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Dir. Resp.
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Edizione del 30/03/2020
Estratto da pag. 1
Italia delle Regioni
La recente Conferenza delle Regioni svoltasi in videoconferenza, ha esaminatoun documento in materia di economia circolare riguardante in particolare labioeconomia e l’aggiornamento 2020 della strategia nazionale. La task forcepresso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – alla quale le Regioni hannopartecipato – ha quindi avviato i lavori per la redazione di piano di azionefinalizzato da attuare la strategia nazionale per la bioeconomia.Riassumiamo in sintesi le osservazioni e le proposte delle regioni italianesullo sviluppo della bioeconomia. Si condividono i principali contenutidell’Action Plan, che rappresenta un’importante riferimento per l’attuazione diuna nuova politica nazionale a sostegno della bioeconomia. Molte delle istanzeevidenziate nel documento rientrano ampiamente tra le priorità di interventodei principali strumenti di programmazione delle Regioni e rappresentano idriver di sviluppo dei territori regionali.Temi come l’efficientamento energetico e lo sviluppo sostenibile delle imprese,oltre che migliorare le condizioni ambientali e la coesione sociale, assumonouna rilevanza strategica in quanto favoriscono l’assimilazione dei principidella bioeconomia all’interno del nostro sistema produttivo e facilitano ildiffondersi di metodi e processi di produzione eco-compatibili.Il  tema dell’economia circolare rappresenta, inoltre, un obiettivofondamentale da perseguire per garantire un futuro alle prossime generazioni inquanto può tradursi in nuove opportunità di business e coniugarsi positivamentecon il percorso ineludibile della modernizzazione del tessuto produttivo.Si condivide ampiamente quanto evidenziato nell’Action Plan relativamenteall’azione di sensibilizzazione e divulgazione dei principi della bioeconomia,anche stimolando consapevolezza e dialogo, nonché sostenendo maggiormentel’innovazione al fine di promuovere nell’opinione pubblica e nel nostro sistemaproduttivo condotte più consapevoli. Occorre, infatti, avere la consapevolezzache per coniugare sviluppo economico sostenibile e aumento della competitivitàè necessario investire, contemporaneamente e con sempre più convinzione, tantonell’innovazione delle tecnologie quanto nell’efficientamento delle risorse.Per le regioni italiane i concetti di sostenibilità e competitività non sonoantitetici ma possono coniugarsi attraverso nuovi modelli di business. Lepolitiche a sostegno della bioeconomia non possono prescindere dall’importanzadi rafforzare la centralità del sistema manifatturiero aiutandolo nel percorsodi transizione verso maggiori standard di sostenibilità, di qualità e diinnovazione.Nel prossimo periodo di programmazione dei fondi comunitari (2021-2027), in cuisi prevede una significativa concentrazione di risorse (dal 65% al 85%) sulletematiche legate allo sviluppo sostenibile e all’energia verde, risulteràstrategico rafforzare gli interventi a sostegno della bioeconomia quale concepttrasversale delle dinamiche di sviluppo dei territori. Appare evidente,infatti, che, in un’economia avanzata come quella italiana, la sostenibilitàambientale e sociale dei processi produttivi, nonché della fornitura di moltiservizi, è un elemento costitutivo della loro stessa competitività. Ciòrichiede un ripensamento delle strategie e dei modelli di mercato.Le regioni hanno formulato delle proposte concrete e dei suggerimenti perl’action plan. Intervenire sui modelli di business non è semplice ed implica unrafforzamento dell’approccio collaborativo e condiviso. Significa passare dauna logica in cui il raggiungimento degli obiettivi non deve rappresentare soloun vantaggio per la singola azienda, ma per la comunità e il territorio diriferimento.In questo contesto, parlare di filiera circolare, di recupero e riciclo, diestensione della vita dei prodotti e di piattaforme di condivisioneeco-sostenibili non è semplice ed immediato per le nostre imprese, che nonsempre riescono ad intravvedere le opportunità di successo, in termini diricadute industriali, occupazionali ed ambientali.Si ritiene utile citare il bioeconomy day, che ormai si è consolidato neltemp
o. Si ritiene da valorizzare il contributo alla Blue Growth che spaziaverso l’ambito della pesca e della valorizzazione dei sottoprodotti. Siritiene, altresì, importante, nell’attuazione delle politiche a sostegno dellaricerca e dell’innovazione, stabilire collegamenti e sinergie sempre piùefficaci fra i diversi livelli istituzionali di governo regionali, nazionali eeuropei.Le regioni concordano con quanto sottolineato nell’Action Plan circa lanecessità di standardizzare e condividere nuovi criteri di riconoscibilità etracciabilità dei prodotti/processi e nuove norme per incentivare lo sviluppodella bioeconomia anche facendo leva su misure fiscali. Risulterà strategicoattuare interventi innovativi che consentano di attivare sinergie tra leesigenze di sviluppo competitivo e le istanze per una crescita sostenibile,secondo una logica inclusiva, tenendo conto sia delle nuove specializzazionitecnologiche che emergeranno durante il processo di scoperta imprenditorialeche del potenziale innovativo proveniente anche dalle tradizionali vocazioniproduttive.In particolare le regioni propongono di rafforzare e razionalizzarel’ecosistema degli interventi cofinanziati dalla politica di coesione,garantendo la complementarietà degli strumenti di incentivo e la loro coerenzacon le più ampie politiche nazionali ed europee per l’industria, la ricerca, ladigitalizzazione e lo sviluppo sostenibile. Ciò anche facendo riferimento alleesperienze già avviate con successo dalle Regioni.Ad esempio si possono citare gli interventi finalizzati a favorire lapartecipazione delle imprese ai programmi comunitari a gestione diretta dellaCommissione Europea, incentivando le imprese ad acquisire servizi di consulenzaed assistenza tecnica qualificati per le attività di progettazione avvalendosidi competenze specialistiche accreditate ad un apposito albo regionale.  Oppuremisure regionali finalizzate a premiare la ricerca di eccellenza finanziandoprogetti innovativi di portata internazionale proposti da imprese regionaliche, pur avendo ottenuto il Seal of Excellence dalla Commissione Europeanell’ambito dello SME Instrument (Horizon 2020), non hanno ricevuto ilcontributo per mancanza di fondi.Accanto agli interventi di incentivo, concludono le regioni, è importanteavviare azioni volte a promuovere il “senso collettivo” e la condivisione deiprincipi della bioeconomia. E’ necessario, infatti, avviare un cambiamentoculturale che comporti una maggiore consapevolezza del consumatore. Come giàavvenuto per i prodotti pro-biotici, ciò agevolerà la diffusione di altriprodotti e servizi, frutto della bioeconomia nella vita quotidiana.©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate dipubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere allaRedazione