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Dir. Resp.
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Edizione del 16/01/2023
Estratto da pag. 1
Il grido d’allarme delle Regioni in una lettera indirizzata ai ministri Schillaci e Giorgetti
L’insufficienza delle risorse disponibili, la carenza di personale, il continuo rincaro dei prezzi delle materie prime e dei consumi energetici stanno mettendo a serio rischio il Servizio Sanitario pubblico. L’allarme viene lanciato dalle Regioni che in una lettera firmata dal Coordinatore della commissione salute della Conferenza delle Regioni, Raffaele Donini e indirizzata al ministro della Sanità Orazio Schillaci e a quello dell’economia Giancarlo Giorgetti sottolineano come la sostenibilità economico-finanziaria dei bilanci sanitari sia fortemente compromessa dall’insufficiente livello di finanziamento del Ssn. Le Regioni auspicano di poter strutturare un “percorso di leale collaborazione e di costante confronto istituzionale e per affrontare alcune tematiche imprescindibili per la salvaguardia e la sostenibilità finanziaria del nostro sistema sanitario, pubblico ed universalistico”. Di seguito il testo della lettera:
“Illustri Ministri, sono trascorsi i primi mesi dall’insediamento del nuovo Governo presieduto del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e si è concluso il percorso di formazione della Legge di bilancio per l’anno finanziario 2023 e pluriennale per il triennio 2023-2025. Confidiamo ed auspichiamo pertanto che sussistano le condizioni per poter strutturare un percorso di leale collaborazione e di costante confronto istituzionale e per affrontare alcune tematiche imprescindibili per la salvaguardia e la sostenibilità finanziaria del nostro sistema sanitario, pubblico ed universalistico. Nel corso della seduta della Commissione Salute dello scorso 10 gennaio si è registrato da parte di tutte le Regioni e le Province Autonome l’estrema preoccupazione per la situazione drammatica in cui versano i Sistemi Sanitari Regionali sia per le rilevanti criticità delle Regioni a statuto ordinario che per le specifiche necessità delle Regioni a statuto speciale e Province Autonome. La sostenibilità economico-finanziaria dei bilanci sanitari è fortemente compromessa dall’insufficiente livello di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, dal mancato finanziamento di una quota rilevante delle spese sostenute per l’attuazione delle misure di contrasto alla pandemia da Covid-19 e per l’attuazione della campagna vaccinale, dal considerevole incremento dei costi energetici sostenuti delle strutture sanitarie e socio assistenziali, pubbliche e private accreditate, dal continuo aumento dei prezzi delle materie prime, dei materiali e dei servizi per effetto dell’andamento inflattivo. A questo si aggiungono le gravi problematiche che riguardano il fabbisogno di personale, dipendente e convenzionato, le cui carenze hanno raggiunto un livello di criticità insostenibile e trasversale a molteplici settori e servizi sanitari, con conseguenti disservizi che sono, purtroppo, oggetto delle cronache quotidiane. Questa situazione, peraltro, nei prossimi anni è destinata a peggiorare per effetto del personale dipendente e convenzionato che andrà in quiescenza, la cui consistenza è decisamente superiore a quella delle risorse umane formate che potranno essere impiegate. Non di meno ci preoccupa la pericolosa disaffezione o “crisi di vocazione” che sta vivendo il personale afferente il Servizio Sanitario Nazionale in settori estremamente delicati, ma cruciali e strategici per la tenuta del Servizio Sanitario stesso, come quello legato all’emergenza. Riteniamo quindi necessario ed indifferibile programmare rapidamente un intervento straordinario e strategico, non di natura meramente emergenziale, in grado di proporre delle soluzioni, prontamente attuabili ed idonee ad affrontare nell’immediato la carenza di personale sanitario e la crisi finanziaria di cui, da ormai tre anni versano i Sistemi Sanitari Regionali. L’insufficienza delle risorse disponibili, la carenza di personale, il continuo rincaro dei prezzi delle materie prime e dei consumi energetici rischiano molto seriamente di compromettere l’attuazione di impor
tati riforme, a partire da quella dell’assistenza territoriale, nonché la possibilità di dare corso agli investimenti della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sono in corso di progettazione e che sono già stati presentati agli Enti Locali. Questa situazione determinerà conseguenze catastrofiche per il Servizio Sanitario pubblico che ha invece urgenza di rivedere i modelli organizzativi per rafforzare e sviluppare l’assistenza territoriale e anzitutto affrontando il grave problema della carenza di MMG, rinnovare e rendere più efficienti e sicure le strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali, dare una soluzione al collasso delle strutture di emergenza urgenza, ammodernare il parco tecnologico e digitale. Siamo certi che la situazione rappresentata incontrerà la Vostra reciproca sensibilità istituzionale e confidiamo che possa essere organizzata, compatibilmente con i Vostri impegni istituzionali ma con la massima urgenza consentita, un incontro politico in presenza con gli Assessori alla Salute delle Regioni e delle Province Autonome. L’occasione è gradita per formulare i più cordiali saluti e l’augurio di un proficuo lavoro insieme a tutela della salute dei cittadini”.