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Edizione del 01/01/2023
Estratto da pag. 1
Sempre più big Pd schierati su Bonaccini. Meloni e Orfini: "E` il più solido" - Affaritaliani.it
Endorsement pesanti a favore del Presidente dell''Emilia Romagna, ma le correnti si dividono. Gribaudo (Giovani Turchi) sceglie Schlein
 

Fuochi d'artificio per la fine dell'anno? Sì. E non solo per San Silvestro, ma anche in vista del congresso del Partito Democratico. Stefano Bonaccini consolida il proprio vantaggio incassando due endorsement davvero pesanti: quelli di Marco Meloni e Matteo Orfini.

Il più sorprendente è decisamente il primo, perché Marco Meloni è il braccio destro di Enrico Letta, principale fautore del ritorno di Elly Schlein nel Pd e - a quanto si dice al Nazareno -, tuttora deciso a sostenerla, seppure con molta discrezione (ufficialmente sarà neutrale). Il senatore sardo, coordinatore della segreteria nazionale Dem ed eminenza grigia delle liste alle ultime elezioni, cambia lo scenario dichiarando il proprio sostegno a Bonaccini. Le candidature in campo sono tutte ottime – spiega Meloni - “ma quella di Bonaccini ha il giusto grado di solidità”. 

Praticamente in fotocopia le considerazioni di Matteo Orfini che in un'intervista a Il Riformista ufficializza la sua convergenza su Bonaccini, peraltro anticipata da affaritaliani.it: “Mi sembra la soluzione più solida e anche quella che consente di ricostruire un Pd che abbia l’ambizione di tornare ad essere quello che abbiamo fondato”, spiega il leader dei Giovani Turchi

Anche in questo caso, però la corrente non si muove in modo monolitico. Piuttosto eloquenti sono le parole di Chiara Gribaudo, deputata 41enne: “Basta con i tandem. Io sto con Schlein, è l’ora delle donne. Con Orfini ci separiamo al congresso, ma dal giorno dopo le primarie lavoreremo insieme per rafforzare e radicare il Pd". 

Toni soft ed evoluzioni tattiche che sembrano presagire una soluzione ben diversa dal big-bang dal quale sarebbe dovuto nascere un Pd tutto nuovo. Anzi, i mutati equilibri tra le correnti gettano benzina sul fuoco dei rumors riguardanti un tentativo di accordo già in cantiere, con Stefano Bonaccini lanciato verso una segreteria della quale Elly Schlein potrebbe essere la numero 2 (rilanciando il binomio già utilizzato al governo dell'Emilia-Romagna) e una significativa rappresentanza anche per le “minoranze” guidate da Gianni Cuperlo e Paola De Micheli.

Dalle tentazioni di scissione a una segreteria pressoché unitaria? Realisticamente, solo dopo l'effettiva conta nei circoli sarà possibile trovare una quadra, anche perché il nodo della partecipazione è determinante: tra iscritti in calo e simpatizzanti che possono votare alle primarie, è difficile quantificare in quanti voti possa tradursi l'appoggio delle varie aree del partito, che vede crescere il gap in favore di Stefano Bonaccini.

Nella nuova mappa delle alleanze, alla voce indecisi restano solo due big: Andrea Orlando e Brando Benifei. Ma non ancora per molto.

 

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