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Dir. Resp.
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Edizione del 25/11/2022
Estratto da pag. 1
Le deleghe sono ancora in mano agli assessori, i nove rimasti della Giunta Solinas che oggi dovrebbe arrivare al capolinea con l'azzeramento annunciato dallo stesso governatore settimane fa. La nuova squadra è attesa per domani, ma il presidente è ancora alle prese con il Tetris delle caselle da riempire, e deve considerare gli equilibri tra i partiti, che reclamano i propri posti, e di genere. Così non è detto che saranno rispettati i tempi emersi dopo l'ultima riunione dell'esecutivo che aveva già il sapore del commiato.
La rappresentatività della Lega rappresenta uno dei nodi: a rischio sempre di più c'è Mario Nieddu alla Sanità, comunque presente ieri, con l'assessora dell'Agricoltura, Gabriella Murgia all'udienza pubblica della Corte dei Conti a rappresentare l'esecutivo. Al suo posto il presidente potrebbe preferire Carlo Doria, del Psd'Az, che passerebbe così a tre caselle, una in più rispetto alla squadra venuta fuori dagli equilibri post elezioni.
Dal canto suo, il Carroccio, con cui Solinas avrebbe avuto interlocuzioni mentre era a Roma per la conferenza delle Regioni, in Sardegna non è contento ma attende di conoscere le scelte del governatore. Il nodo delle donne potrebbe sciogliersi con nomi centristi o dello stesso partito di Solinas, lasciando a Forza Italia i nomi già espressi: Marco Tedde e Giuseppe Fasolino.
Di certo c'è che martedì 29 la giunta dovrà essere in Aula per la discussione del disegno di legge 360, norme per il sostegno e il rilancio dell'economia, cosiddetto omnibus. La norma, depurata dalle norme intruse come stabilito ieri in commissione, nel pomeriggio sarà ancora al vaglio del parlamentino per l'analisi degli emendamenti che, racchiusi in un pacchetto, dovranno aggiustare il testo.
I consiglieri di opposizione dovranno poi trovare la pace dopo lo strappo di ieri da parte del del Cesare Moriconi, critico sull'atteggiamento dei colleghi che, a detta sua, collaborano con la maggioranza sui tempi della legga. Resta da capire quali assessori saranno in carico per l'approvazione sul filo di lana. Per poter essere spese nei tempi giusti, le risorse messe a disposizione dalla norma devono avere il via libera entro il giorno successivo, il 30 novembre.