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Edizione del 08/12/2022
Estratto da pag. 1
Ma chi le crede? La candidata Moratti prima elogiava la sanità lombarda ora la considera “un disastro”
Un articolo ironico, ma puntuale di Libero sulla capacità di Letizia Moratti di giostrare le due facce che presenta con sfacciata e incoerente comunicazione, termina “. Ma vai a capire. E’ la campagna elettorale, bellezza.” La sanità lombarda era un esempio mondiale e ora un disastro. Scrive il quotidiano “Elogiava ospedali e centri di ricerca e formazione: «Abbiamo il servizio migliore d’ltalia E celebrava Ie equipe di medici che da tutto il mondo venivano qui.  Ora spara a zero front-man (anzi, front-woman) del Terzo polo di Carlo Calenda e Matteo Renzi, progressista tra i progressisti, stessa faccia ma altra razza (politica): «In due anni non si può rimediare a vent’anni di non governo in ambito sanitario».  E’ che c’è un prima e c’è un dopo, che nei fatti è un adesso, con la corsa al Pirellone e tutto quel che ne consegue. E c’è, quindi, una Letizia Moratti (la Letizia Moratti sindaco del 2009) che, tronfia d’orgoglio, taglia il nastro del Policlinico San Donato, sprizzando fierezza da ogni poro: «E’ evidente», commenta con le forbici ancora in mano, «che questa centro offra un esempio positivo di ricerca, di formazione e di cura e testimoni l’impegno di un imprenditore privato che lavora per la salute di tutti i cittadini». E’ la stessa Letizia Moratti che in un’intervista al Bollettino dell’Ordine provinciale dei Medici milanesi, numero di aprile e giugno 2011, diventa granitica e si fa sponda col piglio di una Lady di ferro per puntualizzare: «A Milano e in tutta la Lombardia abbiamo il servizio sanitario migliore d’Italia, Non è certo un caso», E allora cosa sta succedendo in questi giorni? Sta succedendo che vediamo un’altra Letizia Moratti, quella che ha salutato la giunta regionale del leghista Attilio Fontana bollando come «disastrosa» la sanità lombarda che fino a un decennio fa portava in palmo di mano

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