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Edizione del 15/01/2023
Estratto da pag. 1
Autonomia, Salvini e Zaia non mollano: “Arriverà nel 2023”
Matteo Salvini promette l''Autonomia entro il 2023, mentre Zaia parla addirittura di occasione "storica" per il Paese
Matteo Salvini promette l’Autonomia entro il 2023, mentre Zaia parla addirittura di occasione “storica” per il Paese.

Matteo Salvini è tornato sull’Autonomia dicendosi certo che la proposta vedrà la luce entro la fine dell’anno, insieme probabilmente al presidenzialismo. Il leader della Lega parla di un centrodestra coeso e compatto: “Siamo persone che mantengono la parola data”. Zaia chiama il Sud alla “sfida per la modernità” e spera nella parola data da Giorgia Meloni.

La Lega cerca goffamente, tramite le parole di Luca Zaia, adesso anche di vestire i panni del partito progressista. Salvini in occasione della presentazione dei candidati alle Regionali in Lombardia ha parlato di un centrodestra coeso e omogeneo. Parole meno “forti” di quelle di ieri di Sangiuliano, che durante il medesimo incontro – sempre a Milano – ma sponda FdI aveva dipinto addirittura Dante Alighieri pioniere della filosofia politica conservatrice di destra italiana.

Il governatore del Veneto punta alla modernità del Paese, il leader della Lega invece parla di “amici che partono da presupposti diversi”. Sintesi perfetta dell’andamento politico della maggioranza che dal 22 ottobre 2022 ha fatto di tutto per governare in pace senza pestare la coda a nessuno.

Ecco cosa intende Matteo Salvini quando parlai di “amici che partono da presupposti diversi, ma con i quali troviamo sempre una sintesi comune“. Tradotto, il presupposto diverso di Fratelli d’Italia è il Presidenzialismo per il quale con tutta probabilità il governo andrà a pasticciare sulla Costituzione. La richiesta dall’altra parte (dall’alto del suo 9%) della Lega è quella come noto dell’Autonomia per le Regioni.

In questo modo, accontentandosi a vicenda e mettendo da parte per un momento i vecchi dissidi, il governo di questo passo potrà agire abbastanza indisturbato.

Ma torniamo alle dichiarazioni del leader del Carroccio, arrivate durante la presentazione dei candidati della Lega alle regionali in Lombardia. Salvini è sicuro che la proposta, adesso bozza, di Calderoli diventerà realtà nel 2023: “Sono sicuro che dopo 30 anni di battaglie, grazie a un centrodestra serio e compatto al governo e alla presenza importante della Lega, l’autonomia sarà realtà entro il 2023“.

Il suo intervento termina esattamente con l’auspicio che i due grandi obiettivi di FdI e Lega vengano raggiunti come “da promessa”: “Federalismo e presidenzialismo: noi siamo persone che mantengono la parola data”. “Abbiamo una bellissima squadra in Consiglio dei ministri, abbiamo degli amici che a volte partono da presupposti differenti ma trovano sempre una sintesi comune”.

Secondo il presidente della Regione Veneto invece l’Autonomia, che a detta degli oppositori punterebbe a divedere il Paese, sarebbe un’irripetibile occasione di modernità. Luca Zaia parla di un Sud addirittura chiamato alla modernizzazione con tale proposta, che darebbe all’Italia la possibilità di non andare in default e al meridione di non rimanere indietro.

E’ quanto affermato in una recente intervista al Corriere della Sera, dove Zaia meno conservatore e più progressista continua sull’Autonomia affermando che i contrari alla proposta di Calderoli starebbero “tirando il freno di emergenza per fermare la storia“.

L’ipotesi di una resistenza alla maggioranza sembra utopia al governatore veneto, secondo il quale dipinge la riforma andrebbe in aiuto dei cittadini ad avere istituzioni più efficienti.

Varare insieme l’Autonomia e il Presidenzialismo però, conclude Zaia che confida nella parola data da Giorgia Meloni, è impossibile al momento dato che per il secondo sarebbe necessaria una riforma costituzionale mentre per la prima le tempistiche sono ben differenti e dunque l’obiettivo sarebbe raggiungibile entro l’anno.