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Edizione del 31/03/2020
Estratto da pag. 1
Ferrara `invulnerabile` al Covid-19, "Unife può capire perché"
[bonaccini-venturi-diretta-420x229]La provincia di Ferrara diventa un caso distudio per la sua resistenza al Covid-19? “Io l’ho solo suggerito ma mi aspettoche nelle prossime settimane specialmente i docenti dell’Università di Ferrara,e non solo, siano interessati a produrre uno studio per sapere i motivi diquesta sorta di quasi ‘invulnerabilità’ dei ferraresi nei confronti delcoronavirus”.A rilanciare la proposta è il commissario ad acta per l’emergenza Coronavirus,Sergio Venturi, che azzarda già delle ipotesi: “Sono quasi sicuro che o latalassemia o la malaria possa avere una parte nel mantenere quelle zone quasiintatte rispetto a un attacco così feroce come quello del virus che abbiamosopportato in queste settimane, perché anche la provincia di Rovigo,esattamente dall’altra parte del Po, ha un numero di casi altrettanto basso. Letipicità sono quelle e avranno contribuito alla ‘invulnerabilità’, che ci rendemolto contenti per loro e magari se ci spiegano come si fa possiamo cercare diattrezzarci anche noi”.Un invito diretto soprattutto ai ricercatori Unife durante la consueta direttaFacebook per fare il punto della situazione epidemiologica, in cui “i casipositivi sono poco più della metà di quelli che si verificano nove giorni fa equindi i numeri sono testimoni di una discesa dell’infezione” rassicura Venturiche invita la popolazione a “tenere duro perché i risultati stanno finalmentearrivando“.All’appuntamento social ha partecipato anche il presidente della RegioneStefano Bonaccini di ritorno dalla Conferenza delle Regioni in cui “abbiamofatto il riparto del fondo sanitario nazionale che conta il più consistenteinvestimento di 4 miliardi negli ultimi decenni. È quindi evidente cheterminata questa drammatica emergenza andrà aperta una discussione sulla sanitàpubblica perché il sistema universalistico è assolutamente giusto ma ha bisognodi investimenti e di un sistema regionale forte per funzionare”.Confermando il fatto che le “restrizioni saranno in vigore almeno fino aPasqua”, il governatore lancia un monito – “non ci sarà alcuna ripresaeconomica se non ci sarà la sconfitta dell’emergenza sanitaria” – e un pianoper il futuro: “Stiamo cercando di guardare anche al dopo attraverso lacostituzione di un gruppo di lavoro composto da economisti, umanisti, espertinell’innovazione tecnologica e digitale per definire le traiettorie di sviluppoe ricostruire l’Emilia Romagna del domani“.Intanto contro questo “nemico invisibile e disastroso“, la giunta ha stanziatoun pacchetto di 24 milioni a favore di famiglie, studenti e lavoratori: “Cisiamo rialzati dopo la guerra e dopo il terremoto, sapremo rialzarci ancora.L’Emilia-Romagna ce la farà” chiosa Bonaccini.Venendo ai numeri, sono 14.074 i casi di positività al Coronavirus inEmilia-Romagna, 543 in più rispetto a ieri; 54.532 i test effettuati,3.542 inpiù. Questi i dati relativi all’andamento dell’epidemia in regione, accertatialle ore 12 di oggi, martedì 31 marzo, sulla base delle richiesteistituzionali.Complessivamente, sono 6.069 le persone in isolamento a casa, poiché presentanosintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive disintomi (173 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono 353, 2 in più rispetto a ieri. I decessi sono purtroppo passati da 1.538a 1.644: 106 in più, quindi, di cui 65 uomini e 41 donne (il dato ricomprendepersone venute a mancare nei giorni scorsi).Continuano, nel frattempo, a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.477 (250 in più rispetto a ieri), 1.117 delle quali riguardano persone“clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentatomanifestazioni cliniche associate all’infezione; 360 quelle dichiarate guaritea tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corsoapprofondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 27 residenti nella provincia di Piacenza, 25 in quelladi Parma, 23 in quella di Reggio Emilia, 10 in quella di Modena, 11 in quelladi
 Bologna (di cui 1 in territorio imolese), 1 in quella di Ferrara (purtroppose ne è aggiunto un secondo nel pomeriggio), 5 in quella di Ravenna, 1 nel forlivese, 1 in quella di Rimini. Due decessi si riferiscono a residenti fuoriregione.Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non allaprovincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.635 (119 in più rispetto a ieri), Parma 1.933 (74 in più), ReggioEmilia 2.307 (99 in più), Modena 2.222 (85 in più), Bologna 1.680 (61 in più), Imola 260 (7 in più), Ferrara 320 (14 in più), Ravenna 580 (12 in più), Forlì-Cesena 730 (di cui 366 a Forlì, 23 in più rispetto a ieri, e 364 aCesena, 24 in più), Rimini 1.407 (25 in più).Tamponi drive through. Per accertare la guarigione delle persone già risultatepositive, in modo rapido e senza che debbano scendere dall’auto, sono statiallestiti diversi “drive trough” con materiali e mezzi dell’Agenzia per laSicurezza territoriale e la Protezione civile e l’impiego del volontariato: aReggio Emilia, Guastalla, Castelnuovo Monti (Re), Cesena e Forlì.Anche a Ravenna si sta allestendo un punto di drive through, che sarà operativoda domani, presso il Cmp (Centro di medicina e prevenzione dell’Ausl). Intanto,già da ieri, lunedì 30 marzo, il “drive through” viene effettuato anche alPoliclinico Sant’Orsola di Bologna: è riservato ai dipendenti positivi e poiguariti che devono essere sottoposti a tampone per poter tornare al lavoro.Posti letto aggiuntivi. Da ieri a oggi, sono stati allestiti altri 23 postiletto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da5.016 a 5.039, tra ordinari (4.501) e di terapia intensiva (538) di cui 258 aFerrara (32 terapia intensiva).In arrivo ventilatori e dispositivi di protezione individuali. Un flusso dimateriali medico-sanitari, coordinato dall’Ambasciata d’Italia in Cina, viaggiasulla rotta Pechino-Malpensa. Dopo il primo volo, partito il 27 marzo, oggi èdecollato il secondo. Le dotazioni sono destinate alle Regioni Emilia-Romagna,Lombardia, Piemonte, e alla Caritas Ambrosiana. Nella sola giornata di oggi 10ventilatori, 650.000 mascherine chirurgiche, 210.000 guanti, 334.255 tuteprotettive e 471 occhialini saranno consegnati alle strutture sanitarie sottopressione a causa della pandemia da Covid-19. I voli umanitari sono sostenutidal China-Italy Philanthropy Forum (CIPF) che ha raccolto fino ad oggi 850.000euro dalle Fondazioni aderenti: Fondazione Cariplo, Fondazione Crt, Eni,Fondazione Grimaldi, Fondazione Cucinelli e Fondazione Agnelli, mentre lacompagnia aerea Neos Spa copre i costi fissi e quelli del personale. Il ponteaereo sostenuto dal CIPF non trasporta in Italia solo i beni donati daifilantropi cinesi, ma anche altre donazioni provenienti da tutta la Cina eacquisti fatti dalle centrali di committenza pubblica nazionale e regionali peri quali sia urgente il trasferimento in Italia. Presidente onorario del Forumin Italia è il professor Romano Prodi.Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile.Quarantaquattro ecotomografi portatili, 40 monitor da trasporto condefibrillatori, 200 pompe siringa, 10 ventilatori polmonari per terapiaintensiva, 5 ventilatori polmonari per terapia sub-intensiva, 1.780 kit diaccesso vascolare, 58.200 mascherine chirurgiche: questo è quanto il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha fatto pervenire inEmilia-Romagna tra ieri e oggi.Negli ultimi giorni sono stati recuperati dispositivi di protezione individualee materiali anche attraverso requisizioni fatte in aeroporto e interportodall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, in stretta collaborazione con la Guardiadi Finanza: a Bologna 22.900 mascherine ffp2 e 281.000 mascherine chirurgiche,a Parma 1.199 aspiratori chirurgici.Volontari all’opera. Sono stati 657 i volontari di protezione civiledell’Emilia-Romagna impegnati ieri, lunedì 30 marzo; dall’iniziodell’emergenza, si contano 8.986 giornate di impegno effettuato. Le principaliattività riguardano il supporto alle Ausl nel trasporto dei degenti conambulanze (100, tra
Cri e Anpas), il supporto ai Comuni per le varie attivitàdi assistenza alla popolazione (398, con una significativa presenza – 50 –degli scout Agesci), la disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso aParma e Piacenza (17) e l’attività di segreteria e logistica a supporto deiComuni nei Coc, i Centri operativi comunali (132).Stampa