Giuseppina Gualtieri (Tper Spa): kit al personale, distanziamento e disinfezione mezzi. L`impatto economico graverà sui bilanci aziende
Giuseppina Gualtieri (Tper Spa): kit al personale, distanziamento e disinfezione mezzi. L’impatto economico graverà sui bilanci aziende
(FERPRESS) – Roma, 2 APR – Presidente, nessuno avrebbe mai pensato di vivere giorni in cui tutti, nelle aziende di trasporto pubblico, si augurano di avere meno passeggeri a bordo degli autobus. Da tre settimane anche voi siete sulle montagne russe a seguire l’andamento della pandemia per riorganizzare continuamente il servizio?
E’ un momento molto delicato per la quotidianità, per le persone e le famiglie ed anche il nostro settore si trova in una situazione paradossale se solo si ragiona in termini di “attrattività del servizio”, quella che in tempi di normalità è il principale obiettivo delle nostre aziende, impegnate a far crescere l’utenza del trasporto pubblico e la qualità dei servizi. In questa fase di isolamento sociale delle persone, il paradigma della nostra mission è decisamente sovvertito, nel rispetto delle attuali esigenze: le imprese di tpl continuano, sì, a garantire un servizio pubblico essenziale, ma limitato, e quindi esclusivamente dedicato, a quella minoranza della popolazione che è legittimata a spostarsi per lavoro o per stretta necessità: un ruolo sociale molto importante che presuppone, però, un impiego di risorse straordinario in relazione all’effettiva domanda. Un dato su tutti che inquadra il contesto in cui operiamo: a Bologna in questi giorni registriamo un calo dell’utenza di oltre il 90% rispetto al periodo “normale”, ma per contro, in accordo con Istituzioni e Agenzie per la mobilità, abbiamo ridotto il servizio solo di circa un 20% per garantire a chi ne ha bisogno di avere i servizi. Il paradosso di questa fase è che dobbiamo garantire il servizio con pochissimi passeggeri e, anzi, preoccupandoci di avere le corse bis in caso di passeggeri superiori al numero che consenta un adeguato distanziamento.
Ragioniamo su uno schema diverso, sosteniamo un costo sociale significativo, ma lo facciamo con grande senso di responsabilità per i territori serviti; si tratta di uno sforzo organizzativo ed economico comune a tutte le aziende di tpl d’Italia e ai lavoratori che in esse operano quotidianamente con grande abnegazione e impegno civile.
Poi nei nostri territori si sa, la storia dei nostri “tranvieri” dice che nei momenti difficili rispondono sempre con impegno civile che va ben oltre il normale dovere di lavoro.
Parliamo del personale in linea, delle officine, del personale amministrativo. Come vi siete comportati, e quali azioni di tutela, sanificazione e sicurezza avete messo in campo?
La prima priorità aziendale è stata quella di dare attuazione a quanto previsto dalle autorità sanitarie, dai decreti nazionali e dalle ordinanze regionali e locali con il costante coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori. Per quanto concerne il personale in linea, analogamente a quanto adottato da molte altre aziende, è stata sospesa la bigliettazione a bordo tramite conducente, dove era in vigore, e disposta la chiusura della porta anteriore del bus, lasciando l’accesso dei passeggeri dalle restanti porte. Inoltre, a maggior tutela dell’autista, si è provveduto all’isolamento dell’area attigua al posto di guida, con relativa segnaletica sul mezzo. Sono stati riorganizzati i turni di servizio e ridefiniti gli spazi di servizio in modo da garantire igiene e distanziamenti previsti. E’ stato predisposto e consegnato un kit individuale al personale di guida – contenente guanti in lattice monouso, soluzione idroalcolica in gel e salviette igienizzanti.
Di recente, poi, anche la Regione Emilia-Romagna ha fornito a Tper e alle altre aziende di tpl del territorio una significativa fornitura di mascherine filtranti, approvate e rese disponibili dalla Protezione Civile, per maggior tutela del personale dell’azienda anche se rimane fondamentale la regola dell’igiene dei luoghi e del distanziamento fra le persone. Anche per quanto concerne il personale tecnico ed amministrativo, l’azienda ha inte
so incentivare l’istituto del lavoro agile da remoto, agevolando la rarefazione delle presenze negli uffici regolarmente sanificati, e mantenendo inalterata l’operatività necessaria allo svolgimento del servizio e delle pratiche connesse: dall’inizio di marzo in Tper in pochissimo tempo si sono superate le 220 le posizioni gestite in smart working emergenziale, andando a capitalizzare al massimo il percorso che l’azienda aveva già avviato proprio ad inizio anno per questa modalità di lavoro.
Sul piano del servizio, nella nostra regione le prime misure di contenimento del contagio risalgono al 23 febbraio, in anticipo su quelle poi estese all’intero territorio nazionale. Già dal giorno della prima ordinanza regionale, si è proceduto alla disinfezione dei mezzi ad ogni rientro in deposito, dove vengono arieggiati e puliti con prodotti a base di cloro. Particolare attenzione viene dedicata al posto guida del conducente (volante, cruscotto, sedile, vano portaoggetti) e alle parti di maggiore contatto del vano passeggeri, tra cui pulsantiere, mancorrenti orizzontali e verticali, braccioli, maniglie ed appigli, validatori ed emettitrici di bordo. I pavimenti sono aspirati e puliti ad umido sempre con soluzioni acquose con prodotti sanificanti.
E’ stata, inoltre, intensificata la periodica nebulizzazione con prodotti specifici one shot, anch’essi a base di cloro, sull’intero mezzo.
Nonostante il forte calo di utenza, non abbiamo messo in servizio mezzi più piccoli, anzi, al contrario, i bus di 18 metri che circolano numerosi sulle nostre linee “portanti” sono stati utili a garantire un più adeguato distanziamento interpersonale, suggerito anche dall’affissione su tutta la flotta di Bologna e Ferrara delle indicazioni del Ministero della Salute sui comportamenti da tenere per prevenire il contagio. E’ stato intrapreso un monitoraggio continuo e costante dei carichi, anche con l’impiego a tal fine del personale di verifica, per valutarne l’adeguatezza ed eventualmente intervenire laddove necessario: nelle scorse settimane abbiamo istituito corse bis in alcuni orari e linee utilizzate da molti lavoratori; nell’ultima settimana i dati ci confermano carichi contenuti, del tutto idonei alle giuste distanze previste e, anzi, con pochissimi passeggeri. Sul piano informativo, tutte le modifiche ai servizi e le notizie di utilità costantemente aggiornate, relative all’emergenza in atto, sono state aggregate sul sito di Tper, nella homepage, in un banner in grande evidenza, in modo da guidare l’utente alla consultazione rapida di quanto necessita; analogo aggiornamento avviene attraverso la pagina Facebook dell’azienda, sempre molto fruita. Tutto quanto fatto dall’azienda viene, per iniziativa della stessa azienda, comunicato agli enti locali in cui si svolge il servizio e alla Prefettura.
Asstra, assieme alle altre associazioni di trasporto, hanno fatto forti pressioni sul Governo perché la situazione contingente TPL entrasse nell’agenda dei provvedimenti anticrisi. Poi, alla fine della scorsa settimana la notizia, molto attesa, della liquidazione alle Regioni della tranche del primo trimestre per il Fondo Nazionale del TPL. Un po’ di ossigeno. Servirà per coprire le perdite, ma anche alle spese di gestione- Non ci potrà essere anche quest’anno un utile di esercizio.
Come ho anticipato, la nostra azienda, come credo tutte le aziende che svolgono servizi di trasporto pubblico, si è occupata prima di tutto di garantire al meglio servizi e il rispetto delle norme; certo il tema economico è emerso subito come rilevante, che non può essere sottovalutato per due aspetti: il primo, urgentissimo, è quello della liquidità perché il crollo della vendita biglietti sta creando problemi enormi nelle disponibilità finanziarie delle aziende per pagare fornitori e dipendenti; il secondo tema è l’impatto economico pesantissimo che grava e graverà più che proporzionalmente in base alla durata di questa emergenza sui bilanci delle aziende fino ad intaccarne la solidità patrimoniale. A livello del nostro territo
rio come aziende del tpl regionale Tper, Seta, Start e Tep ci siamo coordinate ed abbiamo interloquito con la regione Emilia-Romagna che ha da subito disposto l’anticipo di quanto previsto dal fondo nazionale trasporti per consentire, tramite le Agenzie per la mobilità, l’erogazione dei fondi necessari a garantire la liquidità a breve, prevedendo poi una verifica a eventuale conguaglio entro il 2020 in base a eventuali interventi straordinari nazionali.
Più in generale, tutte le aziende stanno evidenziando la specifica situazione in relazione ai gravi problemi sopra indicati; in ASSTRA è stato fatto un lavoro importantissimo di relazione con tutti gli stakeholder, comprese le altre associazioni di settore: una analisi importantissima per stimare l’impatto economico complessivo e per chiedere interventi adeguati per il settore a tutti i livelli. Sono stati tenuti rapporti con il Ministero competente, con la Conferenza delle regioni, con enti locali, con rappresentanti politici di governo e opposizione.
Un lavoro cruciale per il quale ringrazio tutta l’associazione, che è arrivata a fornire stime e proposte specifiche di intervento. In una fase di emergenza così grande è importante la collaborazione fra tutti e lo è certamente anche la scelta di dare visibilità nazionale alla situazione e alle esigenze del settore.
Abbiamo segnali positivi dal provvedimento di stanziamento delle risorse del Fondo nazionale trasporti alle regioni già approvato e erogato alle regioni; ora attendiamo fiduciosi che anche le risorse richieste per far fronte alla crisi del settore e altri interventi che possono aiutare a superare questa fase di emergenza possano essere accolte e approvate, o in questa fase di emendamenti al Decreto governativo del 17 marzo scorso, o nel nuovo provvedimento annunciato dal Governo per metà aprile. L’associazione sta svolgendo un lavoro considerevole, unito al tanto lavoro di servizio alle imprese in merito all’applicazione delle varie norme, ai problemi di gestione e anche dei provvedimenti sul lavoro. Tutto ciò, consapevoli che siamo nel pieno di una emergenza sanitaria sociale ed economica che non sappiamo quando e come verrà superata. Come Tper ora la priorità è servire al meglio, questo è il pensiero che prevale. Certamente le stime dell’impatto, organizzativo ed economico, di questo periodo difficile sono pesanti anche per aziende, come la nostra, che negli ultimi anni hanno presentato bilanci in utile; si prefigura di interventi futuri, ma siamo in un rapporto continuo e positivo con le Istituzioni locali e la Regione e siamo confidenti che anche a livello nazionale venga riconosciuto lo sforzo delle Aziende, avviando un percorso regolatorio e di compensazione per il settore, che sarà certamente necessario e decisivo.
Da gennaio c’è la nuova società (Trenitalia-Tper) che gestisce i servizi ferroviari. Non si tratta di una novità assoluta, perché si è innestata su un veicolo societario, la CTI, società di scopo che operava da tempo per i servizi comuni tra le due società. Come sta andando il programma di integrazione, tenendo conto della complicata situazione attuale?
La società ha avuto il suo avvio operativo dal 1° gennaio con il conferimento dei rami aziendali di Trenitalia e Tper. Come detto, c’è esperienza di collaborazione da anni; aggiungo che questa società è nata da un accordo specifico collegato alla gara regionale e che ha come unica mission la gestione del contratto di servizio acquisito dalla gara. Certo un avvio complicato, in piena crisi emergenziale da Covid-19 con impatti organizzativi ed economici che non sono diversi da quelli indicati in precedenza per altre aziende rende tutto molto molto impegnativo, ma tutto precede come da contratto e da esigenze poste e condivise con Agenzia e Regione per i servizi collegati ai provvedimenti emergenziali in vigore. Vorrei concludere con un auspicio, che nasce dalla considerazione che i nostri mezzi sono un piccolo osservatorio della coesione sociale e della consapevolezza che gli italiani stanno dimostrand
o in questo periodo di emergenza nazionale. Nella stragrande maggioranza dei casi si nota un rinnovato rispetto reciproco ed una grande voglia di ritornare a vivere in una comunità solidale potendosi mettere alle spalle un momento purtroppo tragico per molte famiglie.
Anche noi del mondo dei trasporti siamo parte di questo sacrificio comune, continuiamo a lavorare in prima linea per rivedere quella che si definisce “la luce in fondo al tunnel” consapevoli che dovremo tutti affrontare scenari fino ad oggi non previsti anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria.
Ma tutti insieme ce la faremo.
Pubblicato da AAR il: 2/4/2020 h 10:46 - Riproduzione riservata
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(FERPRESS) – Roma, 2 APR – Presidente, nessuno avrebbe mai pensato di vivere giorni in cui tutti, nelle aziende di trasporto pubblico, si augurano di avere meno passeggeri a bordo degli autobus. Da tre settimane anche voi siete sulle montagne russe a seguire l’andamento della pandemia per riorganizzare continuamente il servizio?
E’ un momento molto delicato per la quotidianità, per le persone e le famiglie ed anche il nostro settore si trova in una situazione paradossale se solo si ragiona in termini di “attrattività del servizio”, quella che in tempi di normalità è il principale obiettivo delle nostre aziende, impegnate a far crescere l’utenza del trasporto pubblico e la qualità dei servizi. In questa fase di isolamento sociale delle persone, il paradigma della nostra mission è decisamente sovvertito, nel rispetto delle attuali esigenze: le imprese di tpl continuano, sì, a garantire un servizio pubblico essenziale, ma limitato, e quindi esclusivamente dedicato, a quella minoranza della popolazione che è legittimata a spostarsi per lavoro o per stretta necessità: un ruolo sociale molto importante che presuppone, però, un impiego di risorse straordinario in relazione all’effettiva domanda. Un dato su tutti che inquadra il contesto in cui operiamo: a Bologna in questi giorni registriamo un calo dell’utenza di oltre il 90% rispetto al periodo “normale”, ma per contro, in accordo con Istituzioni e Agenzie per la mobilità, abbiamo ridotto il servizio solo di circa un 20% per garantire a chi ne ha bisogno di avere i servizi. Il paradosso di questa fase è che dobbiamo garantire il servizio con pochissimi passeggeri e, anzi, preoccupandoci di avere le corse bis in caso di passeggeri superiori al numero che consenta un adeguato distanziamento.
Ragioniamo su uno schema diverso, sosteniamo un costo sociale significativo, ma lo facciamo con grande senso di responsabilità per i territori serviti; si tratta di uno sforzo organizzativo ed economico comune a tutte le aziende di tpl d’Italia e ai lavoratori che in esse operano quotidianamente con grande abnegazione e impegno civile.
Poi nei nostri territori si sa, la storia dei nostri “tranvieri” dice che nei momenti difficili rispondono sempre con impegno civile che va ben oltre il normale dovere di lavoro.
Parliamo del personale in linea, delle officine, del personale amministrativo. Come vi siete comportati, e quali azioni di tutela, sanificazione e sicurezza avete messo in campo?
La prima priorità aziendale è stata quella di dare attuazione a quanto previsto dalle autorità sanitarie, dai decreti nazionali e dalle ordinanze regionali e locali con il costante coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori. Per quanto concerne il personale in linea, analogamente a quanto adottato da molte altre aziende, è stata sospesa la bigliettazione a bordo tramite conducente, dove era in vigore, e disposta la chiusura della porta anteriore del bus, lasciando l’accesso dei passeggeri dalle restanti porte. Inoltre, a maggior tutela dell’autista, si è provveduto all’isolamento dell’area attigua al posto di guida, con relativa segnaletica sul mezzo. Sono stati riorganizzati i turni di
servizio e ridefiniti gli spazi di servizio in modo da garantire igiene e distanziamenti previsti. E’ stato predisposto e consegnato un kit individuale al personale di guida – contenente guanti in lattice monouso, soluzione idroalcolica in gel e salviette igienizzanti.
Di recente, poi, anche la Regione Emilia-Romagna ha fornito a Tper e alle altre aziende di tpl del territorio una significativa fornitura di mascherine filtranti, approvate e rese disponibili dalla Protezione Civile, per maggior tutela del personale dell’azienda anche se rimane fondamentale la regola dell’igiene dei luoghi e del distanziamento fra le persone. Anche per quanto concerne il personale tecnico ed amministrativo, l’azienda ha inteso incentivare l’istituto del lavoro agile da remoto, agevolando la rarefazione delle presenze negli uffici regolarmente sanificati, e mantenendo inalterata l’operatività necessaria allo svolgimento del servizio e delle pratiche connesse: dall’inizio di marzo in Tper in pochissimo tempo si sono superate le 220 le posizioni gestite in smart working emergenziale, andando a capitalizzare al massimo il percorso che l’azienda aveva già avviato proprio ad inizio anno per questa modalità di lavoro.
Sul piano del servizio, nella nostra regione le prime misure di contenimento del contagio risalgono al 23 febbraio, in anticipo su quelle poi estese all’intero territorio nazionale. Già dal giorno della prima ordinanza regionale, si è proceduto alla disinfezione dei mezzi ad ogni rientro in deposito, dove vengono arieggiati e puliti con prodotti a base di cloro. Particolare attenzione viene dedicata al posto guida del conducente (volante, cruscotto, sedile, vano portaoggetti) e alle parti di maggiore contatto del vano passeggeri, tra cui pulsantiere, mancorrenti orizzontali e verticali, braccioli, maniglie ed appigli, validatori ed emettitrici di bordo. I pavimenti sono aspirati e puliti ad umido sempre con soluzioni acquose con prodotti sanificanti.
E’ stata, inoltre, intensificata la periodica nebulizzazione con prodotti specifici one shot, anch’essi a base di cloro, sull’intero mezzo.
Nonostante il forte calo di utenza, non abbiamo messo in servizio mezzi più piccoli, anzi, al contrario, i bus di 18 metri che circolano numerosi sulle nostre linee “portanti” sono stati utili a garantire un più adeguato distanziamento interpersonale, suggerito anche dall’affissione su tutta la flotta di Bologna e Ferrara delle indicazioni del Ministero della Salute sui comportamenti da tenere per prevenire il contagio. E’ stato intrapreso un monitoraggio continuo e costante dei carichi, anche con l’impiego a tal fine del personale di verifica, per valutarne l’adeguatezza ed eventualmente intervenire laddove necessario: nelle scorse settimane abbiamo istituito corse bis in alcuni orari e linee utilizzate da molti lavoratori; nell’ultima settimana i dati ci confermano carichi contenuti, del tutto idonei alle giuste distanze previste e, anzi, con pochissimi passeggeri. Sul piano informativo, tutte le modifiche ai servizi e le notizie di utilità costantemente aggiornate, relative all’emergenza in atto, sono state aggregate sul sito di Tper, nella homepage, in un banner in grande evidenza, in modo da guidare l’utente alla consultazione rapida di quanto necessita; analogo aggiornamento avviene attraverso la pagina Facebook dell’azienda, sempre molto fruita. Tutto quanto fatto dall’azienda viene, per iniziativa della stessa azienda, comunicato agli enti locali in cui si svolge il servizio e alla Prefettura.
Asstra, assieme alle altre associazioni di trasporto, hanno fatto forti pressioni sul Governo perché la situazione contingente TPL entrasse nell’agenda dei provvedimenti anticrisi. Poi, alla fine della scorsa settimana la notizia, molto attesa, della liquidazione alle Regioni della tranche del primo trimestre per il Fondo Nazionale del TPL. Un po’ di ossigeno. Servirà per coprire le perdite, ma anche alle spese di gestione- Non ci potrà essere anche quest’anno un utile di esercizio.
Come ho antici
pato, la nostra azienda, come credo tutte le aziende che svolgono servizi di trasporto pubblico, si è occupata prima di tutto di garantire al meglio servizi e il rispetto delle norme; certo il tema economico è emerso subito come rilevante, che non può essere sottovalutato per due aspetti: il primo, urgentissimo, è quello della liquidità perché il crollo della vendita biglietti sta creando problemi enormi nelle disponibilità finanziarie delle aziende per pagare fornitori e dipendenti; il secondo tema è l’impatto economico pesantissimo che grava e graverà più che proporzionalmente in base alla durata di questa emergenza sui bilanci delle aziende fino ad intaccarne la solidità patrimoniale. A livello del nostro territorio come aziende del tpl regionale Tper, Seta, Start e Tep ci siamo coordinate ed abbiamo interloquito con la regione Emilia-Romagna che ha da subito disposto l’anticipo di quanto previsto dal fondo nazionale trasporti per consentire, tramite le Agenzie per la mobilità, l’erogazione dei fondi necessari a garantire la liquidità a breve, prevedendo poi una verifica a eventuale conguaglio entro il 2020 in base a eventuali interventi straordinari nazionali.
Più in generale, tutte le aziende stanno evidenziando la specifica situazione in relazione ai gravi problemi sopra indicati; in ASSTRA è stato fatto un lavoro importantissimo di relazione con tutti gli stakeholder, comprese le altre associazioni di settore: una analisi importantissima per stimare l’impatto economico complessivo e per chiedere interventi adeguati per il settore a tutti i livelli. Sono stati tenuti rapporti con il Ministero competente, con la Conferenza delle regioni, con enti locali, con rappresentanti politici di governo e opposizione.
Un lavoro cruciale per il quale ringrazio tutta l’associazione, che è arrivata a fornire stime e proposte specifiche di intervento. In una fase di emergenza così grande è importante la collaborazione fra tutti e lo è certamente anche la scelta di dare visibilità nazionale alla situazione e alle esigenze del settore.
Abbiamo segnali positivi dal provvedimento di stanziamento delle risorse del Fondo nazionale trasporti alle regioni già approvato e erogato alle regioni; ora attendiamo fiduciosi che anche le risorse richieste per far fronte alla crisi del settore e altri interventi che possono aiutare a superare questa fase di emergenza possano essere accolte e approvate, o in questa fase di emendamenti al Decreto governativo del 17 marzo scorso, o nel nuovo provvedimento annunciato dal Governo per metà aprile. L’associazione sta svolgendo un lavoro considerevole, unito al tanto lavoro di servizio alle imprese in merito all’applicazione delle varie norme, ai problemi di gestione e anche dei provvedimenti sul lavoro. Tutto ciò, consapevoli che siamo nel pieno di una emergenza sanitaria sociale ed economica che non sappiamo quando e come verrà superata. Come Tper ora la priorità è servire al meglio, questo è il pensiero che prevale. Certamente le stime dell’impatto, organizzativo ed economico, di questo periodo difficile sono pesanti anche per aziende, come la nostra, che negli ultimi anni hanno presentato bilanci in utile; si prefigura di interventi futuri, ma siamo in un rapporto continuo e positivo con le Istituzioni locali e la Regione e siamo confidenti che anche a livello nazionale venga riconosciuto lo sforzo delle Aziende, avviando un percorso regolatorio e di compensazione per il settore, che sarà certamente necessario e decisivo.
Da gennaio c’è la nuova società (Trenitalia-Tper) che gestisce i servizi ferroviari. Non si tratta di una novità assoluta, perché si è innestata su un veicolo societario, la CTI, società di scopo che operava da tempo per i servizi comuni tra le due società. Come sta andando il programma di integrazione, tenendo conto della complicata situazione attuale?
La società ha avuto il suo avvio operativo dal 1° gennaio con il conferimento dei rami aziendali di Trenitalia e Tper. Come detto, c’è esperienza di collaborazione da anni; aggiungo che qu
esta società è nata da un accordo specifico collegato alla gara regionale e che ha come unica mission la gestione del contratto di servizio acquisito dalla gara. Certo un avvio complicato, in piena crisi emergenziale da Covid-19 con impatti organizzativi ed economici che non sono diversi da quelli indicati in precedenza per altre aziende rende tutto molto molto impegnativo, ma tutto precede come da contratto e da esigenze poste e condivise con Agenzia e Regione per i servizi collegati ai provvedimenti emergenziali in vigore. Vorrei concludere con un auspicio, che nasce dalla considerazione che i nostri mezzi sono un piccolo osservatorio della coesione sociale e della consapevolezza che gli italiani stanno dimostrando in questo periodo di emergenza nazionale. Nella stragrande maggioranza dei casi si nota un rinnovato rispetto reciproco ed una grande voglia di ritornare a vivere in una comunità solidale potendosi mettere alle spalle un momento purtroppo tragico per molte famiglie.
Anche noi del mondo dei trasporti siamo parte di questo sacrificio comune, continuiamo a lavorare in prima linea per rivedere quella che si definisce “la luce in fondo al tunnel” consapevoli che dovremo tutti affrontare scenari fino ad oggi non previsti anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria.
Ma tutti insieme ce la faremo.
Pubblicato da AAR il: 2/4/2020 h 10:46 - Riproduzione riservata
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