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Edizione del 30/03/2020
Estratto da pag. 1
Coronavrus: la Giunta regionale firma 15 delibere per rilanciare l`economia toscana. Tutti i dettagli
FIRENZE – Giunta regionale al lavoro per fronteggiare l’emergenza economicainnescata dall’epidemia di coronavirus e dalla chiusura forzata delle attivitàper ridurre il rischio di contagio.Tra le misure deliberate oggi in giunta le più attese sono quelle cheriguardano il sostegno al credito e la liquidità delle imprese e le linee guida(e dunque la possibilità di partire da subito) della cassa integrazione inderoga per i lavoratori.Ma ci sono anche misure a sostegno delle aziende agricole, florovivaistiche edella pesca, oltre ad una semplificazione ed accelerazione sul fronte degliinvestimenti pubblici (infrastrutture, sanità e difesa del suolo),importantissima per sostenere la ripresa quando l’emergenza sanitaria sarà allespalle.Quindici in tutto sono le delibere legate all’emergenza coronavirus discusseoggi dalla giunta, molte al centro di incontri con le associazioni dicategorie, banche e sindacati coordinati in questi giorni dall’assessore allapresidenza Vittorio Bugli.“La priorità oggi è quella sanitaria – sottolinea il presidente della Toscana,Enrico Rossi – ma non sarà da meno l’emergenza economica e su quella da subitola giunta si è messa al lavoro, perché il sistema toscano sia pronto aripartire appena si potrà”.La giunta è al lavoro anche sulla rimodulazione dei fondi comunitari.Liquidità per le imprese“Da domani – annunciano gli assessori Stefano Ciuoffo e Vittorio Bugli – leimprese potranno rivolgersi agli sportelli bancari e ai Confidi per avereliquidità”.La misura è quella che fa riferimento al decreto “Cura Italia”, che il governoha approvato il 16 marzo. Le imprese potranno attivare per i loro prestiti ilFondo centrale di garanzia attraverso i Confidi regionali, già attrezzati perla predisposizione delle pratiche.La Regione ha rivisto lo strumento di “Garanzia Toscana”, messo a punto efinanziato con 60 milioni quando l’anno scorso era stato firmato il patto perlo sviluppo.In questo modo le imprese potranno contare su un’assistenza adeguata in fase dirichiesta e sarà un’ampia diffusione di comunicazioni e informazioni.Con la delibera appena approvata sono stati resi più veloci i tempi diistruttoria dei Confidi, al massimo quindici giorni.Risposte altrettanto celeri e contenimento degli interessi sono stati chiestialla banche, con cui Ciuoffo e Bugli si sono incontrati nel pomeriggio invideoconferenza. I costi sostenuti dalle imprese saranno rimborsati dallaRegione sotto forma di voucher.Il decreto del governo prevede garanzie sui prestiti fino ad un massimo di unmilione e mezzo di euro. Ma nella regione chi avesse necessità di finanziamentisuperiori potrà fare affidamento su Garanzia Toscana, secondo le modalità diintervento già previste prima dell’emergenza coronavirus a sostegno dellaliquidità delle imprese.Nella delibera si dà mandato inoltre alla giunta di richiedere al governonazionale la possibilità di fare in modo che per i prestiti superiori a 250mila euro le aziende possano rivolgersi direttamente al Fondo centralegaranzie, senza passare dai Confidi.Il testo che ha avuto oggi il via libera della giunta è il frutto del confrontocon sindacati, associazioni di categoria e banche, che ha trovato l’accordo ditutti per procedere rapidamente all’approvazione.Cassa integrazione in deroga, dal 31 marzo domande al viaSi parte domani, martedì 31 marzo, anche per la cassa integrazione in deroga.La giunta ha approvato la delibera proposta dall’assessore al lavoro CristinaGrieco con le linee guida per l’autorizzazione a seguito di emergenzaepidemiologica da Covid-19.“Una volta chiariti alcuni aspetti della normativa lasciati irrisolti daldecreto del governo grazie alla circolare Inps del 28 marzo – spiegal’assessore – siamo stati in grado, il primo giorno di lavoro utile, diapprovare la disciplina di dettaglio consentendo così alle imprese dipresentare la domanda già da domani”.La Cig in deroga è un ammortizzatore specifico per l’emergenza da Covid-19 epuò essere richiesta dai datori di lavoro privati che non rientrano nelladisciplina di altri ammortizzatori sociali. Non è previsto nessun requisitodimensi
onale, quindi potranno accedere anche i datori di lavoro che occupano unsolo dipendente.L’Inps ricorda l’iter da seguire, ricordando che per il buon esito di ciascunadomanda è necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni.In pratica si tratta di quattro mosse. Primo passo: l’azienda presenta ladomanda di Cig in deroga a Regione Toscana. Seconda mossa: Regione Toscanatrasmette a INPS il provvedimento di concessione con l’elenco dei dipendentidell’azienda beneficiari. Terza tappa: l’INPS emette il provvedimento diautorizzazione per l’azienda e lo trasmette via PEC al datore di lavoro.Quarta: il datore di lavoro invia all’Istituto, tempestivamente e comunque nonoltre sei mesi dall’autorizzazione ricevuta, il modello SR41. Tutte le info suhttps://www.regione.toscana.it/-/cassa-integrazione-in-deroga-per-covid-19.La giunta ha approvato le linee guida anche per la mobilità in deroga perl’anno 2020, che permettono di far ottenere questo strumento di sostegno alreddito ai lavoratori licenziati da imprese ubicate in uno dei Comuniappartenenti alle aree di crisi industriale complessa di Piombino e Livorno(Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto, Livorno, Collesalvettie Rosignano Marittimo), che all’1 gennaio 2017 risultavano già beneficiari diun trattamento di mobilità e che non possano beneficiare di altriammortizzatori sociali. Le domande possono essere inviate per via telematica:il patto di servizio potrà essere perfezionato più avanti presso il Centro perl’impiego.Prestiti “Garanzia Toscana”, rate sospese fino al 30 settembreImprese e professionisti che già beneficiano di una agevolazione regionale informa di prestito rimborsabile potranno rinviare il pagamento delle rate finoal 30 settembre, anche se abbiano già beneficiato di due differimenti e senzanuovi o maggiori oneri. “Basterà una comunicazione e un’autocertificazione daparte del beneficiario in cui dichiari temporanee carenze di liquidità legateall’epidemia di coronavirus” spiega l’assessore alle attività produttiveStefano Ciuoffo che ha presentato la delibera.Semplificazione appaltiLa Regione Toscana, coordinandosi con le altre Regioni e con il supporto diItaca (organo tecnico di supporto alla Conferenza delle Regioni per quantoriguarda la materia) ha chiesto all’Esecutivo nazionale norme per semplificaree accelerare le procedure per l’appalto delle opere pubbliche. Verrà inoltregarantito il proseguo dei procedimenti che riguardano contratti di lavoripubblici regionali utilizzando videoconferenze, firma digitale ed ognistrumento possibile per consentire la regolare prosecuzione degli iter.Procedure agevolate per il carburante agricoloMeno adempimenti a carico degli operatori agricoli. La giunta regionale haapprovato una delibera con cui si consente di avvalersi una procedurasemplificata per l’assegnazione di carburanti agricoli ad accisa ridotta. Saràpossibile utilizzare il portale telematico UMA (utenti macchine agricole) diARTEA, l’agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, per far valere larichiesta. Il provvedimento prevede inoltre che Artea possa assegnareforfettariamente agli operatori il 50 per cento dei quantitativi riconosciutinell’anno solare 2019. E’ stato prorogato almeno fino al 31 luglio 2020 iltermine entro cui presentare da parte dei beneficiari la richiesta diassegnazione definitiva.“E’ un atto concreto – spiega l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – cheviene incontro alle necessità operative di un settore di importanza strategicain questo momento di emergenza. Le norme approvate assicurano rapidità e anchesicurezza agli operatori toscani”.Caccia, proroga porto d’armi e abilitazioneLa giunta ha deciso, su proposta dell’assessore all’agricoltura Marco Remaschi,di prorogare fino al 15 giugno 2020 la licenza di porto d’armi per uso dicaccia e l’abilitazione all’esercizio venatorio se in scadenza dal 31 gennaio2020 al 15 aprile 2020. Posticipato anche il pagamento delle tasse diconcessione governativa e regionale. E’ stato possibile sulla base del decretolegge “Cura Italia”, che prevede fra l’altro la sospensione dei te
rmini deiprocedimenti amministrativi pendenti stabilendo che non si tiene conto delperiodo compreso tra la data del 23 febbraio 2020 e quella del 15 aprile 2020 estabilisce che tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni,autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno2020.Nella normativa regionale in materia di attività venatoria sono previsteulteriori scadenze che la la delibera proroga in conseguenza dell’attualeemergenza. Fra queste: iscrizione all’Atc di residenza venatoria o ad ulterioreAtc (dal 15 maggio 2020 al 15 giugno 2020), iscrizione ad un Atc di residenzavenatoria diverso da quello dell’anno precedente (dal 31 marzo al 15 giugno2020), richieste di nuove autorizzazioni appostamenti fissi (dal 31 marzo 2020al 15 giugno 2020), conseguenti comunicazioni a carico della strutturacompetente della Giunta regionale (dal 30 giugno 2020 al 31 luglio 2020),iscrizione al registro delle squadre di caccia al cinghiale (dal 31 maggio 2020al 15 giugno 2020), conferma annuale dell’appostamento tramite pagamento dellatassa di concessione regionale da parte del titolare dell’autorizzazione (dal28 febbraio 2020 al 31 maggio 2020, non si applica sanzione amministrativa) einizio di almeno una sessione di esame per l’abilitazione all’eserciziovenatorio (dal 30 aprile 2020 al 15 giugno).8,5 milioni per l’agricoltura toscanaPer sostenere l’agricoltura in questa fase di emergenza per il coronavirus lagiunta ha approvato un intervento da 4 milioni di euro per le aziende agricoleche si convertono al metodo biologico (previsto un premio annuale ad ettaro) edaltri 4,5 milioni a sostegno dell’agricoltura di montagna. Per presentare ledomande c’è tempo fino al 15 maggio.Le aziende che richiederanno il premio dovranno impegnarsi per almeno cinqueanni a utilizzare il metodo di produzione biologico, che al momento coinvolgeil 25% della superficie agricola regionale e “a cui fin dal 2014 – ricordal’assessore Remaschi – sono stati destinati complessivamente quasi 153milioni”.Per quanto riguarda l’agricoltura di montagna le aziende dovranno impegnarsi amantenere l’attività almeno un anno per poter godere dei contributi.“Sostenere lì l’attività agricola – aggiunge l’assessore – vuole dire siagarantire gli equilibri ambientali e paesaggistici sia premiare esperienzeagricole dal valore qualitativo elevato a fronte di situazioni operative nonfacili”.