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Edizione del 03/12/2022
Estratto da pag. 1
Pd, Ricci svela il trucco del congresso: «Alla fine a scegliere il leader saranno le correnti»
«Dobbiamo uscire dall’ipocrisia: alla fine conterà il voto tra gli iscritti nei circoli». Viva la sincerità. Finalmente nel Pd si trova uno – Matteo Ricci, sindaco di Pesaro – disposto ad ammettere che senza il sostegno delle correnti non si va da nessuna parte. Lo spiega in misura ancor più esplicita nel prosieguo dell’intervista a Repubblica: «Il fatto che vadano solo in due alle primarie comporta che sia il partito esistente, non quello del futuro, ad avere un peso sull’ascesa dei candidati». Appunto. E se tanto ci dà tanto, è persino superfluo dire che i veri kingmaker del congresso dem, più che gli iscritti, sono i capataz, cioè i vari Franceschini, Orlando, Bettini.
Matteo Ricci è il sindaco di Pesaro
Niente di strano, ci mancherebbe. Ma che almeno la si piantasse con la retorica delle primarie, della società civile e degli intellettuali. Insomma, Ricci è uno che il meccanismo lo ha capito. È anche per questo che non scioglie la riserva. «Per le candidature ufficiali – ricorda – c’è tempo fino al 27 gennaio». Attesa, dunque. Nel frattempo il sindaco di Pesaro pensa di riunire proprio i suoi colleghi primi cittadini intorno a 10 punti programmatici, il cui obiettivo è spostare «più a sinistra» il Pd. «Li porteremo in tour fino al 16 dicembre, quando ci sarà un evento nazionale a Roma», annuncia.LEGGI ANCHE Pd, correnti in ebollizione in vista del congresso: Schlein e Nardella ancora in forse Pd, il Comitato costituente scelto col Cencelli delle correnti. Ma c'è un eroico senatore che chiede di scioglierle
«Elly Schlein? Faccia gavetta»
Nel frattempo in campo c’è già un big del calibro di Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia-Romagna. Anche lui, come Ricci, rappresenta quella «sinistra di prossimità», che è più vicina ai cittadini. «Ma non basta – avverte Ricci -, bisogna avere una linea politica e una visione del partito chiare». Come se fosse facile. E poi questo lo dicono tutti. Anche Elly Schlein, che Ricci – seppur non esplicitamente – accusa di non aver fatto la necessaria «gavetta»: «Ognuno di noi – dice – ha il suo percorso». Su un fatto, tuttavia, il primo cittadino la dice più chiara di tutti: Matteo Renzi deve stare fuori dal dibattito congressuale. «Disturba – conclude Ricci -, ha l’obiettivo di demolire il Pd».