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Dir. Resp.
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Edizione del 15/12/2022
Estratto da pag. 1
Tpl verso lo sciopero, ma la Regione apre uno spiraglio
I lavoratori e le lavoratrici della tpl hanno aderito allo sciopero del 2 dicembre e si preparano a un secondo stop.
15.12.2022 – 09.43 – Se l’autunno doveva esser caldo, nemmeno il pungente freddo dicembrino sembra intiepidire gli animi delle rappresentanze sindacali del trasporto pubblico locale. I lavoratori e le lavoratrici della tpl hanno aderito allo sciopero del 2 dicembre e si preparano a un secondo stop nella giornata di domani, 16 dicembre 2022: lo stato d’agitazione, generale e al quale la categoria aderisce a livello nazionale, è stato annunciato nel caso giuliano da USB che ha previsto una sospensione del servizio di ventiquattr’ore. Un malcontento che si trascina da mesi, un botta e risposta sulla carenza d’organico, con la richiesta di condizioni salariali e lavorative migliori; un lavoro di mediazione che necessita, al più presto, di una risposta politica. È per questo che nella giornata di martedì 13 dicembre è stato il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a convocare le sigle e  le rappresentanze delle dirigenze che compongono il consorzio dei trasporti, la cosiddetta SCARL del FVG: Trieste Trasporti, ATAP Pordenone, SAF Udine e APT Gorizia.Un malessere che la presidenza della regione “ha subito colto” scrive Sasha Colautti (USB) in una nota. Ieri, in sede di Consiglio regionale nell’ambito del dibattito sulla stabilità, sono stati presentati due emendamenti: un intervento a favore degli over sessantacinque per uno sconto del cinquanta per cento sull’acquisto di abbonamenti del trasporto pubblico locale e l’assegnazione di ulteriori 3 milioni di euro al sistema, per compensare gli aumenti dei carburanti e dell’energia. “Quello annunciato da Fedriga è un intervento positivo, che dimostra che la regione ha saputo ascoltare le richieste di parte sindacale”, aggiunge Colautti, che esprime soddisfazione per l’impegno “su un intervento economico straordinario a tutela del settore (3 milioni di euro), un intervento per garantire il sostegno delle necessarie assunzioni (4000 euro come incentivo alle patenti CQC per 3 anni) e un intervento sulla questione delle abilitazioni alla guida”, aggiunge.Ma secondo la Tpl, l’USB potrebbe aver stracapito: “Tpl Fvg rileva che la nota emessa dall’Unione Sindacale di Base all’esito dell’incontro di martedì sera fra la Regione, Tpl Fvg e le organizzazioni sindacali non rappresenta correttamente il contesto dentro il quale si è sviluppato il confronto”, si legge nella nota diramata a propria volta dal servizio di trasporto pubblico. Il presidente di Tpl Fvg, Bruno Pascoli: “Le diverse posizioni espresse dal gestore del servizio e dalle organizzazioni sindacali sono avvenute in un quadro di assoluta correttezza, in una fase storica in cui le aziende consorziate – che hanno sempre agito nella piena legittimità giuridica e contrattuale nell’organizzazione del lavoro – stanno pagando le pesanti conseguenze dell’emergenza pandemica e, più recentemente, dell’impennata dei costi energetici e dell’andamento dell’inflazione. È in questo contesto che la Regione, ascoltate le parti, sta valutando di adottare una serie di iniziative di cui Tpl Fvg e le aziende consorziate apprezzano il valore e la lungimiranza”. Rimane il fatto che la partita si gioca per gran parte nel rapporto con le aziende che compongono la Scarl, che sembrano “non cogliere le richieste dei lavoratori – aggiunge USB – su questo abbiamo chiesto un passo avanti per dirimere la vertenza, riconoscendo ai lavoratori e alle lavoratrici degli aumenti in busta paga e un miglioramento sostanziale di turni e condizioni lavorative”.mb.r