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Edizione del 09/12/2022
Estratto da pag. 1
Autonomia, Calderoli: «A Natale la bozza in Cdm». De Luca: «Bene, ma non firmiamo cambiali in bianco» - CorrieredelMezzogiorno.it
Il presidente della Regione Campania ha incontrato il ministro a Napoli
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Il ministro Roberto Calderoli durante la conferenza stampa post vertice a Palazzo Santa Lucia annuncia: «Entro Natale la proposta di legge sull’autonomia andrà in consiglio dei ministri». E già dalla prossima settimana sarà in discussione nella Conferenza Stato Regioni. Accanto a lui Vincenzo De Luca che è d’accordo, ma avverte: «Aspettiamo il testo scritto non firmiamo cambiali in bianco.

Al palazzo della Regione Campania è stato il giorno dell’incontro tra Vincenzo De Luca e il ministro Calderoli, anticipato su fb dal consueto monologo del governatore. Due giorni fa De Luca di fatto aveva già confermato il suo sì all’autonomia differenziata. Oggi ribadisce i «due fatti politici di grandissimo interesse». Quali? «Il primo riguarda la modifica nel riparto del fondo sanitario nazionale e poi una evoluzione sul tema della autonomia delle regioni su cui si sta discutendo da qualche settimana. Due fatti estremamente positivi che hanno registrato l’affermazione della proposta dalla Regione Campania, siamo molto soddisfatti».

Regionalismo«Al ministro Calderoli proponiamo formalmente un documento che chiamiamo burocrazia zero: vale a dire sburocratizzare alcune materie che possono essere trasferite alle Regioni da subito». Dice De Luca e prosegue: «Ci sono decisioni che possono essere prese a Costituzione invariata nel campo degli impianti energetici, ad esempio, i pareri possono essere riservati esclusivamente alle Regioni». De Luca cita anche altri «settori come quello dei pareri ambientali, i piani paesaggistici, la trasformazione urbanistica, la portualità come gli insediamenti produttive e le Zes».

Sanità«Grazie alla modifica del riparto del fondo nazionale sanitario la Campania recupererà quasi 200 milioni di euro all’anno». Ancora il governatore su un suo cavallo di battaglia: «Il riparto del fondo sanitario penalizzava la Campania a cui venivano sottratti oltre 200miloni di euro ogni anno - spiega - C’era una vecchia legge che prevede che nel riparto si dovesse tenere conto di tre criteri: l’età anagrafica della popolazione regionale, l’aspettativa di vita e la deprivazione sociale. Per oltre un decennio nel riparto è stato adottato solo il criterio dell’età anagrafica e siccome la Campania è quella con la popolazione più giovane di Italia è stata penalizzata». E termina: «Gli altri due criteri sono stati ignorati al punto che che due anni fa abbiamo dovuto fare ricorso al tar per mettere in mora il governo che non applicava correttamente i criteri del riparto. Per la prima volta dopo battaglie durissime è stato acquisito il fatto che il riparto deve tenere conto d tutti e tre i criteri». Per De Luca si tratta di un passo in avanti straordinario anche se non siamo ancora alla media nazionale siamo ancora al di sotto di 20-30 euro pro capite».

«Drammatica situazione nei pronto soccorso»Parla poi della «situazione drammatica nei pronto soccorso». Da qui le ipotesi di intervento: «O una riduzione dei pronto soccorso marginali o impiegare negli ospedali anche dei giovani medici appena laureati impegnati nelle scuole di specializzazione. Non abbiamo medici quindi dobbiamo impegnarli dopo il primo anno di specializzazione già negli ospedali retribuendoli per un lavoro ospedaliero e non per il lavoro di specializzando, non vedo altre possibilità se non nell’immediato impegnare giovani medici che stanno facendo corsi di specializzazione», ha spiegato.

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9 dicembre 2022 | 16:03

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