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Edizione del 31/03/2020
Estratto da pag. 1
Coronavirus, Regione Toscana: al via liquidità imprese e domande cassa integrazione in deroga
Sono quindici le delibere che la giunta ha approvato lunedì 30 marzo, legateall’emergenzaoperai lavori650Giunta regionale al lavoro per fronteggiare l’emergenzaeconomica innescata dall’epidemia di coronavirus e dalla chiusura forzata delleattività per ridurre il rischio di contagio. Tra le misure deliberate ieri,lunedì 30 marzom, in giunta regionale le più attese sono quelle che riguardanoil sostegno al credito e la liquidità delle imprese e le linee guida (e dunquela possibilità di partire da subito) della cassa integrazione in deroga per ilavoratori. Ma ci sono anche misure a sostegno delle aziende agricole,florovivaistiche e della pesca, oltre ad una semplificazione ed accelerazionesul fronte degli investimenti pubblici (infrastrutture, sanità e difesa delsuolo), importantissima per sostenere la ripresa quando l’emergenza sanitariasarà alle spalle.Quindici in tutto sono le delibere legate all’emergenza coronavirus discusseoggi dalla giunta, molte al centro di incontri con le associazioni dicategorie, banche e sindacati coordinati in questi giorni dall’assessore allapresidenza Vittorio Bugli. “La priorità oggi è quella sanitaria – sottolinea ilpresidente della Toscana, Enrico Rossi - ma non sarà da meno l’emergenzaeconomica e su quella da subito la giunta si è messa al lavoro, perché ilsistema toscano sia pronto a ripartire appena si potrà”. La giunta è al lavoroanche sulla rimodulazione dei fondi comunitari.Liquidità per le imprese“Da domani (oggi, martedì 31 marzo, ndr) – annunciano gli assessori Ciuoffo eBugli – le imprese potranno rivolgersi agli sportelli bancari e ai Confidi peravere liquidità”. La misura è quella che fa riferimento al decreto “CuraItalia”, che il governo ha approvato il 16 marzo. Le imprese potranno attivareper i loro prestiti il Fondo centrale di garanzia attraverso i Confidiregionali, già attrezzati per la predisposizione delle pratiche. La Regione harivisto lo strumento di “Garanzia Toscana”, messo a punto e finanziato con 60milioni quando l’anno scorso era stato firmato il patto per lo sviluppo.In questo modo le imprese potranno contare su un’assistenza adeguata in fase dirichiesta e sarà un’ampia diffusione di comunicazioni e informazioni.Con la delibera appena approvata sono stati resi più veloci i tempi diistruttoria dei Confidi, al massimo quindici giorni. Risposte altrettantoceleri e contenimento degli interessi sono stati chiesti alla banche, con cuiCiuoffo e Bugli si sono incontrati nel pomeriggio in videoconferenza. I costisostenuti dalle imprese saranno rimborsati dalla Regione sotto forma divoucher. Il decreto del governo prevede garanzie sui prestiti fino ad unmassimo di un milione e mezzo di euro. Ma nella regione chi avesse necessità difinanziamenti superiori potrà fare affidamento su Garanzia Toscana, secondo lemodalità di intervento già previste prima dell’emergenza coronavirus a sostegnodella liquidità delle imprese. Nella delibera si dà mandato inoltre alla giuntadi richiedere al governo nazionale la possibilità di fare in modo che per iprestiti superiori a 250mila euro le aziende possano rivolgersi direttamente alFondo centrale garanzie, senza passare dai Confidi."Il testo che ha avuto ieri il via libera della giunta è il frutto del confrontocon sindacati, associazioni di categoria e banche, che ha trovato l’accordo ditutti per procedere rapidamente all’approvazione.Cassa integrazione in deroga, dal 31 marzo domande al viaSi parte oggi, martedì 31 marzo, anche per la cassa integrazione in deroga. Lagiunta ha approvato la delibera proposta dall’assessore al lavoro CristinaGrieco con le linee guida per l’autorizzazione a seguito di emergenzaepidemiologica da Covid-19. “Una volta chiariti alcuni aspetti della normativalasciati irrisolti dal decreto del governo grazie alla circolare Inps del 28marzo - spiega l’assessore – siamo stati in grado, il primo giorno di lavoroutile, di approvare la disciplina di dettaglio consentendo così alle imprese dipresentare la domanda già da domani”.La CIG in deroga è un ammortizzatore specifico per l'emergenza da Covid-19 epuò essere ri
chiesta dai datori di lavoro privati che non rientrano nelladisciplina di altri ammortizzatori sociali. Non è previsto nessun requisitodimensionale, quindi potranno accedere anche i datori di lavoro che occupano unsolo dipendente.L'Inps ricorda l’iter da seguire, sottolineando che per il buon esito diciascuna domanda è necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni. Inpratica si tratta di quattro mosse.Primo passo: l’azienda presenta la domanda di CIG in deroga a Regione Toscana.Seconda mossa: Regione Toscana trasmette a INPS il provvedimento di concessionecon l’elenco dei dipendenti dell’azienda beneficiari. Terza tappa: l’INPSemette il provvedimento di autorizzazione per l’azienda e lo trasmette via PECal datore di lavoro. Quarta: il datore di lavoro invia all’Istituto,tempestivamente e comunque non oltre sei mesi dall’autorizzazione ricevuta, ilmodello SR41. Tutte le info su https://www.regione.toscana.it/-/cassa-integrazione-in-deroga-per-covid-19,La giunta ha approvato le linee guida anche per la mobilità in deroga perl’anno 2020, che permettono di far ottenere questo strumento di sostegno alreddito ai lavoratori licenziati da imprese ubicate in uno dei Comuniappartenenti alle aree di crisi industriale complessa di Piombino e Livorno(Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto, Livorno, Collesalvettie Rosignano Marittimo), che al 1° gennaio 2017 risultavano già beneficiari diun trattamento di mobilità e che non possano beneficiare di altriammortizzatori sociali. Le domande possono essere inviate per via telematica:il patto di servizio potrà essere perfezionato più avanti presso il Centro perl’impiego.Prestiti “Garanzia Toscana”, rate sospese fino al 30 settembreImprese e professionisti che già beneficiano di una agevolazione regionale informa di prestito rimborsabile potranno rinviare il pagamento delle rate finoal 30 settembre, anche se abbiano già beneficiato di due differimenti e senzanuovi o maggiori oneri. “Basterà una comunicazione e un’autocertificazione daparte del beneficiario in cui dichiari temporanee carenze di liquidità legateall’epidemia di coronavirus” spiega l’assessore alle attività produttiveStefano Ciuoffo che ha presentato la delibera.Semplificazione appaltiLa Regione Toscana, coordinandosi con le altre Regioni e con il supporto diItaca (organo tecnico di supporto alla Conferenza delle Regioni per quantoriguarda la materia) ha chiesto all'Esecutivo nazionale norme per semplificaree accelerare le procedure per l'appalto delle opere pubbliche. Verrà inoltregarantito il proseguo dei procedimenti che riguardano contratti di lavoripubblici regionali utilizzando videoconferenze, firma digitale ed ognistrumento possibile per consentire la regolare prosecuzione degli iter.Procedure agevolate per il carburante agricoloMeno adempimenti a carico degli operatori agricoli. La giunta regionale haapprovato una delibera con cui si consente di avvalersi una procedurasemplificata per l’assegnazione di carburanti agricoli ad accisa ridotta. Saràpossibile utilizzare il portale telematico UMA (utenti macchine agricole) diARTEA, l’agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, per far valere larichiesta. Il provvedimento prevede inoltre che Artea possa assegnareforfettariamente agli operatori il 50 per cento dei quantitativi riconosciutinell’anno solare 2019. E’ stato prorogato almeno fino al 31 luglio 2020 iltermine entro cui presentare da parte dei beneficiari la richiesta diassegnazione definitiva.“E’ un atto concreto – spiega l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – cheviene incontro alle necessità operative di un settore di importanza strategicain questo momento di emergenza. Le norme approvate assicurano rapidità e anchesicurezza agli operatori toscani”.Caccia, proroga porto d'armi e abilitazioneLa giunta ha deciso, su proposta dell'assessore all'agricoltura Marco Remaschi,di prorogare fino al 15 giugno 2020 la licenza di porto d'armi per uso dicaccia e l'abilitazione all'esercizio venatorio se in scadenza dal 31 gennaio2020 al 15 aprile 2020. Posticipato anche il pagamento delle tasse d
iconcessione governativa e regionale. E’ stato possibile sulla base del decretolegge "Cura Italia”, che prevede fra l'altro la sospensione dei termini deiprocedimenti amministrativi pendenti stabilendo che non si tiene conto delperiodo compreso tra la data del 23 febbraio 2020 e quella del 15 aprile 2020 estabilisce che tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni,autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno2020.Nella normativa regionale in materia di attività venatoria sono previsteulteriori scadenze che la la delibera proroga in conseguenza dell’attualeemergenza. Fra queste: iscrizione all’ATC di residenza venatoria o ad ulterioreATC (dal 15 maggio 2020 al 15 giugno 2020), iscrizione ad un ATC di residenzavenatoria diverso da quello dell’anno precedente (dal 31 marzo al 15 giugno2020), richieste di nuove autorizzazioni appostamenti fissi (dal 31 marzo 2020al 15 giugno 2020), conseguenti comunicazioni a carico della strutturacompetente della Giunta regionale (dal 30 giugno 2020 al 31 luglio 2020),iscrizione al registro delle squadre di caccia al cinghiale (dal 31 maggio 2020al 15 giugno 2020), conferma annuale dell’appostamento tramite pagamento dellatassa di concessione regionale da parte del titolare dell’autorizzazione (dal28 febbraio 2020 al 31 maggio 2020, non si applica sanzione amministrativa) einizio di almeno una sessione di esame per l’abilitazione all’eserciziovenatorio (dal 30 aprile 2020 al 15 giugno).8,5 milioni per l’agricoltura toscanaPer sostenere l'agricoltura in questa fase di emergenza per il coronavirus lagiunta ha approvato un intervento da 4 milioni di euro per le aziende agricoleche si convertono al metodo biologico (previsto un premio annuale ad ettaro) edaltri 4,5 milioni a sostegno dell’agricoltura di montagna. Per presentare ledomande c’è tempo fino al 15 maggio.Le aziende che richiederanno il premio dovranno impegnarsi per almeno cinqueanni a utilizzare il metodo di produzione biologico, che al momento coinvolgeil 25% della superficie agricola regionale e “a cui fin dal 2014 – ricordal’assessore Remaschi - sono stati destinati complessivamente quasi 153milioni”.Per quanto riguarda l’agricoltura di montagna le aziende dovranno impegnarsi amantenere l’attività almeno un anno per poter godere dei contributi. “Sostenerelì l’attività agricola – aggiunge l’assessore - vuole dire sia garantire gliequilibri ambientali e paesaggistici sia premiare esperienze agricole dalvalore qualitativo elevato a fronte di situazioni operative non facili”.