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Dir. Resp.
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Edizione del 06/12/2022
Estratto da pag. 1
“La giornata di oggi ha al centro l’intesa per il riconoscimento della Conferenza delle Regioni quale organo comune delle regioni e delle Province autonome. Desidero sottolineare come, per la prima volta, venga stipulata un’intesa con il consenso unanime delle regioni ai sensi dell’ottavo comma dell’articolo 117, della Costituzione. Una disposizione, quest’ultima, che riconosce alle Regioni la facoltà di stipulare intese, da ratificare con legge regionale, ‘per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con l’individuazione di organi comuni’. Si è compiuto un importante passo in avanti sulla strada della collaborazione, con l’esito di conferire maggior peso al sistema regionale, agevolando l’espressione di posizioni condivise”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento all’evento ‘L’Italia delle Regioni’, in corso alla Villa Reale di Monza.
Considerando "l’esigenza di assicurare la rapidità e la flessibilità degli interventi", durante la fase della pandemia "sono stati riconosciuti alle Regioni poteri significativi, da esercitare nel quadro definito dal legislatore e consolidato attraverso le intese". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento all’evento ‘L’Italia delle Regioni’, in corso alla Villa Reale di Monza.
Alle Regioni, sottolinea Mattarella, "è stato chiesto di valutare e adottare misure tempestive in relazione a specifiche situazioni sopravvenute di aggravamento del rischio sanitario verificatesi nel loro territorio. Questo peculiare ruolo riconosciuto alle Regioni, giustificato dal fatto che si era in presenza di un’emergenza di carattere prettamente sanitario, ha comportato un’assunzione di responsabilità politica in merito a scelte spesso non facili e compiute in un momento particolarmente drammatico per la vita dei nostri concittadini".
La circostanza che, insieme al governo e al Parlamento, le Regioni abbiano svolto "un ruolo altamente significativo" e vi siano state "forme di coinvolgimento" dei Comuni "ha alimentato la fiducia e l’adesione dei cittadini alle decisioni assunte, assai spesso di rilevante impatto sulla vita individuale e collettiva". E in questa fase di estrema delicatezza, "la Conferenza delle Regioni ha svolto un ruolo di grande rilievo, costituendo per il governo un interlocutore fondamentale, in grado di mediare tra le diverse sensibilità regionali e di assicurare quell’unità di intenti e di posizioni indispensabile in un momento così critico per i cittadini". La Conferenza, cioè, si è dimostrata "la sede idonea ad assumere decisioni e a individuare soluzioni con rapidità, rafforzando il consenso in merito a scelte, ripeto, non facili ma necessarie".
"Opportunamente il presidente Fedriga ha definito il Pnrr ‘un momento straordinario di potenziale sviluppo del nostro Paese’. Va apprezzata la disponibilità della Conferenza a contribuire all’attuazione del piano favorendo l’integrazione di tutte le politiche pubbliche e uno sviluppo omogeneo dei territori. La leale collaborazione e la disponibilità al dialogo, al confronto e alla collaborazione che le regioni manifestano meritano di essere fatte proprie da tutti nell’interesse dell’Italia", conclude.