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Edizione del 01/04/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, la Sicilia verso il baratro, la Regione studia il "bilancio d`emergenza"
Se la crisi economica ha messo in ginocchio la totalità dei comparti produttividella Sicilia, l’emergenza coronavirus farà ancora peggio. La Sicilia si avviaverso una profonda recessione e le previsioni sono tutt’altro che rosee. Ilpost-coronavirus  sarà come essere usciti da una guerra. E, come la Siciliarinacque dopo i conflitti mondiali, può farcela anche adesso. Ne è sicuro ilvice presidente dell’Ars e assessore all’Economia Gaetano Armao che ieri harelazionato sulla situazione economica conseguente alla crisi pandemica Covid19e sulle misure straordinarie da adottare.“Quello che ci aspetta è un lavoro duro, che sappia cogliere difficoltà edangosce dei siciliani di fronte a questa drammatica crisi, ma ancheinterpretarne l’ansia di riscatto”.  L’economia siciliana, sostienel’assessore, arriverà sfiorare una contrazione di oltre il 7%. Per questo servesubito “un bilancio ed una legge di stabilità che sblocchino la spesa,mobilitino risorse ed investimenti, offrano strumenti e misure per affrontarerecessione e disagio sociale, introducano riforme strutturali e massimasemplificazione”.È una Sicilia con le ossa rotte quella che verrà fuori dalla crisi legataall’epidemia. Nell’economia regionale al momento i settori particolarmentecolpiti risultano i trasporti, il turismo, il settore alberghiero ed ilcommercio al dettaglio, ma il perdurare delle misure di contrasto al virusstanno progressivamente, estendendo a tutti i settori sottoposti al vincolo dichiusura gli effetti recessivi. Per tali motivi obiettivo della giuntaregionale è approvare in tempi brevi un bilancio e una legge di stabilitàproiettata all’emergenza, ma sopratutto di approntare a livello regionale econcordare a livello nazionale massicce misure di supporto alla domanda e diiniezione di liquidità. “Il Governo regionale – ha detto Armao – è già allavoro su questa prospettiva ed aperto ad ogni interlocuzione per offrire aisiciliani l’attenzione e le risposte che questa drammatica vicenda impone”.L’amministrazione regionale ha già assunto alcune iniziative sul pianoeconomico per il sostegno alle imprese ma adesso risulta essenziale, secondol’assessore, la definizione del negoziato finanziario con il Ministerodell’Economia e le Finanze. Essenziale è anche rivedere il tema dei fondieuropei destinati al Sud ed alla Sicilia, che, in spregio alle previsioni deiRegolamenti europei, ancora oggi sostituiscono l’intervento ordinario delloStato.Proprio in tal senso la Regione siciliana ha voluto precisare alla Conferenzadelle Regioni e delle Province autonome che la riprogrammazione dei fondieuropei e di coesione non può destinare, evidentemente, iniziative al di fuoridei territori ai quali sono state assegnate.“Nella riprogrammazione dei fondi europei e di coesione – afferma l’assessoreall’Economia – per far fronte agli effetti dell’emergenza pandemica si dovràrispettare l’allocazione delle attuali dotazioni finanziarie e la lorodestinazione regionale ed il principio di addizionalità delle risorse europee edi coesione rispetto agli interventi ordinari e straordinari che vannofinanziati con la fiscalità generale”. Infine un appello è quello che lanciaArmao nella sua relazione. “Si rifugga da tattiche declamatorie e cadornismo”. • Emergenza Coronavirus scusa per scippare soldi alla Sicilia, Armao ‘denuncia’ il Ministro Provenzano a Ue e Conferenza Regioni