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Edizione del 09/11/2022
Estratto da pag. 1
Consiglio Lombardia: mozioni discusse seduta pomeridiana 8 novembre 2022 - ExPartibus
Sintesi del dibattito
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.
Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione di alcune mozioni.
Di seguito l’esito delle votazioni e la sintesi del dibattito.
Facilità di accesso ai device necessari ai malati di diabete
Una maggiore facilità di accesso ai presidi sanitari destinati ai malati di diabete. La sollecita una mozione bi-partisan, illustrata in Aula dalla consigliera Simoni Tironi, Forza Italia, che in particolare chiede che i pazienti possano ritirare i device CGM, Continuous Glucose Monitoring, innovativi strumenti per la misurazione della glicemia, e gli infusori di insulina non solo presso le ASST ma anche in “strutture alternative come farmacie e Case di comunità”.
In questo modo, sottolinea il documento, se ne faciliterebbe il reperimento specialmente in situazioni di emergenza e urgenza. Si suggerisce infine di prevedere una fornitura annuale o almeno semestrale e non trimestralmente. La mozione è stata approvata con 46 voti favorevoli.
Nel corso del dibattito sono intervenuti il Vice Presidente Carlo Borghetti, PD, che ha ricordato il percorso della mozione, “nata in Commissione Sanità col concorso di tutti”, e i Consiglieri Consolato Mammì, M5S, e Marco Mariani, Lega. Prima del voto è intervenuto anche l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso per dichiarare che Regione Lombardia sta operando nella direzione indicata nel documento e che
occorrerà assicurare una adeguata formazione al personale che dovrà attuare questo orientamento.
Reintegro operatori sanitari no-vax
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione che impegna l’Assessore al Welfare a dare indicazioni ai direttori generali delle ATS e delle ASST lombarde affinché il reintegro degli operatori sanitari no vax non avvenga presso i reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio.
Il documento è stato illustrato dal primo firmatario Samuele Astuti, PD, il quale ha ricordato che a livello regionale possono essere stabilite disposizioni per affidare ai professionisti no vax reintegrati attività diverse da quelle clinico-assistenziali, senza configurare un demansionamento.
In Lombardia sono complessivamente 670, lo 0,6% di tutto il personale, tra medici, infermieri e operatori sanitari i lavoratori reintegrabili, oltre mille se si considera anche il settore privato.
L’Assessore al Welfare Guido Bertolaso ha riferito che i Direttori generali e i Direttori sanitari sono già stati invitati dall’ASsessorato a impiegare i medici reintegrati in mansioni che non prevedano contatti con pazienti a rischio.
Sostegno alle iniziative contro il cibo sintetico
Il Consiglio regionale contro il cibo sintetico. Oggi l’Aula ha approvato senza voti contrari la mozione della Lega, primo firmatario il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza Giovanni Malanchini, che impegna Palazzo Lombardia
a sostenere la petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico e tutte le iniziative di sensibilizzazione a riguardo sostenute dal mondo agricolo, accademico e scientifico lombardo finalizzate a richiamare l’attenzione sui rischi della diffusione del cibo da laboratorio.
Fra le richieste del Carroccio, anche l’impegno a
difendere, in sede di Conferenza Stato – Regioni e nei rapporti con il MiPAAF, le filiere agro zootecniche lombarde minacciate dalla diffusione del cibo sintetico.
Nel testo vengono ricordate le svariate ragioni per dire no al cibo in laboratorio.
Fra queste il fatto che
non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali
così come
non aiuta la salute, perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e l’esperienza maturata è ancora troppo breve e non consente di avere alcuna certezza
e inoltre
non aiuta a perseguire gli o
biettivi di giustizia sociale che guidano l’Europa, in quanto prodotto su brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali.
La Consigliera Silvia Scurati, Lega, in sede di dichiarazione di voto, ha detto:
Questa mozione, ha detto non è un atto fine a se stesso, ma rientra nel quadro dell’impegno più ampio portato avanti da una Regione che ha fatto della tutela delle produzioni alimentari uno dei punti cardine della sua politica agricola.
Processo di pace tra Israele e Palestina
Approvata la mozione presentata dal Consigliere Luigi Piccirillo, Gruppo Misto, in cui si chiede alla Giunta regionale di sostenere il processo di pace tra Israele e Palestina in linea con le risoluzioni ONU e secondo quando già previsto dalla legge regionale 20/1989 che prevede che
la Regione Lombardia riconosce la pace come diritto fondamentale degli uomini e dei popoli.
Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri regionali Paola Bocci, PD, Marco Degli Angeli, M5S, Manfredi Palmeri, Polo Civico – Lombardia Migliore, Ferdinando Alberti, M5S, e il Sottosegretario ai Rapporti con le Delegazioni internazionali Gabriele Barucco, Forza Italia.
È stata respinta la mozione sul trasporto pubblico locale presentata da Luigi Ponti, PD, che chiedeva alla Giunta di stanziare le risorse necessarie per consentire l’utilizzo gratuito dei mezzi di trasporto pubblico sul territorio regionale agli studenti con indicatore ISEE inferiore a 30mila euro.
Non approvata dal Consiglio nemmeno la mozione proposta dal Movimento 5 Stelle e illustrata da Marco Fumagalli, sostenuta anche da PD e +Europa/Azione, che chiedeva di raccomandare l’uso delle mascherine FFP2 sui mezzi pubblici almeno fino al 31 dicembre 2022.
Bocciata anche la mozione, illustrata da Niccolò Carretta, +Europa/Azione, che in occasione dell’appuntamento con Bergamo e Brescia capitali italiane della cultura, aveva proposto di individuare azioni strategiche di potenziamento della mobilità ferroviaria, studiare agevolazioni tariffarie e completare il raddoppio della linea Bergamo – Brescia.
Mozione che la maggioranza ha considerato e giudicato superata da decisioni già prese precedentemente dalla Giunta regionale.