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Edizione del 03/12/2022
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Ischia, evacuazione completata ma a rilento. Gli anziani della zona rossa: «Nessuno ci ha avvertiti»
Molti autisti dei bus non sapevano dove portare gli sfollati. Notte in hotel o nelle palestre delle zona non a rischio. Controlli sulla nuova frana a...
la frana di casamicciola

Mezzogiorno, 3 dicembre 2022 - 07:48

Ischia, evacuazione completata ma a rilento. Gli anziani della zona rossa: «Nessuno ci ha avvertiti»

Molti autisti dei bus non sapevano dove portare gli sfollati. Notte in hotel o nelle palestre delle zona non a rischio. Controlli sulla nuova frana a Lacco Ameno

di Anna Paola Merone

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In un silenzio irreale ha preso il via l’evacuazione delle zone rosse di Casamicciola dove circa 1.300 persone sono state invitate ieri a lasciare per la notte le proprie case, a causa dell’allerta meteo gialla e delle previsioni che ieri indicavano l’arrivo di oltre 40 millimetri di pioggia sull’isola. Pioggia che in serata a Lacco Ameno ha determinato uno smottamento mettendo a rischio 5 case in via provinciale Fango, la strada che collega la parte costiera del comune lacchese con quella collinare. Le operazioni di evacuazione a Casamicciola sono iniziate in orario, ma sono andate avanti a rilento. «Nessuno ci ha avvisati» hanno ripetuto molti anziani e a lungo ai punti di incontro individuati non c’era nessuno da far salire sui bus navetta destinati agli hotel e residence (circa una ventina) pronti ad accogliere gli sfollati oltre ai due hub del palazzetto dello sport di Ischia Porto ed una scuola di Forio.

Fino al pomeriggioProblemi anche per gli autisti dei bus: a diversi di loro non era stato comunicato l’hotel dove condurre le persone che hanno lasciato le case. Anche a piazza Maio, il centro abitato sotto via Celario, la zona dove abitavano tutte le vittime della tragedia, si sono vissuti momenti di confusione. Per molti la paura è quella che non possano più tornare alle loro case, che l’evacuazione sia definitiva e per questo hanno scelto di restare. Per altri, invece, il rischio può essere quello dello sciacallaggio, ma su questo vigileranno oltre alle altre forze dell’ordine 25 militari della compagnia di Ischia. Le operazioni di sgombero sono andate avanti per tutta la serata, rese difficoltose dalla pioggia: il «Piano speditivo di Protezione civile» prevede l’allontanamento temporaneo dei residenti dalle aree interessate dalla frana del 26 novembre scorso e durerà fino alle 16 di oggi. «I palazzetti dello sport dell’isola sono attrezzati e ci può andare chi è in zona verde, e quindi non è oggetto di allontanamento precauzionale, e si sente in pericolo» aggiunge il commissario del Comune di Casamicciola, Simonetta Calcaterra. Nelle strutture sono stati allestiti centinaia di letti in caso di aumento di rischio. È stato attivato inoltre un numero verde per l’emergenza 800850114.

De Luca: «Nessuno in grado di demolire gli abusi»Parla della frana di Ischia, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nella sua diretta Facebook. «É stato un evento drammatico — sottolinea — e come sempre capita in Italia quando c’è una frana, una valanga di fango, nel nostro Paese la tragedia si raddoppia, dopo la valanga di fango c’è quella della demagogia e delle chiacchiere. Abbiamo non so quante centinaia di migliaia di alloggi abusivi in Italia: qualcuno è in grado di demolirli? Nessuno. Perché i sindaci non hanno demolito? Per demolire una palazzina ci vogliono da 200mila a 1 milione di euro, non sai neanche dove portare il materiale di risulta, ma soprattutto devi trovare i soldi, perché anche se fai l’ingiunzione al privato a demolire quello non demolisce. Quando hai centinaia di immobili devi trovare decine di milioni, che non ci sono». E poi ricorda il problema sociale: «La famiglia abusiva il più delle volte ha bambini o persone anziane: ci sono i ricorsi al Tar e di fronte ai problemi sociali il più delle volte il Tar concede la sospensiva. Questa è l’Italia reale. Non si farà niente» dice ricordando che « questa dei disastri ambientali è diventata una sorta di liturgia, un rito codificato, la ricerca dello scandalo, l’intervista agli angeli del fango, chi non ha fatto cosa, i soldi non spesi. È una liturgia insopportabile e non c’è nes
suno sforzo per capire quali sono le ragioni dei disastro, le cause dei ritardi, i problemi veri».

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3 dicembre 2022 | 07:48

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