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Edizione del 11/01/2023
Estratto da pag. 1
Corno, indagini e fascicolo in Procura. Vertice a Roma sulla crisi dell’Appennino
Cannoni sparaneve ko, si procede per danneggiamento. A Roma l’incontro con Santanché e il tema ristori
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In Procura c’è un fascicolo con l’ipotesi di danneggiamento aggravato in merito al raid dello scorso fine settimana al Corno alle Scale con dieci cannoni sparaneve fuori uso. Gli autori hanno tagliato i cavi rendendoli inutilizzabili. I carabinieri stanno visionando le registrazioni delle tante telecamere presenti in zona per trovare qualche elemento utile alle indagini. La beffa del raid vandalico è che ieri nell’Appennino senza neve da mesi le temperature sono scese. Al Cimone, con meno cinque gradi, hanno sparato la neve artificiale. Al Corno, invece, non c’erano cannoni funzionanti. «Dove possibile hanno usato le giraffe, ma le quantità sono più ridotte. I lavoratori del Corno sono disperati, ma noi montanari siamo gente testarda e quindi reagiremo contro questi criminali», ha detto il sindaco di Lizzano in Belvedere, Sergio Polmonari.

Macchinari da riprendere Comune e Regione hanno già fatto sapere di essere disponibili a sostenere le spese per la sostituzione delle macchine. «Alcune sono da buttare via — aggiunge Polmonari —. Su quelle più moderne sono stati sfasciati i quadri elettrici quindi bisognerà capire se si possono aggiustare. In ogni caso ci vorrà qualche giorno perché i pezzi di ricambio arrivano da fuori regione». Il sindaco di Bologna e della Città metropolitano, Matteo Lepore, condannando i danneggiamenti al Corno ha poi affrontato il tema della crisi della montagna con le piste chiuse a causa delle temperature così alte da non consentire di sparare la neve artificiale. «Vogliamo rilanciare il tavolo della montagna insieme alla Regione per dare una prospettiva di medio e lungo periodo — ha detto Lepore — chiediamo indennizzi al governo per affrontare le difficoltà attuali dovute alla mancanza di neve sul nostro Appennino. Siamo al fianco di chi lavora e di chi investe in montagna». Nei giorni scorsi il delegato metropolitano al Turismo, l’ex Sardina Mattia Santori, aveva bocciato l’idea di chiedere ristori a favore delle imprese della montagna. Sulla distanza tra Santori e il sindaco ha attaccato Fratelli d’Italia. «Il Pd bolognese mostra la sua spaccatura interna e l’incapacità di gestire crisi che hanno una ricaduta concreta sulla vita dei cittadini», ha detto Marta Evangelisti, capogruppo in Regione.

Summit con il ministroOggi è previsto a Roma il summit tra il ministro del Turismo, Daniela Santanché, e le Regioni (Emilia, Abruzzo Lazio, Toscana e Marche) alle prese con le montagne senza neve. Le Regioni si presenteranno al tavolo con la ministra con una serie di richeste. «Porteremo al ministro Santanché un pacchetto di interventi da fare nell’immediato e nei prossimi anni, data la scarsità di neve che ogni anno si ripropone», ha annunciato il coordinatore nazionale della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e assessore abruzzese al Turismo, Daniele D’Amario. Più nel dettaglio le Regioni presenteranno un pacchetto di misure che prevede la cassa integrazione speciale per i dipendenti e una linea di finanziamento per gli innevamenti artificiali di ultima generazione che permettono l’innevamento delle piste anche con temperature sopra lo zero. I deputati del Pd, Andrea De Maria e Stefano Vaccari, infine, hanno fatto sapere che presenteranno un ordine del giorno nel Dl Aiuti a favore della montagna.

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11 gennaio 2023 (modifica il 11 gennaio 2023 | 07:40)

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