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Edizione del 30/11/2022
Estratto da pag. 1
Remunerazione aggiuntiva, iva ribassata, taglio cuneo fiscale: il nuovo testo della Manovra
tags: Governo, remunerazione, Manovra finanziaria, Cuneo fiscaleRemunerazione aggiuntiva, iva ribassata, taglio cuneo fiscale: il nuovo testo della ManovraÈ diventato più corposo, rispetto a quanto uscito dal Consiglio dei ministri, il testo della Manovra, atteso al Parlamento per l'avvio di un iter che dovrà essere particolarmente rapidoDalla remunerazione aggiuntiva al fondo per farmaci e vaccini contro il Covid, dal taglio del cuneo fiscale al congedo parentale. È diventato più corposo, rispetto a quanto uscito dal Consiglio dei ministri, il testo della Manovra, atteso al Parlamento per l'avvio di un iter che dovrà essere particolarmente rapido. Intanto, dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci viene sottolineato l'aumento per la sanità e annunciato, nuovamente, un intervento per ritoccare le regole sull'isolamento Covid.Manovra: dopo diversi aggiustamenti, il testo è stato bollinatoÈ stato bollinato dalla Ragioneria dello Stato il testo della manovra che, nella versione in bozza circolata in queste ore, è arrivata a toccare 174 articoli, dai circa 136 della versione iniziale. Il documento, atteso al Parlamento, dovrebbe mettere sul piatto 35 miliardi di euro, di cui due terzi sono dedicati all'emergenza energetica. Rispetto alle risorse inizialmente previste sono spuntate altre coperture. Uno degli ultimi articoli della nuova bozza, riferiscono le agenzie, attinge, per esempio, circa 2,6 miliardi dal fondo da 4,1 miliardi istituito con il decreto Aiuti quater grazie al posticipo degli acquisti e della rivendita di gas da parte del Gse. Allo stesso tempo viene ridotto di circa 1,4 miliardi il fondo, nato con la manovra 2021, pari l'anno prossimo a 7 miliardi di euro, destinato alla riforma fiscale e all'assegno unico.A ogni modo, nell'ultima bozza sono emerse alcune novità. Tra queste, sembra essere confermata, nonostante le perplessità, l'innalzamento della soglia massima di prezzo entro cui gli esercenti possono rifiutare i pagamenti con il Pos senza incorrere in sanzioni, che dovrebbe passare da 30 a 60 euro. Modifiche anche all'assegno unico: in una prima versione del testo la maggiorazione del 50% era prevista sia per il primo anno di vita del bambino sia per le famiglie con tre o più figli fino al terzo anno di ciascun figlio. Con l'ultimo aggiornamento l'incremento per questa seconda categoria è soggetto al limite di 40mila euro dell'Isee familiare.Le misure a favore di dipendenti e lavoro. Ulteriore taglio al cuneo fiscaleDiverse, a ogni modo, sono le misure per abbattere il costo del lavoro. Anche nell'ultima versione del documento è stato confermato il taglio del cuneo contributivo del 2% per le retribuzioni fino a 35mila euro lordi all'anno e di un ulteriore 1% per quelle imponibili fino a 1.538 euro mensili per 13 mensilità (pari a 20 mila euro annui). Per i datori di lavoro che assumono stabilmente giovani con meno di 36 anni, apprendisti o donne, è previsto un esonero del 100% dei contributi previdenziali per un massimo di 36 mesi nel limite annuo di 6 mila euro. Secondo stime tecniche, questa misura dovrebbe portare a un totale di 358 mila assunzioni: 200 mila giovani, 80 mila donne e 78 mila apprendisti.Aggiustamenti poi per il congedo parentale. Oltre alla definizione del mese aggiuntivo retribuito, la manovra stabilisce che l'indennità al 30% che spetta ai genitori nei primi 12 anni di vita del figlio viene estesa «per la madre lavoratrice, per la durata massima di un mese fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell'80 per cento della retribuzione». La disposizione sarà applicata, come si legge nel testo «con riferimento alle lavoratrici che cessano il periodo di congedo di maternità a decorrere dal 1° gennaio 2023».Iva ribassata per alcuni prodotti e interventi contro caro energiaConfermati poi gli aiuti contro inflazione e caro energia per famiglie e imprese: gli oneri di sistema sono infatti eliminati sia dalle utenze domestiche che da quelle non domestiche a bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt. Mentre per i primi tre mesi del 2023,
confermato il credito d'imposta per le aziende per l'acquisto di energia all'azzeramento degli oneri generali di gas e luce, ma anche per le piccole attività e consumatori industriali che fanno un grosso utilizzo di metano. Sembra confermata l'Iva ribassata al 5% per i prodotti della prima infanzia, seggiolini auto e assorbenti femminili e la «carta risparmio spesa» per redditi fino a 15 mila euro per beni di prima necessità.Le risorse per la sanità e la conferma delle misure per le farmaciePer quanto riguarda la sanità, è previsto un incremento complessivo di 7,6 miliardi di euro nei prossimi tre anni: 2,150 miliardi per il 2023 - di cui 1.400 milioni destinato ai maggiori costi legati all'aumento dei prezzi delle fonti energetiche; 2,300 per il 2024 e 2,500 a decorrere dal 2025. Vengono poi stanziati 650 milioni, nel 2023, da destinare all'acquisto dei vaccini e dei farmaci anti Covid e 200 milioni, dal 2024, per aumentare l'indennità di Pronto soccorso e riconoscere "le particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto sanità, dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale ed operante nei servizi di pronto soccorso". Indennità incrementate "nell'ambito dei rispettivi contratti collettivi e nei limiti degli importi annui lordi di 60 milioni di euro per la dirigenza medica e di 140 al personale del comparto sanità, in ragione dell'effettiva presenza in servizio. A copertura di tali oneri si provvede a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard a cui concorre lo Stato".Trova infine conferma anche la norma relativa alle farmacie per stabilizzare la remunerazione aggiuntiva: "Al fine di salvaguardare la rete di prossimità rappresentata dalle farmacie italiane, anche sulla base degli esiti della sperimentazione" introdotta nel 2021, "è riconosciuta, a decorrere dal primo marzo 2023, una remunerazione aggiuntiva in favore delle farmacie per il rimborso dei farmaci erogati in regime di Servizio sanitario nazionale, nei limiti dell'importo" stabilito "pari a 150 milioni di euro su base annua. Agli oneri si provvede a valere sulle risorse" del Fondo sanitario nazionale destinate agli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale. Sarà necessaria una intesa in sede di Conferenza Stato - regioni e ci vorrà un decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze da "emanarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Manovra". Prevista anche l'implementazione del Piano nazionale di contrasto all'Antimicrobico-Resistenza.Regole Covid: a breve nuova norma per semplificareIntanto, in un intervento di oggi, dal Ministro della salute Orazio Schillaci arriva una riflessione sul Ssn: «il Governo ha assicurato alla sanità risorse in più. Questo è un primo segnale di inversione di tendenza che sono certo si consoliderà con i bilanci dei prossimi anni». La sanità «va riorganizzata, perché il Covid ha dimostrato quanto sia fragile in molte regioni il territorio». In primo luogo va corretta «una distorsione che si è creata nel corso degli anni: il sovraccarico delle strutture ospedaliere» e «va riaffermato il ruolo strategico della sanità territoriale per migliorare i servizi ai cittadini». «Bisogna avere idee innovative per far sì che il territorio possa farsi carico di tanti problemi che oggi finiscono negli ospedali causando i tanti disservizi che conosciamo».Dal Ministro viene anche annunciato un intervento per ritoccare le regole Covid: «Stiamo lavorando per fa sì che gli asintomatici possano dopo cinque giorni rientrare nelle loro attività. Su questo, a breve, presenteremo un disegno di legge». L'intenzione è «semplificare» le regole della quarantena per i positivi: l'ipotesi più accreditata è che per gli asintomatici possano bastare 5 giorni di isolamento dopo l'infezione, «eventualmente eliminando anche senza tampone finale». «Sono convinto che siamo in una fase diversa della malattia da Covid 19 che oggi non è quella che abbiamo visto tre anni fa. M
anteniamo alta l'attenzione ma siamo fiduciosi che si possa uscire dal Covid e pensiamo che sia importante ora pensare ai tanti problemi che con il Covid sono rimasti indietro, come le liste d'attesa e gli screening oncologici».Francesca Giani© RIPRODUZIONE RISERVATA