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Dir. Resp.
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Edizione del 04/11/2022
Estratto da pag. 1
Campania, 2800 lavoratori della riabilitazione senza diritti. Gravi responsabilità della Regione
La denuncia della Cgil: i centri convenzionati non riconoscono il contratto nazionale. La violazione dei diritti collettivi e la guerra al ribasso si consuma sulla pelle dei lavoratori del settore della riabilitazione in Campania Sono oltre 6500 gli operatori impegnati, quasi tutti lavorano in strutture private in 355 centri convenzionati. Centri che si dividono una
La denuncia della Cgil: i centri convenzionati non riconoscono il contratto nazionale.La violazione dei diritti collettivi e la guerra al ribasso si consuma sulla pelle dei lavoratori del settore della riabilitazione in Campania Sono oltre 6500 gli operatori impegnati, quasi tutti lavorano in strutture private in 355 centri convenzionati. Centri che si dividono una torta di quasi 320 milioni di euro all’anno. Eppure solo alla metà circa dei dipendenti viene riconosciuto il contratto nazionale della sanità privata, circa 2800 lavoratori. E dallo scorso mese di luglio 1310 di questi si sono sentiti dire che quel contratto non sarà più applicato.Questo, secondo quanto denuncia la FP-CGIL, succede perché la Regione Campania ha prodotto un anno fa una delibera che aumenta le tariffe sulla riabilitazione senza tuttavia vincolare il tutto all’applicazione per i lavoratori del contratto nazionale, come stabilito in sede ministeriale con la Conferenza Stato-Regioni.