito di implementare un nuovo sistema di prenotazione che integri perfettamente offerta turistica e servizi. Serve anche una svolta culturale.

Cioè?

Interroghiamoci su che cosa intendiamo per qualità della vita. In Alto Adige siamo abituati ad accumulare, da 10 anni abbiamo un Pil da record. Ma siamo più felici? Perché abbiamo un tasso così elevato di suicidi? Pensiamo che con due auto, la casa di proprietà, le vacanze e figli “eccellenti” saremo in pace con noi stessi. No: così continuiamo ad ammazzare le persone. Va messa al centro la cura delle persone e dell’ambiente.

Non le pesa fare il presidente e l’assessore alla Sanità?

La Sanità mi piace, la trovo affascinante e ho capito che c’è tanta volontà di fare bene. Mancano una cultura di azienda unica e una comunicazione verticale e orizzontale, ma ci lavoreremo. Comunque se fosse vero che un presidente non può occuparsi anche della sanità, come farebbe il presidente degli Stati Uniti a governare un territorio così vasto?